Ogni nuovo ciclo colturale inizia con la lavorazione del terreno finalizzata alla preparazione del letto di semina o alla sistemazione per il trapianto. Prima ancora delle seminatrici, entrano in campo le attrezzature per la lavorazione che stanno evolvendo in termini di dimensioni, dotazioni e tecnologie per offrire maggiori produttività, resistenza e facilità d'uso ad agricoltori e contoterzisti.
Agritechnica 2025 ha fotografato bene l'evoluzione del segmento, puntando le luci su nuovi aratri e ripuntatori per lavorazioni profonde come pure su inediti erpici e coltivatori per interventi più superficiali. Dopo aver visto in campo le soluzioni KUHN e gli aratri Variomat B di Kverneland, abbiamo incontrato in fiera il nuovo dissodatore Onyx di Lemken, il nuovo erpice a dischi Terradisc HT 12000 di Pottinger e scovato tante altre novità. Ve le raccontiamo una a una.
Le attrezzature in questo articolo:
Maschio Gaspardo Veloce TX Isotronic
In mostra ad Hannover, il nuovo Veloce TX Isotronic 1000 con larghezza di 10,4 metri amplia la gamma di erpici a dischi trainati pieghevoli di Maschio Gaspardo, ideali per la minima lavorazione. Oltre alla larghezza di lavoro maggiore rispetto ai Veloce T, si caratterizza per il telaio Heavy Duty, i dischi indipendenti da 560 millimetri, il protocollo Isobus e l'omologazione Mother Regulation per un trasporto sicuro in soli 3 metri.
L'elevata larghezza - unita alla velocità che arriva a 12-15 chilometri orari - garantisce minori passaggi e maggiore produttività, mentre i due ranghi di dischi dentati assicurano un lavoro aggressivo sui residui colturali, vantaggioso soprattutto quando bisogna preparare il letto di semina in presenza di stocchi di mais.
Il protocollo Isobus consente la gestione intelligente della profondità di lavoro, della regolazione dei movimenti e delle fasi di apertura, chiusura e trasporto direttamente dalla cabina. Ne derivano uno stress ridotto dell'operatore, minori errori e un controllo più preciso in ogni condizione operativa.

Erpice a dischi trainato Maschio Gaspardo Veloce TX Isotronic 1000 ad Agritechnica 2025
(Fonte foto: AgroNotizie)
Pensati per grandi aziende agricole e contoterzi, i Veloce TX Isotronic 800, 1000 e 1200 (con larghezze di 8,4, 10,4 e 12,4 metri) lavorano fino a 15 centimetri di profondità con una richiesta di potenza che varia da 270 a 540 cavalli. Offrono una lavorazione superficiale efficace abbinata a una miscelazione dei residui di alta qualità, riducendo al minimo il disturbo del suolo e gestendo al meglio i residui colturali, le malerbe e le cover crops.
I tre modelli sono disponibili in versione standard, dotata di dischi indipendenti da 560 millimetri con 9 denti, oppure opzionale, munita di dischi da 520 millimetri con 15 denti. Tutti i dischi sono montati su un sistema di sospensioni, con 4 silent block in grado di assorbire le irregolarità del terreno, e disposti a X per offrire un bilanciamento ottimale dell'attrezzo. Per ogni erpice sono disponibili rulli posteriori doppi a gabbia, packer ad anelli o doppi a U.
Maschio Gaspardo Unico M NSH
Altra novità dell'Azienda veneta, l'aratro portato Unico M NSH vanta ora un nuovo design funzionale, il sistema attivo Non Stop Hydraulic (NSH) rivisto e altri aggiornamenti tecnici, introdotti per migliorare prestazioni e comfort. Il nuovo design offre maggiori robustezza e affidabilità, consentendo un'inversione ottimale degli strati di terra e dei residui colturali.
Il sistema a parallelogramma Smooth Set permette la regolazione facile e veloce della larghezza di lavoro del primo corpo, consentendo di limitare le sollecitazioni al telaio e di non modificare la posizione del primo corpo anche al variare della larghezza di lavoro. Quest'ultima è regolabile meccanicamente con il sistema Step by step (versione Step) o idraulicamente in continuo (versione Vario), mentre i singoli corpi sono protetti mediante il sistema a bullone di sicurezza o il sistema NSH.

Aratro portato Maschio Gaspardo Unico M NSH ad Agritechnica 2025
(Fonte foto: AgroNotizie)
Il sistema NSH prevede ora un braccio più compatto e stabile, una ganascia rinforzata a struttura chiusa, cilindri idraulici maggiorati e tubi più protetti, nonché un nuovo accumulatore a sacca che offre le stesse prestazioni con costi ridotti. Completano il restyling dell'aratro un avanvomere unificato e un supporto valvola NSH ridisegnato, che assicurano maggiori efficienza e facilità d'uso.
Non finisce qui. Il nuovo avantreno presenta un attacco a tre punti rivisto, con forature avanzate e connessioni superiori ristrette per evitare interferenze con i parafanghi del trattore, ma anche un braccio ad H curvo che offre maggiore spazio al primo corpo e nuovi indicatori visivi integrati che semplificano le regolazioni. Disponibili in versioni da 3 a 5 corpi per l’aratura entro solco, gli aratri Unico M NSH sono abbinabili a trattori con potenze fino a 200 cavalli.
Amazone Catros+ 12003-2TX
Tra le diverse new entries di Amazone, il nuovo erpice a dischi Catros+ 12003-2TX, con larghezze di 12 e 12,25 metri, assicura alte prestazioni nella lavorazione superficiale del terreno e nella coltivazione delle stoppie volta a creare un falso letto di semina per cereali residui e infestanti. È indicato anche per la seconda lavorazione delle stoppie, l'incorporazione di catch crop e fertilizzanti, la preparazione del letto di semina.
Le principali novità sono il design del telaio, il sistema di ripiegamento a 5 sezioni e una più ampia offerta di dischi e rulli posteriori, che include un disco pensato per l’utilizzo in sistemi a traffico controllato. Il nuovo sistema di ripiegamento è ben integrato nel telaio TX che assicura un funzionamento ottimale su strada grazie ai pneumatici di trasporto di grandi dimensioni.
Tra gli optional, il sistema frenante pneumatico permette di omologare l'attrezzo per i 40 chilometri orari, mentre la centralina ComfortClick consente la gestione del passaggio dalla posizione di trasporto a quella di lavoro dalla cabina.
Erpice a dischi Amazone Catros+ 12003-2TX in livrea speciale ad Agritechnica 2025
(Fonte foto: AgroNotizie)
Il Catros monta di serie dischi da 510 millimetri che - proposti nelle versioni liscia, con dentatura fine e dentatura grossa - lavorano a profondità tra 5 e 14 centimetri. In opzione sono ora disponibili i dischi X-Cutter da 480 millimetri, ideali per eseguire uno sminuzzamento e una miscelazione intensivi a profondità di soli 2-8 centimetri. I dischi sono sospesi singolarmente e protetti dal sovraccarico tramite blocchi in gomma elastici.
Lo Smart Frame System consente la regolazione idraulica della profondità di lavoro dei dischi direttamente dalla cabina, mentre il ContourFrame per il galleggiamento dei singoli segmenti permette un adattamento ottimale al profilo anche su terreni irregolari.
Infine, l'Azienda tedesca mette a disposizione 5 rulli per il riconsolidamento in differenti condizioni. Il nuovo rullo doppio a U DUW 580 pro, adatto a suoli molto leggeri, si aggiunge ai rulli a gabbia SW 600, ad anelli KWM 600 e KWM 650, a dischi DW 600.
Alpego K-Evo con nuovo kit per concimazione
I ripuntatori meccanici K-Evo di Alpego, abbinabili a tramogge anteriori, si presentano ad Agritechnica con un nuovo kit per la concimazione in contemporanea con la lavorazione del terreno. Un supporto posizionato al centro del telaio dell'attrezzo sostiene la testa di distribuzione AFDS da cui partono tubi con diametro di 60 millimetri per il trasporto dei fertilizzanti ai cicloni, installati sopra ogni ancora. Il kit prevede un sistema di rotazione dell'ancora in caso di rottura della vite di sicurezza.
I modelli K-Evo da 2,5 a 3,5 metri sono in grado di lavorare a profondità fino a 58 centimetri in abbinamento a trattori con potenze da 130 a 220 cavalli. I principali componenti dei ripuntatori sono il sistema Alfast, che consiste in vomeri forgiati e protezioni delle ancore con sistema ultra rapido di montaggio e smontaggio, le ancore Cracker con spessore di 35 millimetri e i rulli Franter M12/H12/H22 con posizione di attacco a scelta tra avanzata e arretrata.

Ripuntatore Alpego K-Evo con nuovo kit per la concimazione ad Agritechnica 2025
(Fonte foto: AgroNotizie)
Anche gli erpici rotanti pieghevoli Rotodent D-Tek Plus, con larghezze da 4 a 7 metri, riservano sorprese. Sul Rotodent D-Tek 600 Plus esposto in fiera ci sono il nuovo cambio centrale T220.1, ingranaggi di trasmissione rinforzati e il nuovo sistema di raffreddamento Cooling System CS (non disponibile sui modelli 400 e 450). Per il resto, gli erpici conservano le stesse caratteristiche dei modelli precedenti, comprese la predisposizione Isobus e il sistema elettronico AI Move per la gestione di diverse funzioni.
Bednar Atlas Ao Profi Gen II
Sotto i riflettori di Hannover anche la seconda generazione dei coltivatori a dischi Atlas Ao Profi di Bednar. Ideali per la lavorazione di grandi quantità di residui colturali, gli ultimi arrivati vantano nuovi dischi da 650 millimetri che si aggiungono a quelli da 620 millimetri, una maggiore distanza tra le file di dischi, una maggiore altezza del telaio e il collegamento parallelo dei rulli posteriori che assicura un consolidamento uniforme del terreno sull'intera larghezza.
Il design robusto, il grande diametro dei dischi e l'elevata altezza libera del telaio - pari a circa 70 centimetri - rendono i nuovi modelli particolarmente performanti nel taglio, nel rimescolamento e nell'incorporazione dei residui colturali e della sostanza organica nel terreno, anche in presenza di umidità.

Coltivatore a dischi Atlas Ao Profi GenII di Bednar ad Agritechnica 2025
(Fonte foto: AgroNotizie)
La serie comprende gli Atlas Ao 5000, 6000 e 7000, con larghezze rispettivamente di 5, 6, 7 metri e 40, 48, 56 dischi. I tre modelli operano a profondità tra 4 e 16 centimetri, richiedendo una potenza crescente all'aumentare della larghezza e del peso: Atlas Ao 5000 è utilizzabile con trattori da 250-350 cavalli, mentre Atlas Ao 7000 con trattori da 350-450 cavalli. Una volta richiusi, gli attrezzi presentano una larghezza di trasporto di 3 metri e una lunghezza di 9 metri.
Tutti gli Atlas Ao Profi hanno due file di dischi disposte a forma di X secondo il concetto X-Precise, che consente di minimizzare lo spostamento laterale e di seguire con precisione la traccia del trattore. La distanza tra le due file di dischi pari a 145 centimetri e la distanza dei dischi dall’asse posteriore del rullo pari a 155 centimetri minimizzano il rischio di intasamenti e garantiscono un'operatività senza intoppi.
Bednar Fenix Fo Gen II
Altra protagonista nello stand di Bednar, la seconda generazione dei coltivatori a denti semiportati Fenix Fo è pensata per la lavorazione profonda del terreno e la coltivazione superficiale delle stoppie.
I nuovi modelli si distinguono dai precedenti per il design innovativo, il nuovo sistema di supporto dei denti e il sistema di sicurezza idropneumatico (in opzione). I denti sono ora imbullonati al telaio anziché saldati così da proteggere la struttura portante da rotture in caso di urti contro pietre o sassi. L'elevata altezza da terra del telaio, unita alla doppia protezione a molla orizzontale o a quella idraulica Auto Reset, consente di operare anche in condizioni difficili.

Coltivatore a denti Fenix Fo Gen II di Bednar ad Agritechnica 2025
(Fonte foto: AgroNotizie)
Versatili e ideali per la lavorazione intensiva del terreno con miscelazione dei residui colturali, il modello Fenix Fo 5003 da 5,3 metri e il Fenix Fo 6003 da 5,9 metri intervengono a profondità tra 5 e 35 centimetri sfruttando tre file di denti. Richiedono potenze da 300 a 450 cavalli e, una volta richiusi in posizione di trasporto, presentano una larghezza di 3 metri e una lunghezza di 9,1 metri.
Fenix Fo 5003 e Fenix Fo 6003 montano, rispettivamente, 17 e 19 denti, distanti tra loro 31 centimetri così da garantire eccellenti dissodamento e miscelazione sull'intera larghezza di lavoro. Sono disponibili punte con larghezza di 80 e 60 millimetri o punte LongLife da 40 e 80 millimetri, con inserti in carburo per una maggiore durata. L'operatore può scegliere la punta più adatta in base al lavoro da svolgere, alle caratteristiche del terreno da lavorare o alla stagione.
Horsch Fortis LT
I nuovi Fortis LT ampliano la gamma di coltivatori universali di Horsch. Più compatti rispetto ai Fortis AS e pensati per aziende agricole di medie dimensioni,
i quattro nuovi modelli con larghezze di lavoro da 4,60 a 6,75 metri possono essere usati in diverse applicazioni, dalla lavorazione superficiale alla lavorazione primaria del terreno fino a profondità di 30 centimetri.
La struttura a 4 barre, la distanza tra le ancore di 27 centimetri e l'altezza del telaio di 850 millimetri garantiscono una notevole luce libera per lavorare fino alla profondità di lavoro massima senza il rischio di intasamenti. L'intenso flusso di terreno sotto il telaio assicura un'elevata qualità di miscelazione. Inoltre, grazie al collaudato sistema di ancore TerraGrip, il fabbisogno di potenza risulta contenuto.

Coltivatore universale Horsch Fortis 6.4 LT ad Agritechnica 2025
(Fonte foto: AgroNotizie)
Non finisce qui. La vicinanza tra l'ultima fila di ancore e l'apparato di livellamento permette di indirizzare in modo ottimale il flusso di terreno verso i dischi livellatori, con una conseguente alta qualità di livellamento.
I Fortis LT sono personalizzabili per soddisfare le esigenze dei clienti e adattarsi a diversi contesti. La vasta scelta di ancore e ali e l'ampia gamma di rulli posteriori rendono i modelli molto flessibili. A seconda delle esigenze, l'angolazione dei doppi rulli packer può essere regolata tramite clip in alluminio in modo da adattare la pressione di contatto del rullo. Ne derivano un migliore consolidamento in condizioni asciutte e una maggiore capacità portante in condizioni umide.
Väderstad Carrier XT e XL con nuova opzione
Cavalli di battaglia di Väderstad, i coltivatori a dischi trainati Carrier XT 425-625 da 4,25-6,25 metri e Carrier XL 425-725 da 4,2-7,2 metri si arricchiscono di un nuovo terzo asse porta-dischi, installabile anteriormente. Ordinabile come opzione da ottobre 2025 e in consegna dalla primavera 2026, il nuovo attrezzo porta le file di dischi da 2 a 3, riducendo la distanza tra le file a 8,3 centimetri e aumentando del 50% il numero di dischi che intervengono nel terreno.

Coltivatore a dischi Väderstad Carrier XT625 con nuovo asse porta-dischi ad Agritechnica 2025
(Fonte foto: AgroNotizie)
Sottoposto a diversi test in campo, il terzo asse utilizza i bracci standard dei Carrier e può essere equipaggiato con dischi CrossCutter, CrossCutter Aggressive, TrueCut da 470 millimetri o dischi da 450 millimetri. Ciò consente agli agricoltori di configurare i coltivatori in base alle condizioni operative della loro azienda.
Grazie alla novità, i Carrier XT e Carrier XL eseguono una miscelazione, uno sminuzzamento e una gestione dei residui ancora più intensi durante la lavorazione superficiale del terreno. Il nuovo attrezzo frontale si rivela utile anche nel controllo meccanico delle infestanti, poiché è più efficace nella creazione del falso letto di semina, favorendo la germinazione delle malerbe che poi vengono eliminate con una seconda passata.
Attrezzi Er.Mo con certificazione Isobus
Er.Mo presenta ad Agritechnica 2025 la gamma per la lavorazione con certificazione ufficiale Isobus dell'Aef. A rappresentare la gamma il coltivatore a dischi pieghevole Syncro, l'aratro reversibile semiportato Diablo Spev con 4-9 corpi e regolazione idraulica della larghezza di lavoro, il ripuntatore Levante da 3 metri con sistema idraulico di sicurezza No Stop.

Ripuntatore Er.Mo Levante No Stop con certificazione Isobus ad Agritechnica 2025
(Fonte foto: AgroNotizie)
Grazie al protocollo di comunicazione Isobus, l'operatore può controllare la profondità di lavoro, la larghezza di lavoro e - nel caso degli aratri - il ribaltamento dei corpi direttamente dal terminale in cabina. Ulteriori benefici derivanti dall'adozione delle macchine Isobus sono:
- la rapidità di avvio, la configurazione plug & play consente di ridurre i parametri da impostare;
- l'interoperabilità reale tra trattori e attrezzi;
- la compatibilità multi-brand;
- la tracciabilità delle operazioni;
- l'aumento della precisione e della ripetibilità, con lavorazioni più uniformi anche con operatori diversi.
Oltre alle attrezzature viste in fiera, anche gli aratri Ares, Kronos, Titan e i coltivatori Ghibli sono ora certificati Isobus. Tutti gli attrezzi Er.Mo con certificazione Isobus sono già disponibili sul mercato.
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