Anche Apimondia, la Federazione Internazionale delle Associazioni Apistiche, si unisce agli sforzi per cercare di contrastare l'espansione degli acari del genere Tropilaelaps.
E lo ha annunciato in una nota ufficiale rilasciata dai responsabili sanitari e scientifici che si occupano della salute degli alveari in seno alla Federazione.
Un documento a firma di Franco Mutinelli e Violeta Santrac, del gruppo di lavoro per le buone pratiche veterinarie e l'apicoltura, di Fani Hatjina, a capo della commissione scientifica Bee Health della Federazione, e del vicepresidente generale di Apimondia Peter Kozmus.
Il proposito e l'impegno di Apimondia è quello di cercare di coordinare le iniziative di allerta, mettendo in contatto le autorità sanitarie dell'Unione europea e altri entri internazionali come il Woah - World Organization of Animal Health, l'Organizzazione mondiale della sanità animale - che già si sta occupando del caso.
Gli acari del genere Tropilaelaps, in particolare Tropilaelaps clareae e Tropilaelaps mercedesae, sono parassiti di tre specie di api giganti asiatiche - Apis dorsata, Apis laboriosa e Apis breviligula - ma che ormai hanno già compiuto un salto di specie attaccando anche Apis mellifera, l'ape da miele occidentale, che è la specie più diffusa al mondo per l'apicoltura commerciale.
Nello specifico si tratta di acari simili alla varroa, anche se più piccoli e con un ciclo biologico leggermente diverso, che possono comunque portare a mortalità della covata e ad una complessiva riduzione della forza e della salute degli alveari.
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Oggi il salto di specie e la diffusione di questi parassiti preoccupa molto il mondo apistico, in particolare dopo le prime segnalazioni della presenza di Tropilaelaps mercedesae in Georgia e in alcune zone della Russia centro occidentale, e il sospetto di una presenza anche in Crimea e in Biolorussia.
Segnalazioni che fanno temere ad una possibile rapida espansione verso Ovest di questi acari.
Un'espansione che Apimondia considera una minaccia globale e contro cui ora concentrerà i proprio sforzi, puntando soprattutto a sostenere e promuovere le attività di monitoraggio e la ricerca scientifica, ad armonizzare gli aspetti normativi e ad incentivare la formazione dei veterinari e degli apicoltori.































