Intelligenza artificiale

Nel 2025 l'intelligenza artificiale è diventata uno strumento sempre più utilizzato nel mondo agricolo. I trattori si stanno trasformando in vere e proprie sentinelle del vigneto capaci di riconoscere anomalie e supportare le decisioni dell'agricoltore, mentre i Dss diventano sempre più efficienti grazie a reti neurali e machine learning.

Sistemi come agrinput® di Image Line, al cui network appartiene anche AgroNotizie®, aiutano a scegliere i prodotti fitosanitari corretti incrociando etichette, colture e vincoli normativi: in questo modo si evitano errori e sanzioni.

Insomma, le potenzialità dell'intelligenza artificiale per rendere il settore più competitivo e sostenibile sono enormi, ma è anche vero che non bisogna farsi prendere da facili entusiasmi.

 

Salute mentale degli agricoltori

Nell'immaginario collettivo gli agricoltori fanno un lavoro rilassante e a contatto con la natura, ma la salute mentale degli agricoltori è un tema emerso spesso nel 2025. I dati infatti parlano chiaro: isolamento, pressione economica, burocrazia e incertezza climatica continuano a pesare, con gravi conseguenze sul piano personale e economico.

 

Quali sono le cause? Lo abbiamo chiesto ad una psicologa che conosce bene il tema e abbiamo provato a proporre dodici spunti per migliorare la salute degli agricoltori.

 

Fauna selvatica

Nel 2025 il tema della fauna selvatica non ha perso attualità. Anzi, si è aggravato. I cinghiali continuano a causare disastri alle colture, ma aumentano anche altre specie dannose: storni, piccioni, corvidi, cervi, minilepri, oche selvatiche, scoiattoli, fenicotteri e pappagallini.

 

In molte aree gli agricoltori si organizzano da soli per proteggere i campi, tra reti elettrificate e turni notturni; in Veneto e Friuli Venezia Giulia è stato istituito il Fondo Mutualistico Danni da Animali Selvatici.

 

A maggio, la Commissione Europea apre alla possibilità di ridurre la protezione del lupo in alcune zone, ma il dibattito resta acceso.

 

Suolo

Nel 2025 si è parlato molto di suolo. Non solo in termini di consumo - che continua a crescere, e in larga parte a danno dell'agricoltura - ma anche di vita sotto terra. Il microbiota del suolo è sempre più riconosciuto come un elemento chiave per la fertilità, l'efficienza nutrizionale, la salute delle piante.

 

Si studia la stanchezza del terreno, si investiga il ruolo dei microrganismi nelle pratiche rigenerative e si cercano, proprio nel suolo, alternative naturali all'uso della chimica. Non è più solo una questione agronomica: è una trasformazione culturale.

 

Podcast

I podcast non sono una novità, ma nel 2025 ci abbiamo provato anche noi. Non articoli, ma voci: perché a volte ascoltare chi lavora in campo aggiunge qualcosa in più. E perché si possono ascoltare ovunque: in casa, in macchina, in palestra o sul trattore.

 

Futura terra racconta come l'agricoltura si è evoluta nei secoli, intrecciando storia, clima e tecnologia, con particolare attenzione al ruolo delle donne nell'innovazione. Ascoltalo su Spotify

 

Sotto Copertura spiega in modo chiaro e accessibile come funzionano le assicurazioni agricole, per aiutare gli agricoltori a fare scelte più consapevoli al momento di proteggersi dai rischi. Ascoltalo su Spotify

 

Terra di Denari raccoglie le voci di imprenditori agricoli che, tra difficoltà e soluzioni, raccontano come mantenere redditizia un'azienda oggi. Ascoltalo su Spotify

 

Transizione

Transizione è forse la parola che meglio descrive quello che sta succedendo nel settore agricolo: non un prima e un dopo, ma un passaggio lungo, spesso faticoso, pieno di tappe intermedi, false partenza, retromarce  e deviazioni.

 

O forse faremmo meglio a parlare di transizioni, al plurale, perché ogni aspetto dell'agricoltura nel 2025 è stato in movimento.

 

È transizione quella di chi, dopo anni di biologico, decide di convertire la propria azienda al modello rigenerativo, cercando un equilibrio diverso tra sostenibilità e produttività.

 

È transizione quella che spinge le aziende ad adeguarsi al registro digitale dei trattamenti, il cui obbligo è stato prorogato al 2027, ma che in molti stanno già iniziando a usare.

 

È transizione la continua diminuzione delle molecole di sintesi utilizzabili per la difesa fitosanitaria con cui gli agricoltori si trovano a fare i conti nel loro lavoro quotidiano (in cui spesso regna la confusione, vedi ad esempio l'acetamiprid in Francia).


È transizione anche quella che riguarda l'uso dell'urea: lo stop è stato spostato al 2028, ma la direzione è segnata e serviranno soluzioni alternative.


È transizione anche la ricerca di cultivar adatte alle nuove condizioni climatiche e il recupero di cultivar fino ad ora considerate di nicchia, ma che si scoprono ad alto reddito. 

È transizione anche quella della Pac, che promette semplificazione ma richiede più dati e più controllo.  

Non è un'evoluzione lineare, né uguale per tutti. Alcuni agricoltori anticipano i cambiamenti, altri arrancano, ma nessuno può permettersi di restarne fuori.

 

Vuoi raccontarci le "tue" parole del 2025? Scrivici a redazione@agronotizie.it o sui nostri canali social.

 

Fine anno, tempo di bilanci. Anche quest'anno AgroNotizie® propone una serie di articoli per ripercorrere i momenti più rilevanti del 2025. Un viaggio in quattro tappe tra notizie, parole, lezioni apprese e anticipazioni, per capire l'anno che si sta chiudendo e (provare a) intuire qualcosa di quello che verrà.

 

AgroNotizie® è un marchio registrato da Image Line® Srl Unipersonale