In Calabria, per portare acqua sull’altopiano di Isola Capo Rizzuto - dove è molto fiorente la coltura del finocchio - la Regione Calabria ha negoziato il vettoriamento di ingenti quantitativi di acqua dai laghi della Sila, sotto il controllo della A2A, verso il sottostante invaso Tacina, che può addurre l’acqua verso le strutture irrigue del Consorzio di bonifica dello Ionio crotonese.

La svolta era giunta il 21 settembre 2018, grazie ad un accordo tra Regione Calabria, A2A e Consorzio di bonifica non solo per la campagna irrigua in corso, ma anche per gli anni a venire. Ma negli ultimi giorni qualcosa si è fermato e Coldiretti Calabria ha chiesto a Regione Calabria di continuare a governare il processo. E l’organizzazione agricola sta intraprendendo anche un’altra battaglia: convincere gli enti preposti all’attivazione di un’opera incompiuta, l’invaso di Migliara Monte, nel catanzarese, che potrebbe servire un’importante utenza agricola, ma che attualmente ha problemi di stabilità.
 

Per i finocchi di Isola Capo Rizzuto l'acqua verrà dalla Sila

L’accordo del 21 settembre, tra Regione Calabria, Consorzio di bonifica dello Ionio catanzarese e la multiutility A2A prevede un impegno per garantire l'acqua, secondo le nuove esigenze dell'agricoltura derivanti dai cambiamenti climatici, e una collaborazione tecnica tra A2A e Consorzio di bonifica per una più efficace gestione della risorsa acqua con progettualità esecutive che, nel medio periodo, sotto il costante coordinamento della Regione, porterà alla realizzazione di nuovi investimenti privati e pubblici per il potenziamento degli impianti.

E' inoltre prevista la verifica e l'aggiornamento della convenzione sull'utilizzo dell'acqua dei laghi silani. Questo perché le priorità di utilizzo dell’acqua - fissate nella vecchia convenzione, che risale a 50 anni fa - violano quanto disposto dal Testo unico sull’ambiente, che, dopo l’utilizzo idropotabile, attribuisce priorità a quello agricolo.

“Giudichiamo di grande valore gli incontri che si sono susseguiti fino al 21 settembre alla Regione Calabria con la società A2A, dipartimento Lavori pubblici/Infrastrutture, Agricoltura e Consorzio di bonifica Ionio crotonese che hanno consentito di condividere l’emergenza individuando interventi immediati e a medio periodo per la fornitura irrigua nell’altopiano di Isola Capo Rizzuto e Cutro in particolare per la coltura del finocchio. La vicenda fino ad ora è stata  governata, e questo - dichiara Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria - è necessario continuare a fare”.

Ma Molinaro, viste le lentezze burocratiche nell’implementazione dell’accordo per la campagna irrigua in corso ha chiesto al prefetto di Crotone di intervenire “Con la riconosciuta autorità per fare in modo che la Regione garantisca l’acqua all’altopiano di Isola Capo Rizzuto e alla pregiatissima coltura orticola in fase di forte rilancio e affermazione sui mercati”.
 

Il caso dell'invaso di Gigliara Monte

Attualmente Coldiretti Calabria è impegnata per ottenere lo sblocco definitivo dell’invaso di Gigliara Monte, nei comumi di Chiaravalle Centrale e San Vito, in provincia di Catanzaro. All’invaso, che è sotto la giurisdizione della direzione generale per le Dighe, sono in corso di esecuzione degli interventi, quasi alle battute finali, da parte dell'Amministrazione provinciale di Catanzaro. Gli interventi, seppur mirati alla risoluzione di problemi connessi alla stabilità dell'opera ed alla sua messa in sicurezza, ne prevedono però l'abbassamento della quota di coronamento.

"Con tale intervento - scrive Coldiretti a Regione Calabria, ministero per le Infrastrutture, Provincia di Catanzaro, Consorzio di bonifica di Catanzaro ed Anbi - si mira a dismettere un invaso esistente precludendo lo sfruttamento del territorio agricolo eventualmente sotteso, ovvero disattivandone le funzionalità irrigue e/o idroelettriche”.

Coldiretti punta invece ad ottenere per l'invaso un finanziamento sulla legge di bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018, che al comma 516 prevede la programmazione e la realizzazione di interventi necessari alla mitigazione dei danni connessi al fenomeno della siccità e al fine di promuovere il potenziamento e l'adeguamento delle infrastrutture idriche esistenti.