Si tiene oggi, giovedì 5 luglio, l'adunanza del Consiglio di Stato sullo schema di Dpr di riforma degli ordini e dei collegi professionali, varato dal Governo il 15 giugno scorso; sempre oggi la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati inizierà a sua volta l'esame del provvedimento, che invece al Senato non risulta ancora calendarizzato.

Il Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati si è dichiarato fermamente contrario allo schema del Dpr, tanto che ieri il presidente Roberto Orlandi ha trasmesso al presidente del Consiglio di Stato, Giancarlo Coraggio, un dossier sullo schema di Dpr, intitolato significativamente "Criticità, incoerenze con la legge autorizzante, contraddizioni e mancato coordinamento con la previgente legislazione".

Secondo gli agrotecnici il Dpr "viola gravemente i 'principi di delegificazione' ai quali è vincolato, tradisca la ratio del decreto-legge n. 138/2011 (che rappresenta la legge autorizzante), invade la competenza, sia esclusiva che concorrente delle Regioni, e viola senza averne titolo l'autonomia degli ordini nazionali per ciò che riguarda il potere di regolamentare lo svolgimento dei tirocini e della formazione continua obbligatoria".

Per queste ragioni il Collegio degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati chiede al Consiglio di Stato di esprimere un parere negativo all'approvazione del provvedimento, "salvo non vengano rimossi i gravi e diffusi vizi denunciati" nel dossier.

Per maggiori informazioni sulla posizione degli agrotecnici riguardo al Dpr leggi l'approfondimento su Agronotizie.