Premiare gli agricoltori
Al centro del Consiglio Ue Agricoltura di febbraio ancora una volta il futuro della Politica agricola comune post 2020.Rumen Porodzanov, ministro dell'Agricoltura bulgaro e presidente per questo semestre del Consiglio dell'Unione europea ha parlato di "responsabilità di porre le fondamenta di una politica moderna che premia giustamente gli agricoltori perché forniscono beni pubblici di grande valore come la sicurezza alimentare, la lotta al cambiamento climatico e la protezione delle aree rurali".
Sul tavolo della riunione, il documento della Commissione europea sul futuro della Pac.
Migliorare i pagamenti diretti
I ministri europei hanno sottolineato l'importanza dei pagamenti diretti, e che hanno considerato che "potrebbero essere migliorati rendendoli più giusti, mirati e efficaci per gli agricoltori in tutta l'Ue". Inoltre, il Consiglio ritiene che bisogna indirizzare maggiore supporto agli agricoltori puri, concentrandosi principalmente su chi fa questo per poter vivere, sui giovani agricoltori e su piccole e medie imprese.Tra gli altri, il principio di equità tra gli Stati membri per quanto riguarda i pagamenti diretti è stato considerato dai ministri come un importante elemento di giustizia.
Agricoltura verde
Il Consiglio Ue ha evidenziato l'importanza del contributo degli agricoltori alla protezione dell'ambiente e alla lotta al cambiamento climatico, ma "gli Stati membri sono d'accordo sul fatto che le misure ambientali e climatiche previste dal secondo pilastro della Pac debbano rimanere volontarie".E' stato poi aggiunto che è necessaria una semplificazione e una riduzione della burocrazia per quanto riguarda le misure del greening della Pac.
Concentrarsi sullo sviluppo rurale
Particolare attenzione è stata posta allo sviluppo rurale, dal momento che i ministri hanno sottolineato l'importanza di incentivare lo sviluppo delle zone rurali creando lavoro, promuovendo la crescita economica e favorendo un rinnovo generazionale nel settore agricolo, ovvero cercando di rendere questo mondo più attraente per i giovani.Il ruolo della bioeconomia
Alla riunione si è parlato anche del ruolo dell'agricoltura nella revisione della strategia sulla bioeconomia lanciata nel 2012. A tal proposito, il ministro Porodzanov ha affermato: "La bioeconomia è una grande opportunità economica per i nostri agricoltori. Dobbiamo assicurarci che siano nella posizione di sfruttare al massimo questo potenziale e che noi li aiutiamo a integrarsi meglio nella catena bioeconomica".Anche il Copa-Cogeca - in rappresentanza delle categorie produttive agricole europee - ha accolto con favore questa iniziativa, sottolineando che "il settore dell'agricoltura europea contribuisce a combattere il cambiamento climatico" e che "sono comunque necessari ricerca, innovazione e investimenti per sfruttare al massimo il suo potenziale", ha dichiarato Pekka Pesonen, segretario generale Copa-Cogeca.
Presto un piano proteico europeo
Infine, la Commissione europea ha aggiornato il Consiglio sull'intenzione di creare un piano proteico europeo alla luce del significativo e duraturo deficit di proteine vegetali in Europa. Il piano, ha fatto sapere la Commissione europea, si concentrerà sulla ricerca e sull'innovazione e sui benefici ambientali della coltura proteica e verrà pubblicato entro fine 2018.Rimborsati i produttori di zucchero
"Sono felice di annunciare che la decisione di oggi ci permette di riparare agli errori del passato, e assicurare che i produttori di zucchero che erano stati tassati eccessivamente vengano totalmente rimborsati" ha dichiarato Porodzanov, rispetto alla decisione del Consiglio di ricalcolare le imposte sulla produzione dello zucchero.L'obiettivo è quello di attenersi alla sentenza della Corte di giustizia europea del febbraio 2017, che ha deliberato che la tassazione tra il '99 e il 2001 era stata calcolata in modo sbagliato, dando come risultato l'eccessiva tassazione ai produttori di zucchero. E' stato calcolato che l'impatto sul budget dell'Ue è di 195,3 milioni di euro.
Martina, ringiovanimento e semplificazione
Il ministro italiano Maurizio Martina ha sottolineato "il bisogno di una politica agricola europea più semplice e più equa, che incentivi il ricambio generazionale e l'accesso alla terra per gli under 40".Martina ha poi aggiunto come sia "fondamentale liberare le imprese dai lacci della burocrazia inutile, ragionando sulla flessibilità dei diversi paesi e riducendo il numero dei regolamenti".