La pluriennale esperienza Storti nella costruzione di macchine semoventi per l'alimentazione dei bovini si è concretizzata nella presentazione alla Fieragricola di Verona 2008 del Dobermann: un nuovo semovente con miscelazione verticale a due coclee, che raccoglie in sé stesso l'eccezionalità dell'idea di base della trasmissione meccanica, caratteristica delle macchine Storti, con una serie di innovazioni, applicate in ogni sua parte.
Dal braccio fresa universale alle nuove coclee di miscelazione, dalla frizione elettroidraulica alle sospensioni posteriori rinforzate, dall’impianto di ingrassaggio automatico all’utilizzo della funzione Automotive, è tutto un susseguirsi di novità per rendere la macchina sempre più adeguata ad impieghi gravosi.
 
Dobermann 'stradale' e da 'lavoro'
Nella versione HS, a 40 km/h, il Dobermann si avvale anche del nuovo sistema Automotive. Si possono adottare due modalità: 'stradale' e 'lavoro'. La selezione della modalità avviene tramite un pulsante, posizionato sul cruscotto della cabina, e può essere impostata anche a quadro spento. Nella modalità 'stradale', la velocità varia in maniera automatica e continua operando semplicemente sul pedale dell'acceleratore. La pressione sul pedale di avanzamento fa aumentare i giri del motore ed, in parallelo, la velocità. In modalità 'lavoro' la pressione del pedale acceleratore determina solo la velocità di avanzamento, mentre i giri del motore sono regolabili in maniera autonoma tramite l’acceleratore a leva manuale; in questo modo tutte le altre funzioni sono indipendenti. La progettazione del nuovo braccio fresa è stata effettuata utilizzando potenti e versatili strumenti informatici CAD/PDM, che hanno permesso di verificare nel dettaglio componenti, ingombri, accoppiamenti meccanici e hanno consentito contemporaneamente di procedere alla verifica strutturale della parti sottoposte alle maggiori sollecitazioni meccaniche. Un grande tappeto di carico (larghezza mm. 800), in esso adeguatamente inserito, con un'elevata velocità di rotazione, è dotato di particolari rulli maggiorati autocentranti, con listelli più alti per lanciare più lontano il prodotto, caricato dalla fresa dessilatrice. Nei punti di maggior usura sono opportunamente collocati degli inserti in acciaio inox e trovano posto delle aperture di sfogo, per evitare accumulo indesiderato di prodotto.
Il nuovo rotore fresa, (larghezza mm. 1900), ad alte prestazioni, viene azionato per mezzo di un esclusivo riduttore e da un motore a pistoni, che arriva a garantire fino a 80 kW. La regolazione della velocità della fresa è indipendente dai giri del motore per mezzo di un potenziometro. Nuova è la disposizione dei coltelli, con riporto al tungsteno, per eseguire un taglio pulito di tutti i necessari componenti di alimentazione (insilato di mais, insilato d'erba, balloni rotondi e quadri, farine, patate, pellet, residui della lavorazione della birra, ecc.) e per non danneggiare la struttura di insilati anche molto duri.
 
Particolare per comfort e sicurezza
Di particolare concezione sono anche le due coclee verticali di taglio-miscelazione 'a tronco conico'; la loro nuova conformazione, l'apposito posizionamento di coltelli e controcoltelli e la presenza di un nuovo riduttore con un maggior numero di giri, garantiscono un’elevata efficienza e qualità di taglio, una veloce ed omogenea miscelazione, riducendo usura e assorbimento di potenza.
Particolare attenzione merita la nuova frizione a secco comandata elettroidraulicamente. L’operatore, grazie ad essa, può azionare o arrestare la rotazione delle coclee di taglio-miscelazione, anche se sottoposte a massimo carico. Tale frizione non necessita di manutenzione o di regolazioni successive. In casi eccezionali la si può smontare in pochi minuti e sostituire gli elementi usurati. Questa operazione è facilitata dalla sua posizione esterna e dalla sua forma compatta. Grande importanza per quanto riguarda la sicurezza ed il comfort rivestono le nuove sospensioni posteriori rinforzate, soprattutto per la versione a 40 Km/h. Com'è noto, infatti, i miscelatori semoventi assomigliano ai trattori, con la differenza, però, che i miscelatori semoventi, a causa del necessario volume di miscelazione, possiedono dimensioni e peso superiori. Essi devono mantenere le dimensioni d’ingombro quanto più contenute possibili, in modo da passare attraverso ambienti stretti e bassi, caratteristici di molte stalle. Poiché l'assale oscillante maggiormente usato dai trattori è penalizzante a causa delle sue dimensioni, per il Dobermann viene utilizzato un sistema di sospensioni idropneumatiche, specificatamente sviluppato dallo staff tecnico di Storti, che non va ad aumentare le dimensioni della macchina. Il sistema di lubrificazione è automatico a cartuccia, su ogni punto d'ingrassaggio della macchina. Il suo utilizzo è redditizio grazie al positivo influsso che ha sui costi d'esercizio.
Nel 2008 il Dobermann sarà prodotto nella serie DOBERMANN 190 con motore Deutz turbo-diesel common rail da 190 CV. Il Dobermann 190 avrà una versione standard, a 25 km/h, per i modelli da 16, 20, 24 e 28 mc. ed una versione stradale HS, a 40 km/h, per i modelli da 16 e 20 mc.