Imu e quote latte hanno ben poco in comune, ma su entrambi si è concentrata in questi ultimi giorni l'attenzione dei media. Sulle quote latte è stato il “Corriere della Sera” del 18 novembre che per primo ha commentato la decisione della magistratura romana di approfondire le indagini su presunte irregolarità nella distribuzione delle quote e nel comminare le multe. Una notizia che il giorno seguente è rimbalzata su molti quotidiani, da “La Padania” (multe gonfiate per 2,4 miliardi) a “Libero” (gli agricoltori rivogliono i soldi), passando da “Avvenire” (i conti non tornano) a “Italia Oggi” (quote latte da falso ideologico).
Negli stessi giorni si è riaperta la discussione sulla possibilità che la seconda rata dell'Imu possa ricadere sui terreni agricoli. Ne ha parlato “Il Mattino” del 19 novembre ricordando che il decreto legge per l'abolizione dell'imposta sulla prima casa sarebbe pronto al varo, ma sono prima da sciogliere i dubbi sull'esonero dei campi. Il 20 novembre il “Giornale di Brescia” punta il dito sul ministro dell'Economia, che avrebbe sbagliato i conti e mancando le risorse potrebbe rispuntare l'Imu sui terreni. Quali siano le risorse alle quali il Governo intende attingere per coprire il mancato gettito Imu lo spiega in dettaglio “Il Sole 24 Ore” del 21 novembre, mentre “Italia Oggi” guarda alle conseguenze sul piano politico che potrebbe avere un'eventuale ritorno dell'Imu.

Habemus Pac
Mentre a Roma si discute, Bruxelles approva il bilancio, passo essenziale per approvare la riforma della Pac, come scrive il 20 novembre il “Corriere della Sera”. Un momento di grande importanza ribadisce il presidente della Comagri, Paolo De Castro, in un articolo a sua firma pubblicato da “Italia Oggi”, tratteggiando quali saranno gli scenari futuri del comparto agroalimentare anche in vista della Expo 2015. Arriva anche l'approvazione della riforma Pac, argomento sul quale si sofferma fra gli altri la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 21 novembre, sottolineando che la nuova Pac apre ad un'agricoltura meno burocratica e più verde. Critica la posizione de “La Padania” per i tagli previsti che penalizzeranno soprattutto le nostre aziende. Dalla riforma della Pac ci si attende poi una maggiore attenzione ai giovani che a quanto pare mostrano grande interesse per l'agricoltura, come evidenzia “L'Adige” del 18 novembre. Ed è un giovane anche il nuovo presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, il cui profilo è tratteggiato sulle pagine di numerosi quotidiani e fra questi “La Stampa” e “Libero” del 16 novembre.

L'altalena dei mercati
La terra attira i giovani, ma anche gli investimenti stranieri che nelle aziende agricole italiane vedono un “bene rifugio”. Se ne parla su “Avvenire” del 16 novembre e nello stesso giorno “La Stampa” sottolinea che sono cresciuti dell'11% gli acquisti dall'estero di aziende agricole, con una maggiore predilezione per gli agriturismi. Tanto interesse verso l'agricoltura si scontra però con i pesanti problemi di mercato che il settore sta affrontando. A iniziare dal riso, schiacciato dalle importazioni in dumping, come denuncia il “Corriere della Sera” del 15 novembre. Non va meglio per il kiwi, scrive “La Stampa” del 16 novembre, che in piena stagione di raccolta già denuncia una produzione in calo. Difficile la situazione anche per il mais che nonostante la scarsità della produzione vede i prezzi in flessione, come si apprende da “Il Cittadino di Lodi” del 20 novembre. E poi ci si mettono i danni del maltempo, si legge su “Il Sole 24 Ore” del 19 novembre, culminati nella tragica alluvione che ha sconvolto la Sardegna. E alle vittime si aggiungono i danni che per l'agricoltura significano vigne allegate e pecore senza cibo come denuncia “QN” del 21 novembre.

Olio e vino
Intanto la stagione di raccolta delle olive sta entrando nel vivo e si moltiplicano le attenzioni sugli esiti di questa campagna che secondo “Avvenire” del 15 novembre si annuncia in calo sia nelle quantità sia nel prezzo. Ad aumentare le difficoltà, afferma “Il Tempo”, ci si mettono poi le contraffazioni dell'olio alle quali si aggiungono gli effetti delle importazioni, in particolare dalla Spagna, come si apprende da “Il Sole 24 Ore” del 16 novembre. Tiene invece la produzione olearia della Liguria, questa la notizia riportata sulle pagine de “Il Secolo XIX” del 19 novembre.
Tempo di bilanci anche per il vino e le previsioni della vigilia di una vendemmia con il segno più davanti sono state confermate e persino superate da un più 6% del quale scrive “La Stampa” del 17 novembre. Curiosa infine la notizia riportata da “Italia Oggi” del 20 novembre per sconfiggere i falsi. Una nuova applicazione consentirebbe infatti di leggere la struttura del sughero, una sorta di impronta digitale univoca che non può essere contraffatta. Si stappa la bottiglia, dunque, si accende lo smartphone (o un tablet) e l'identità del vino è svelata.

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