Semine in forte calo in Italia per le oleaginose. Lo rileva l'indagine Ismea, Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, in collaborazione con l'Unione seminativi, che quantifica le perdite di superficie rispetto al 2006 attorno al 13% per la soia e al 29% per il girasole.
Il fenomeno – spiega l’Ismea – trova spiegazione nel forte aumento degli investimenti a cereali autunno-vernini, in particolare a frumento tenero e duro, che hanno sottratto quest’anno diverse migliaia di ettari alle colture primaverili. Nel complesso le superfici a soia sarebbero scese a 154.700 ettari circa (-13,1%), facendo segnare su base annua riduzioni di oltre l’11% in Veneto e del 36% in Emilia-Romagna. Negativi gli sviluppi anche nelle campagne lombarde (- 8%), mentre in Piemonte, l’unica regione in controtendenza, si prevede un +1,5% (invariate le semine in Friuli Venezia Giulia). Riguardo al girasole, emerge nel complesso una superficie 2007 di 102.400 ettari circa (-29,2%). Al Centro Italia si prevedono riduzioni del 30% in Umbria e del 27% nelle Marche, con punte negative del 38% in Toscana. In forte calo il girasole anche al Nord (Emilia-Romagna e Piemonte) con esiti in prevalenza negativi anche nelle regioni meridionali. Sulle scelte degli agricoltori hanno pesato quest’anno, almeno per il girasole, anche gli sviluppi deludenti dell’ultima campagna che ha visto i prezzi alla produzione ridursi del 3%. Per la soia al contrario le quotazioni sono aumentate del 5%.