Durante il summit, di cui AgroNotizie è partner, dieci startup si sono presentate al pubblico in quanto finaliste della competizione Tesco Agri T-Jam, mentre altre tredici hanno avuto a disposizione un 'virtual corner' per raccontare la propria idea innovativa.
Tra le dieci startup finaliste, pre-selezionate su 170 applications da quaranta paesi, almeno una verrà scelta durante un evento il 19 ottobre prossimo per lavorare insieme al gigante della grande distribuzione Uk Tesco, per sviluppare il proprio prodotto e il proprio business.
Ad esempio la statunitense Cultiva ha presentato Parka, un prodotto da irrorare sulle piante che crea una pellicola protettiva sui frutti e previene fenomeni come le scottature solari oppure il cracking. L'indiana Neoperk Technologies invece ha sviluppato una tecnologia di analisi rapida del suolo in grado di dire in pochi minuti, direttamente in campo, qual è la composizione chimica del terreno e che cosa andrebbe fatto per migliorarla.
La britannica Ocean Harvest Technology impiega le alghe, prelevate dagli oceani di tutto il mondo, per realizzare integratori prebiotici da somministrare a bovini, suini e avicoli con l'obiettivo di migliorare le performance a livello di produzione di latte o crescita. Mentre la canadese OneCup AI ha realizzato un sistema che sa distinguere i singoli capi di bestiame all'interno di un allevamento grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale e telecamere a 360°.
Dalla Scozia invece arriva Numnuts, un sistema che allevia il dolore di pecore e agnelli al momento del taglio della coda e della castrazione. Le altre startup che hanno partecipato al concorso sono Fotenix (UK), Livestock Water Recycling (Canada), Peroxigen (UK), PureSpace (Sud Corea) e Sensegrass (Francia).
"Qui in Tesco la nostra ambizione è di trovare nuovi prodotti, idee e tecnologie che ci aiuteranno a servire meglio i nostri clienti, colleghi e in generale la nostra comunità. Vogliamo lavorare con persone che hanno idee nuove per migliorare ciò che facciamo e come lo facciamo", ha dichiarato dal palco virtuale Natalie Smith, Head of Agriculture di Tesco.
Tredici le startup presenti al World Agri-Tech
Oltre alle startup che hanno partecipato al Tesco Agri T-Jam molte altre hanno presentato le proprie soluzioni ai partecipanti che hanno visitato gli stand virtuali. Ad esempio AgvisorPRO ha messo a punto una piattaforma, simile ad un social network, attraverso la quale gli agricoltori in cerca di consigli possono avere accesso ad un network di tecnici specializzati.Greenback invece ha sviluppato un metodo di valutazione della salute del suolo e una classifica globale dei suoli agricoli che permette di conoscere la qualità del terreno e l'impatto che l'agricoltura ha avuto. Sempre nella gestione del terreno lavora Soil Carbon Co.
Parlando di innovazione non potevano mancare i droni. E infatti Kiwi Technologies ha messo a punto un sistema di distribuzione di semi, fertilizzanti o agrofarmaci tramite velivoli a pilotaggio remoto. Mentre la startup Odd.Bot ha costruito un robot per il diserbo meccanico dei campi. Il team di Vultus ha invece realizzato una piattaforma che suggerisce all'agricoltore come e dove trattare i campi con agrofarmaci e fertilizzanti attraverso l'analisi delle immagini satellitari.
La finlandese GrainSense ha sviluppato un laboratorio portatile per l'analisi delle granaglie, mentre sono diverse le startup attive nel settore della tracciabilità alimentare, come SwissDeCode, Aanika Biosciences, Connecting Food e Strella Biotechnologies. Se Urban Crop Solution produce orti verticali, l'italiana Agricolus invece sviluppa software per l'agricoltura.