Ad un anno e mezzo dall'entrata in vigore del Regolamento Ue sull'agricoltura biologica, si sono riuniti a Roma 250 esperti provenienti da tutta Europa per fare un'analisi sul settore del Bio. 

L'occasione il Congresso europeo dell'Agricoltura biologica che si concluderà oggi. 

Migliorare l'accesso al mercato ed i redditi delle piccole e medie aziende Bio, che hanno un ruolo centrale nella difesa del territorio e dell'ambiente; regolare meglio il regime delle importazioni; lavorare per la qualità dei prodotti, a tutela dei consumatori, anche attraverso l'ottimizzazione dei controlli: sono alcuni dei temi che sono stati trattati nel seminario organizzato dallo Iamb - Istituto agronomico mediterraneo di Bari in collaborazione con Ifoam Eu, nell'ambito del progetto "Interbio", finanziato dal Mipaaf, nell'ambito del piano d'azione nazionale per l'agricoltura biologica. 

In occasione del Congresso sono intervenuti Paolo De Castro, presidente della commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo; Christopher Stopes, presidente del Gruppo Ifoam Ue; Cosimo Lacirignola, direttore dello Iamb e Teresa De Matthaeis del Mipaaf. 

De Castro ha sottolineato il ruolo centrale che il Parlamento europeo, ed in particolare la commissione da lui presieduta, ha nell'affrontare le questioni che finora sono state di esclusiva competenza dei comitati di gestione. Ha, inoltre, invitato i rappresentanti del settore biologico ad utilizzare la commissione Agricoltura come luogo di confronto e di proposta.

A proposito del futuro del settore Christopher Stopes ha sottolineato l'interesse che il commissario europeo all'Agricoltura Dacian Ciolos nutre nei confronti del comparto anche in relazione alla riforma della Pac

Cosimo La Cirignola ha sottolineato, infine, il lavoro che lo Iamb sta facendo insieme all'Ifoam-International foundation for organic agriculture per il trasferimento di conoscenze, di formazione e di cooparazione tra Paesi.