Giovedì 23 maggio 2024 si terrà a Trento l'evento "Il potenziale in guscio. Opportunità globali e ricerca scientifica nel settore della frutta a guscio" organizzato dalla Fondazione Edmund Mach nell'ambito del Festival dell'Economia di Trento.
L'incontro, in programma alle 12:00 nella Sala Calepini della Camera di Commercio di Trento e moderato da Silvia Marzialetti, giornalista Radiocor, farà il punto sull'attuale prospettiva di mercato della frutta a guscio, anche alla luce degli sviluppi sulla valorizzazione di questo settore offerti dalla ricerca, in particolare in ambito regionale.
Giuseppe Calcagni, presidente del Comitato Sostenibilità, Scientifico e Affari Governativi dell'International Nut and Dried Fruit Foundation Council, il Consiglio Internazionale della Frutta Secca e Frutta Disidratata che raggruppa oltre settecento operatori di frutta secca e frutta essiccata in tutto il mondo, parlerà del comparto della frutta a guscio illustrando la situazione attuale e le prospettive.
La coltivazione del noce in Trentino e il contributo della ricerca nella valorizzazione e caratterizzazione delle risorse locali sarà affrontato dalla ricercatrice Fem Erica Di Pierro.
Con l'intento di rilanciare e valorizzare la coltivazione della noce nell'area del Bleggio e, più in generale in Trentino, la Fem ha infatti condotto un progetto sulla caratterizzazione e valorizzazione della noce del Bleggio, finanziato dalla Fondazione Caritro. Il progetto ha portato alla caratterizzazione a tutto tondo delle principali varietà di noce coltivate al Bleggio, consentendo anche l'identificazione di una seconda varietà locale di grande valenza qualitativa, denominata Blegette.
Le opportunità della coltivazione del castagno in Trentino saranno al centro dell'intervento della ricercatrice Luisa Palmieri. Quinta essenza arborea presente sul territorio per densità di superficie considerando le piante coltivate e quelle presenti in ambiente boschivo, solo nella provincia di Trento il settore castanicolo coinvolge circa 1.600 produttori.
La Fem in stretta collaborazione con la filiera castanicola locale, con altre realtà produttive e scientifiche nazionali ed internazionali, sta lavorando da diversi anni in questo settore al fine di garantirne e migliorarne la produttività e di arginare le problematiche.
Giacomo Gatti del Centro Sperimentazione Laimburg, che sta studiando le strategie di conservazione, si occuperà della sperimentazione a favore dei castanicoltori per affrontare cambiamento climatico e richieste di mercato illustrando l'esperienza in Alto Adige.
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Fonte: Fondazione Edmund Mach