“Cento milioni di danni all’agricoltura. Zaia promette esenzioni fiscali e soldi dalle Regioni” (Libero, 9 aprile). “Solidarietà ed efficienza, immagine del Paese” (Il Sole 24 Ore, 8 aprile). “Aiutiamo l’Abruzzo comprando i suoi prodotti” (Il Tempo, 12 aprile). “Il Ministero dell’Agricoltura pronto a ritirare le giacenze agricole e degli allevatori” (Il Messaggero, 9 aprile). “Danni al 50% delle aziende” (Il Sole 24 Ore, 9 aprile). “Per il pranzo di Pasqua un agnello in ogni tenda” (Il Messaggero, 12 aprile). “Latte alla spina, agli sfollati il 30% dei soldi” (L’Eco di Bergamo, 10 aprile). Sono solo alcuni dei titoli apparsi negli ultimi giorni sui quotidiani, uno spaccato sulle sofferenze del mondo agricolo per la tragedia che ha sconvolto l’Abruzzo.

 

Verso il G8

E' stata quasi una gara fra i diversi media nell’offrire ai lettori tutte le informazioni su come il terremoto abbia sconvolto anche la vita dei campi, ma senza dimenticare le altre vicende del mondo agricolo. Fra queste le anticipazioni sui temi che saranno discussi al prossimo G8 agricolo e che vedono in primo piano la necessità, come si può leggere su “Italia Oggi” dell’8 aprile, di raddoppiare le produzioni agricole per far fonte all’aumento mondiale di derrate alimentari. Un tema ripreso anche da “La Padania” dello stesso giorno, dove si precisa però che il documento diffuso è preparatorio dell’incontro, ma non rappresenta necessariamente la conclusione alla quale giungeranno i ministri agricoli al termine dei lavori.

 

Qualità e dintorni

Più cibo e meno frodi, sembra fare eco “Finanza e Mercati” del 9 aprile nel riportare gli ultimi dati in merito alle indagini dei Nas il cui ottimo lavoro ha portato ad un aumento dei sequestri di alimenti non in regola. Si torna anche a parlare delle aranciate senza arance, consentite da una nuova normativa europea e dalle quali ci si può “difendere” solo con un attenta lettura dell’etichetta, un consiglio che arriva, con molti dettagli, dalle colonne de “Il Corriere della Sera” del 12 aprile. Mentre la Ue allarga le maglie della qualità per le aranciate, arriva invece una “stretta” sui limiti ammessi per le micotossine, argomento sul quale si sofferma “Italia Oggi” dell’11 aprile che entra anche nel dettaglio degli interventi possibili per ridurre la presenza di queste dannose sostanze di origine fungina. In tema di qualità degli alimenti arriva anche la notizia, riportata da “Italia Oggi” dell’11 aprile, del progetto per un olio “super” extra vergine, ovviamente di origine italiana. Su “Libero” del 14 aprile si parla invece di vino, per ricordarne le proprietà salutistiche, tanto che il barolo cura le anemie e il chianti può essere usato come antifebbrile

 

Latte e suini

Superata la “crisi” politica delle quote latte, che ha diviso il mondo agricolo come scrive “L’Opinione” del 10 aprile, il protagonista delle discussioni è ora il prezzo del latte, sceso a minimi che gli allevatori definiscono inaccettabili. Tanto che dalle colonne di “Brescia Oggi” si pongono dubbi sulla qualità dei prodotti ottenuti “recuperando” sul mercato internazionale latte a prezzi “stracciati”. Di prezzo del latte si parla anche sul “Gazzettino” del 12 aprile, ricordando che i prezzi oggi proposti dall'industria lattiera non coprono nemmeno i costi di produzione. Sulla caduta del prezzo del latte incide però anche l’eccesso di produzione di alcuni formaggi Dop, come il Grana Padano per il quale, si legge su “Il Sole 24 Ore” dell’8 aprile, si registra un surplus di almeno 100mila forme.

Difficoltà anche per il settore suinicolo, dove il mercato del suino pesante continua a macinare record negativi. Nemmeno il recente incontro degli operatori al “tavolo” di filiera indetto dal ministro dell’Agricoltura sembra aver fornito soluzioni adeguate, almeno secondo quanto riporta “Finanza e Mercati” del 9 aprile. Torna sull'argomento la “Gazzetta di Mantova” del 14 aprile che offre un desolante resoconto dell'andamento delle trattative alla borsa merci di Mantova, concluse con l'impossibilità di definire un prezzo per la distanza fra le parti. Non resta che aspettare l’ormai prossima apertura della Rassegna Suinicola di Reggio Emilia (dal 16 al 18 aprile) con la speranza che dai tre giorni di incontri e dibattiti possano scaturire indicazioni su come uscire da questo lungo periodo di difficoltà del settore.