Mancano ormai meno di sei mesi a settembre 2018, a quando cioè le certificazioni emesse a valere sulla ISO 14001:2004 e sulla ISO 9001:2008 non saranno più valide.

Nel settembre 2015, infatti, l'Ente italiano di normazione (UNI) ha pubblicato le versioni italiane delle norme ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015 introducendo alcune novità rispetto alle precedenti versioni e disponendo che, fino a settembre 2018, vi sarebbe stata una sorta di "tolleranza" per fare in modo che le organizzazioni avessero il tempo di adeguare le proprie certificazioni alle normative aggiornate.

Ma di cosa parlano queste normative volontarie?

La norma ISO 9001 definisce i requisiti di un sistema di gestione per la qualità per un'organizzazione. I requisiti espressi sono di carattere generale e possono essere implementati da ogni tipologia di organizzazione.

La norma ISO 14001, invece, identifica uno standard di gestione ambientale (Sga) che fissa i requisiti di un "sistema di gestione ambientale" di una qualsiasi organizzazione.

La principale novità che riguarda entrambe le norme è l'introduzione dell'High level structure (Hls), la struttura standard che vedrà progressiva applicazione a tutte le norme con lo scopo di facilitarne l'integrazione e l'impiego da parte delle organizzazioni e garantendo inoltre una migliore compatibilità con il settore dei servizi.

In altre parole, tutte le norme ISO avranno la stessa logica di base, in modo che la loro applicazione diventi sempre più funzionale alle organizzazioni.
Per aiutare le organizzazioni e le imprese ad adeguarsi alle nuove normative volontarie, già dal 15 marzo scorso gli audit di certificazione, sorveglianza e rinnovo sono stati svolti unicamente rispettando i requisiti delle nuove edizioni delle norme.

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