Dalla messa a punto di un “Codice di attitudine” del settore irriguo, ovvero un elenco di suggerimenti pratici su come ottimizzare l’acqua in agricoltura all’elaborazione dei dati meteorologici e climatici del Trentino per creare un ”Osservatorio scientifico sui cambiamenti climatici”: una rete tra Università, centri di ricerca ed enti pubblici per monitorare indicatori climatici e promuovere un'agricoltura sostenibile. E’, in parte, quanto ha realizzato l’Istituto agrario di San Michele all’Adige nell’ambito del progetto Accrete dedicato al rapporto tra agricoltura e cambiamenti climatici che si è concluso nella città di Egion, in Grecia. Nell’elenco delle attività realizzate da Iasma in questo progetto, a cui hanno collaborato i ricercatori Giambattista Toller, Emanuele Eccel e Silvia Silvestri, anche un meeting organizzato in Trentino per la presentazione della rete “ArAquae” per la fornitura di dati irrigui in formato standard e la centrale di tele-riscaldamento a biomasse, in corso di realizzazione presso l’Istituto di San Michele. Lo scopo del progetto era sensibilizzare la popolazione per modificare i comportamenti e promuovere un’agricoltura sostenibile. Co-finanziato dall’Unione  europea nell’ambito del programma Interreg IIIB, il progetto ha visto partecipare la Provincia di Parma (capofila), la Regione Basilicata, la Grecia, la Germania, la Slovenia, la Romania, la Repubblica Ceca, con la collaborazione del Cnr-Ibimet e l’Ente Cra-Ucea. I partner hanno sottoscritto la “Dichiarazione Trans-nazionale” per la promozione delle attività per limitare l'impatto del cambiamento climatico.