L'Assemblea dei presidenti dei Collegi locali degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati, riunita a Roma sabato 5 maggio 2012, ha esaminato le problematiche relative alla riforma delle professioni così come è prevista dalla riforma sul lavoro voluta dal Governo.

L'Assemblea ha, fra l'altro, esaminato la possibilità, prevista dal comma 7 dell'art. 9 della legge n. 27/2012, di procedere ad "accorpamenti di categorie professionali fra loro similari, su base volontaria", votando all'unanimità alcune mozioni che impegneranno il Consiglio nazionale di categoria.

In particolare, il Consiglio valuterà aggregazione professionali esclusivamente di tipo 'verticale', fra albi similari e nell'ambito dello stesso settore di attività, e dunque esclusivamente con gli albi dei periti agrari, dei dottori agronomi e forestali e dei tecnologi alimentari. Si vuole cioè creare una forte aggregazione professionale nel settore agro-ambientale, anche con accordi specifici con le principali associazioni dei dottori naturalisti (Ain - Associazione italiana naturalisti) e dei biotecnologi (Fibio - Federazione italiana biotecnologi), che hanno scelto l'albo degli agrotecnici come loro riferimento.

Nel caso le altre categorie di settore non fossero disponibili a valutare la proposta di accorpamento, con una delle mozioni gli agrotecnici hanno chiesto di decidere fin da ora sul mantenimento dell'autonomia della professione.

Un'altra delle mozioni votate esclude qualunque ipotesi di accorpamento con professioni non di settore come, ad esempio, l'albo unico da tempo proposto da Geometri e periti industriali.

E' stato ribadito che gli accorpamenti dovranno rispettare i seguenti principi inderogabili:

• utilizzo di titoli professionali coerenti con i percorsi formativi di provenienza;

• pedissequo rispetto delle competenze professionali possedute prima dell'accorpamento, non essendo ammissibile il surrettizio ampliamento delle medesime con il pretesto degli accorpamenti;

• mantenimento della libertà di scelta - da parte dei laureati di primo livello - a quale albo professionale iscriversi fra diversi simili, attualmente previsto dal DPR n. 328/2011, avvertendo che nessun tentativo di sopprimere questa libertà potrà essere accettato, riducendo ulteriormente gli spazi di concorrenza fra professioni.

L'albo degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati è quello che vanta in assoluto la più alta percentuale di candidati ex-DPR n. 328/2001 ai propri esami di abilitazione (il 33% nel 2010, saliti al 42% nel 2011) ed è il primo nel settore agro-ambientale, con il più alto numero di candidati agli esami abilitanti.

Nei prossimi giorni il presidente del Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati, Roberto Orlandi, avvierà le consultazioni con i presidenti dei Consigli nazionali dei dottori agronomi, dei periti agrari e dei tecnologi alimentari per conoscere la loro disponibilità ad una eventuale aggregazione.