In questo articolo si analizza un caso giurisprudenziale con focus specifico sui doveri di formazione che, in virtù dell'articolo 37 del Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008), ricadono sul datore di lavoro.
La sentenza in esame è stata adottata dal Tribunale di Firenze in data 13 luglio 2017 con numero 2018 e riguarda un infortunio occorso in un cantiere dove un lavoratore ha riportato una lesione alla mano, da cui è derivata la responsabilità penale ex articoli 113, 590 comma 3 del Codice Penale in capo al datore di lavoro, al dirigente del cantiere e al responsabile del cantiere in relazione all'articolo 71 comma 3 del D.Lgs. 81/2008 per cui è stato avviato il processo.
Il caso: cosa è successo
Nello specifico, nello svolgimento di attività di sgombero di un'area che prevedevano lo spostamento di materiali molto pesanti con l'utilizzo di una autogrù, un lavoratore, dovendo accompagnare manualmente il carico, ha riportato dei danni alla mano per effetto dello spostamento improvviso di alcune putrelle caricate rimaste incastrate.
Dagli accertamenti svolti è emerso, oltre ad altri profili critici, che il lavoratore non fosse in alcun modo formato per lo svolgimento della mansione che stava eseguendo al momento dell'infortunio. Lo stesso lavoratore ha dichiarato di aver ricevuto una formazione generale al momento dell'assunzione e che, una volta assegnato all'attività di sollevamento delle longarine, non aveva più ricevuto nessuna formazione di tipo specifico o indicazioni sull'esercizio corretto della mansione da parte del responsabile di cantiere.
Ciò ha poi trovato conseguenza nello svolgimento scorretto dell'operazione che ha portato all'infortunio; infatti, in base alle regole specifiche per questo tipo di lavorazione, i carichi in movimento non possono essere direzionati a mano ma solo con funi e cavi, tenendosi a debita distanza, né due longarine possono essere caricate insieme, come avvenuto nel caso in esame.
La decisione del giudice
Il giudice, pertanto, ha concluso che proprio la mancata preparazione del lavoratore sulla specifica mansione cui è stato assegnato, peraltro connessa all'omessa congrua valutazione nel Documento di Valutazione dei Rischi (Dvr) e nel Piano Operativo di Sicurezza del Rischio Specifico, ha esposto questo ultimo ad una elevata probabilità di infortunio, poi realmente verificatosi.
Infatti, il giudice ha specificato che non può considerarsi la condotta del lavoratore come eccentrica o abnorme e tale, quindi, da interrompere il nesso causale tra il mancato adempimento degli obblighi sulla sicurezza da parte del datore di lavoro e l'infortunio occorso; quanto, piuttosto, sottolinea come la stessa sia direttamente collegata e derivata alla mancata ricezione di una adeguata formazione sull'attività da svolgere.
In conclusione è bene quindi ricordare che gli obblighi di formazione prescritti in capo al datore di lavoro dal D.Lgs. 81/2008 non possono essere di tipo generico ma si devono sostanziare sempre in una formazione completa, puntuale e specializzante rispetto alla mansione attribuita, anche nel settore agricolo.
L'importanza della formazione (anche) nel settore agricolo
Anche nell'ambito agricolo esistono infatti mansioni che richiedono una specializzazione o comunque competenze e conoscenze specifiche per la loro esecuzione in sicurezza; una situazione affine al caso esaminato potrebbe essere lo spostamento di materiali o l'utilizzo di macchinari agricoli che richiedano particolari attenzioni.
Quindi, anche il datore di lavoro del settore primario deve esercitare una particolare attenzione all'insieme delle conoscenze dei propri lavoratori e intervenire con l'opportuna formazione affinché questi ultimi possano avere tutti gli strumenti conoscitivi per lo svolgimento della mansione in modo sicuro.
A cura di Rebecca Caporali dello Studio legale Landilex
Ogni lavoro presenta dei pericoli e conoscere le norme giuridiche dirette a gestirli o eliminarli è essenziale per salvaguardare la salute di tutti i lavoratori e per garantire all'azienda di operare in piena conformità alla legge. Il settore primario non è da meno e chi decide di svolgere un'attività agricola deve rimanere sempre aggiornato sulle principali novità riguardanti l'attività e soprattutto la tutela dei propri lavoratori.
A tal fine lo Studio legale Landilex fa il punto sulle norme da conoscere e da rispettare per garantire la tutela dei lavoratori agricoli, dando consigli pratici e analizzando la giurisprudenza in materia.
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Fonte: Studio legale Landilex































