Grande soddisfazione in casa degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati alla lettura del parere del Consiglio di Stato (reso noto nel tardo pomeriggio di ieri 10 luglio) relativamente ad Dpr predisposto dal Ministro della Giustizia di riforma del sistema professionale.

Pur rimandando a domani una più puntuale lettura del testo risultano evidenti "le profonde censure con cui i giudici hanno bollato il testo".

Soddisfatto Roberto Orlandi, presidente del Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati, il quale osserva come siano state sostanzialmente tutte accolte le richieste e le censure che gli agrotecnici avevano inviato al Consiglio di Stato il 3 luglio scorso. 

 

Ecco i punti in cui lo schema di Dpr risulta essere stato 'bocciato':

1. Come fatto osservare dagli agrotecnici l'art.1 va riscritto perché ampliava all'infinito la definizione di “professione intellettuale”.

2. Viene ripristinata la capacità negoziale di Consigli nazionali professionali in materia assicurativa che il ministero aveva cancellato.

3. Sono salvi i tirocini inferiori a 18 mesi, come quelli semestrali a cui sono tenuti i laureati in agraria per iscriversi all'albo degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati.

4. Salta l'obbligo del tirocinio generalizzato per tutti, anche per quelle categorie che non lo avevano.

5. Ripristinata l'autonoma capacità dei Consigli nazionali professionali di stipulare in proprio convenzioni con le Università per lo svolgimento del tirocinio durante il corso di studi.

6. Eliminato il divieto del limite di non più di tre tirocinanti ogni professionista.

7. Salta il divieto per i pubblici dipendenti di svolgere l'attività professionale, sarà libera per i dipendenti in regime di part-time (così come è ora).

8. Salta anche l'obbligo di ripetere il tirocinio se lo si sospende per più di sei mesi; al ministero dovrà essere indicato un termine diverso e più lungo.

9. Salta infine l'obbligo del corso di formazione semestrale per i tirocinanti, obbligo definito "irragionevole" dagli agrotecnici; il corso sopravvive ma come alternativa al tirocinio.