Ismea, Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare comunica che, sulla base delle rilevazioni effettuate nell’ambito dell’Osservatorio sui consumi domestici realizzato in collaborazione con ACNielsen su un Panel di 9.000 famiglie italiane, nei primi 5 mesi del 2007 gli acquisti di prodotti agroalimentari hanno fatto segnare, rispetto al 2006, una flessione in volume dello -0,9% e una stabilità della spesa per l'incremento dei prezzi medi al consumo. Le famiglie hanno ridotto gli acquisti nei comparti dei derivati dei cereali (-4% in quantità), delle bevande alcoliche (-6%) e degli oli e grassi (-2,4%). In flessione gli acquisti domestici di latte e derivati (-1,6%), ortofrutticoli (-1,3%), zucchero, sale, caffé e tè. Unico andamento positivo per le bevande analcoliche (consumi su base annua con tasso dell’1,5%). Nel comparto delle carni, l’Osservatorio evidenzia riduzioni del 5,2% per bovino e del 6,5% per suino, aumentano gli acquisti di pollame e uova, in crescita dell’8,3% e del 6,6%. Il settore, su cui incide il calo degli acquisti di salumi (-2,6%), ha chiuso i primi 5 mesi del 2007 con una flessione dei consumi dello 0,6%.

La stabilità della spesa (19,3 mld di euro) è dovuta agli aumenti per oli e grassi, prodotti ittici, carne, salumi e uova, bevande analcoliche, derivati dei cereali e lattiero-caseari, controbilanciati dai ribassi di ortofrutticoli e bevande alcoliche. Nei primi 5 mesi del 2007 la spesa delle famiglie ha visto prevalere le carni (salumi e uova inclusi), un comparto che con 4.621 milioni di euro ha inciso per il 24% sul totale. Lattiero-caseari e ortofrutticoli rappresentano la seconda e terza voce per rilevanza economica, con valori di spesa di 3.662 e 3.059 milioni di euro, pari al 19% e al 15,9% del totale. Per i derivati dei cereali l’esborso (di 2.948 mln di euro) ha raggiunto un’incidenza del 15,3%. Per gli altri comparti, la quota delle bevande con 2.042 milioni di euro ha inciso per l’10,6% e gli ittici, con 1.698 mln di euro, hanno rappresentato l’8,8% del totale.