Nel corso di questa missione, della durata di quindici giorni, i ricercatori italiani hanno partecipato ad attività di ricerca e fatto formazione sulla pleuropolmonite contagiosa bovina (Ppcb), nell'ambito di un progetto di ricerca finanziato dalla Global alliance for livestock veterinary medicines.
Il progetto è orientato alla valutazione dell'efficacia di un vaccino nei confronti della pleuropolmonite contagiosa bovina, una malattia, considerata tra le più gravi malattie infettive del bestiame, che mette a repentaglio la salute degli animali e la produzione di cibo specialmente nei paesi in via di sviluppo.
In Africa, ad esempio, si registrano perdite fino all'80% dei capi e quelli sopravvissuti diventano spesso portatori cronici con una produzione ridotta di latte e di carne, oltre a costituire un pericoloso focolaio infettivo.
Le attività di ricerca presso il centro di Lusaka sono iniziate ad aprile 2015. I medici dell'Izs e della Facoltà di Veterinaria hanno fornito supporto e competenza nella descrizione, nella quantificazione delle lesioni soprattutto durante le attività necroscopiche e nelle attività di campionamento per gli accertamenti diagnostici.
La delegazione italiana è stata accolta dall'ambasciatore d'Italia in Zambia Filippo Scammacca. Durante l'incontro, a cui hanno partecipato membri del Central veterinary research institute e del ministero dell'Allevamento dello Zambia, l'ambasciatore ha mostrato pieno supporto alle numerose attività di ricerca nel territorio africano.
L'incontro presso la residenza dell'ambasciatore a Lusaka apre a ulteriori prospettive di cooperazione fra l'Italia e lo Zambia. La prossima missione da svolgersi a Lusaka nell'ambito dello stesso progetto sarà occasione per definire e delineare i prossimi progetti.
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