Agricoltura emiliana in ginocchio e perdite per oltre mezzo miliardo euro, secondo un primo bilancio di Coldiretti e Cia.
Insieme alla conta dei danni nelle zone colpite dal sisma - con macchinari distrutti, animali morti, crolli e stabilimenti danneggiati o distrutti: solo per il Grana Padano si calcolano perdite per 70 milioni - arrivano i provvedimenti del Governo a sostegno di quelle terre martoriate. 

Il ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, ha infatti annunciato i primi interventi: potenziamento del Programma di sviluppo rurale della Regione Emilia-Romagna - proposta avanzata dal coordinatore degli assessori regionali, Dario Stefano - rimodulazione delle quote di cofinanziamento nazionale (39 milioni) e attivazione di nuove risorse (52 milioni) sulle quali il Governo sta lavorando.

“Abbiamo esaminato la critica situazione nella quale versano le imprese agricole delle zone colpite dal sisma e valutato le possibili risposte economiche in grado di riattivare un tessuto produttivo così fortemente ferito dal terremoto", ha detto Catania dopo l'incontro al quale hanno partecipato l’assessore all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna, Tiberio Rabboni, e il coordinatore Stefano.

Il contributo versato dalle regioni non interessate dal sisma ammonterà a circa 50milioni di euro di fondi comunitari.

L'obiettivo – secondo il Mipaaf - è quello di mettere a disposizione dell'Emilia-Romagna nuovi fondi per 135 milioni di euro, di cui 100 sul Psr 35 liberati dal bilancio regionale a seguito dell’intervento sostitutivo dello Stato”.
A completamento delle operazioni di censimento dei danni saranno attivate misure di aiuto del Fondo di solidarietà nazionale “con cui – spiega Catania - si può intervenire su danni alle produzioni, alle strutture aziendali ed alle infrastrutture connesse all’attività agricola come quelle irrigue e di bonifica.
Potranno essere concessi – prosegue - contributi in conto capitale fino all’ottanta per cento del danno sulla Plv ordinaria. Saranno erogabili prestiti ad ammortamento quinquennale per le esigenze di conduzione aziendale estendibile all'anno successivo e sono prorogabili le rate di credito in scadenza oltre ai contributi per la ricostituzione delle scorte aziendali compromesse o distrutte e per il ripristino delle strutture aziendali.
Vi sarà l’esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali propri e dei lavoratori dipendenti, in scadenza nei dodici mesi successivi all’evento”.

In ogni caso – ha aggiunto il ministro – si deve lavorare sulla prevenzione. In tempi ragionevoli tutte le strutture e infrastrutture del nostro territorio vanno adeguate agli standard antisismici”. Catania annuncia infine una mobilitazione, sotto forma di rimborsi, delle risorse di finanziamento ai partiti per un ammontare di 150milioni di euro circa che non verranno più assegnate ma che “verranno – spiega il ministro -, convogliate nelle prossime settimane ad un fondo di ricostruzione nelle aree danneggiate”.

 

Provvedimenti urgenti

Nella seduta di ieri, il Consiglio dei ministri ha approvato l'estensione dello stato di emergenza alle province di Reggio Emilia e Rovigo affidando al presidente della regione, Vasco Errani, i compiti di commissario per la ricostruzione e ai sindaci dei comuni colpiti dal sisma le funzioni di vice commissari. Sono stati inoltre approvati un decreto ministeriale volto a rinviare i versamenti fiscali e contributivi in scadenza al prossimo settembre 2012 e un decreto legge nel quale sono stanziati contributi a fondo perduto per la riparazione e ricostruzione delle abitazioni danneggiate, il ripristino di mezzi pubblici, gli interventi su beni artistici e culturali e gli indennizzi alle imprese.
Il decreto prevede inoltre una deroga al patto di stabilità per le spese di ricostruzione entro un limite stabilito, la proroga del pagamento delle rate dei mutui, la sospensione di adempimenti processuali, versamenti tributari e previdenziali oltre alla sospensione degli sfratti.

Facilitata dal decreto la delocalizzazione delle imprese nei territori colpiti dal sisma; per la ripresa economica, sono previsti un credito agevolato su fondo di rotazione Cassa despositi e prestiti-Cdp e sul fondo di garanzia Medio Credito Centrale.

Per coprire tali interventi, all'emergenza vanno i fondi resi disponibili dalla spending review o disponibilità di spesa ed è stato definito un aumento di due centesimi dell'accisa sui carburanti; “un atto atteso” per Coldiretti mentre per il Codacons si tratta di un “provvedimento inopportuno che potrebbe avere ripercussioni sui prezzi al dettaglio in tutti i settori legati ai carburanti”.

 

(Fonte foto: Confagricoltura)

  

 

Duro colpo al sistema agricolo

Nel bilancio desolante è forte il peso dei danni a carico del sistema agricolo che “paga un prezzo altissimo" – afferma Giulio De Capitani assessore all'Agricoltura della Lombardia. "Si è aggravata – prosegue - la situazione nei caseifici, ma l'elenco dei danni si estende alle abitazioni rurali, alle strutture aziendali e agli impianti delle imprese vitivinicole”.
Gli agricoltori che non si lasciano scoraggiare dalle profonde fenditure che aperte nel terreno hanno inghiottito le colture e dai danni di ora in ora più gravi a strutture e mezzi produttivi, “chiedono una cosa sopra a tutto – fa sapere Confagricoltura di Modena e Ferrara -: poter tornare al più presto al lavoro nelle loro imprese”.

Il terremoto – scrive Coldiretti in una nota -, ha provocato un pericoloso rischio idrogeologico nei territori colpiti con danni agli impianti idraulici e frane in alcuni alvei che pregiudicano il regolare deflusso delle acque. Ne consegue la sospensione del servizio irriguo per un’area di ventiseimila ettari della provincia modenese fortemente specializzata per la frutticoltura, il Parmigiano Reggiano e le risaie”.
Quanto alle cifre, secondo l'organizzazione valgono almeno 150 milioni i versamenti tributari e previdenziali prorogati dal Consiglio dei ministri a settembre che le aziende agricole delle aree terremotate avrebbero dovuto pagare entro giugno tra la prima rata Imu, l’Iva, l’acconto 2012 e il saldo dell’Irpef o dell’Ires, l’Irap e i contributi Inps, ai quali si aggiungono le rate di prestiti e mutui che sono anch’essi stati prorogati. "La proroga delle scadenze fiscali e previdenziali finanziata con un aumento di 2 centesimi dell'accisa sulla benzina è - sottolinea la Coldiretti - un atto atteso, anche se il rinvio a settembre non può bastare in un territorio dove è in difficoltà l’intero distretto agroalimentare".

I camper verdi

Gli interventi decisi dal Consiglio dei ministri sono un primo importante passo avanti – commenta il presidente Cia, Giuseppe Politi -, ma servono misure più efficaci”, tra cui la defiscalizzazione dei prodotti alimentari tipici di queste terre per favorirne i consumi e la creazione di una 'zona franca' con forti defiscalizzazioni per le imprese già attive e per quelle che verranno costituite. La Cia sta anche organizzando camper attrezzati da mettere a disposizione degli agricoltori: camper 'verdi' che si trasformeranno in veri centri di accoglienza e di supporto per gli agricoltori, i quali potranno rivolgersi al personale della Confederazione per ogni necessità.

 

 (Fonte foto: Regione Emilia-Romagna)

 

L'Europa pronta ad aiutare l'Italia

La Commissione Ue, a margine dell’incontro a Bruxelles in bilaterale con il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro, si impegna per voce del presidente Jose Manuel Barroso ad aiutare l'Italia.
La Commissione, riunita in vista della presentazione delle relazioni del Parlamento europeo sul pacchetto di riforma della Pac ha annunciato per domenica 3 giugno la visita del Commissario europeo alla Politica regionale, Johannes Hahn, e del vicepresidente Antonio Tajani, nelle zone colpite dal sisma.

Dalle istituzioni comunitarie – ha commentato la notizia il presidente Coldiretti, Sergio Marini - ci attendiamo un impegno straordinarioIl Fondo di solidarietà dell'Unione europea-FSUE è nato per rispondere alle grandi calamità naturali nel caso che il danno complessivo superi almeno lo 0.6 per cento del PIL o i tre miliardi ai prezzi 2002. Importo che sembra essere stato superato con i danni provocati dalle ultime scosse di terremoto in Italia che può ora presentare domanda”.

L'iter era già stato intrapreso con esito positivo dopo il 2002 per il terremoto in Molise, l’eruzione dell’Etna dello stesso anno, il terremoto in Abruzzo del 2009 e l’alluvione in Veneto del 2010.