Una struttura enorme, in cui 150 imprese simbolo dell'agroalimentare italiano si sono incontrate per raccontare (e vendere) al pubblico i loro prodotti. Si può passeggiare per il cardo e il decumano (eh già, come ad Expo) scegliendo tra i prodotti esposti: si va dai formaggi al cioccolato, dal vino al pesce, dagli insaccati alla pasta. Delle 150 imprese presenti 40 hanno anche micro fabbriche in cui è possibile osservare come i prodotti d'eccellenza nascono. Granarolo fa la mozzarella, Balocco i suoi biscotti, Venchi il cioccolato, Baladin la birra e così via.
Ma a Fico si parla anche di agricoltura? "Certo che sì, l'agricoltura è fondamentale, è l'inizio di tutta la filiera. Senza prodotti di qualità le aziende non avrebbero nulla da trasformare e ai cuochi mancherebbero le materie prime", spiega ad AgroNotizie Oscar Farinetti, patron di Eataly e tra i promotori di Fico.
"Oltre agli spazi esterni abbiamo creato sei giostre, sei installazioni che ripercorrono la storia del rapporto tra uomo e natura, partendo dal fuoco fino ad arrivare alla genetica e alle coltivazioni idroponiche".
Nella giostra dedicata al futuro è possibile seminare rucola e lattuga su dei cubi di lana di roccia che devono poi essere inseriti in degli appositi alloggiamenti su una vasca di acqua. La pianta riceve nutrimento dalla soluzione su cui galleggia e luce dall'impianto di illuminazione al led della struttura. E dopo aver lasciato Fico si può monitorare lo stato di crescita della propria pianta attraverso il sito del parco.
A Fico Eataly World vivono 200 animali tra vacche, capre, maiali, cavalli e polli. C'è una serra con gli agrumi e una tartufaia dove verranno fatte dimostrazioni di 'caccia' al prezioso fungo con i cani. Già, perché da Expo2015 Fico vuole ereditare proprio l'aspetto didattico di educazione al cibo e alla sostenibilità. Ci saranno dunque laboratori e workshop nella sala convegni, nelle aule didattiche e nei due ettari di spazi all'aperto con uliveti, giardini delle spezie e dei cereali. Anche New Holland ha voluto essere presente a Fico con un suo spazio espositivo e didattico.
"E' un progetto ambizioso nel quale crediamo fermamente. Il segreto del successo sta nelle idee, nel talento e nella capacità di lavorare insieme. Siamo orgogliosi di poterlo dire: la squadra ha funzionato", ha spiegato il sindaco di Bologna Virginio Merola durante una visita speciale per i giornalisti alla quale AgroNotizie ha partecipato.
All'evento anche Tiziana Primori, amministratrice delegata di Fico, Andrea Segré, presidente della Fondazione Fico, Alessandro Bonfiglioli, direttore generale Caab, Andrea Cornetti, direttore generale Prelios, Giovanni Bastianelli, direttore di Enit e Vincenzo De Luca, direttore generale per la promozione del sistema paese (ministero degli Esteri).
Da sinistra a destra: Andrea Segré, Tiziana Primori, Giovanni Bastianelli,
Virginio Merola e Oscar Farinetti
Il progetto è ambizioso non solo per le sue dimensioni e il numero di persone che spera di attrarre all'anno: 6 milioni, più di 16mila al giorno. Ma anche per gli investimenti: 140 milioni per creare la cittadella dell'agroalimentare italiano (tutti fondi privati). Un'idea che hanno avuto anche i francesi che a Lione stanno costruendo un sito simile, ma più piccolo e che sarà pronto solo tra due anni.
Per chi è interessato l'apertura è prevista il prossimo 15 novembre e l'ingresso è libero. All'interno del parco è possibile noleggiare delle biciclette per spostarsi con facilità, anche se un trenino percorre il perimetro di Fico.