Le Schede di Sicurezza (Sds) sono un documento molto importante, poiché in esse sono contenute tutte le informazioni sull'agrofarmaco e su come occorre comportarsi in caso di problemi (sversamenti accidentali, ingestione, inalazione, eccetera).

 

Le Schede di Sicurezza, insieme all'etichetta, sono documenti che ogni rivenditore deve consegnare all'agricoltore al momento dell'acquisto di un agrofarmaco, tenendo traccia dell'avvenuta comunicazione.

 

Si tratta di un obbligo di legge importante, che se non viene assolto può avere risvolti sia pecuniari che penali. Proprio per spiegare come gli strumenti digitali possono aiutare le rivendite ad assolvere a questi obblighi, Image Line® ha organizzato insieme a Compag, la Federazione Nazionale delle Rivendite Agrarie, lo scorso 5 ottobre, un evento dal titolo: "Il mondo della distribuzione verso l'agricoltura digitale: una nuova gestione degli adempimenti normativi".

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Schede di Sicurezza, obbligo di comunicazione e tracciabilità

"Il Regolamento europeo Reach (1907/2006) e la normativa nazionale impongono di fornire agli utilizzatori di agrofarmaci, fertilizzanti, biocidi, Pmc e altri preparati pericolosi ad uso professionale una serie di documenti, come le Schede di Sicurezza, le etichette e le comunicazioni obbligatorie", ha dichiarato dal palco Edoardo Musarò, vicedirettore di Compag.

 

"La comunicazione di questi documenti deve avvenire in maniera tracciata, in modo da consentire al rivenditore di poter dimostrare di aver assolto a tale obbligo in caso di controlli".

 

A descrivere accuratamente quali sono gli obblighi per gli operatori della filiera ci ha pensato l'avvocato Giovanna Landi, titolare dello Studio legale Landilex, che ha voluto sottolineare come gli obblighi introdotti dal legislatore siano finalizzati a tutelare la salute di tutti, partendo da quella dell'agricoltore che utilizza gli agrofarmaci in campo.

 

Le norme da rispettare trovano fondamento nel Regolamento Reach (1907/2006) e nella normativa Clp (1272/2008), entrambi relativi alla sicurezza dei prodotti chimici. In particolare le rivendite devono consegnare le Sds, le etichette e le comunicazioni obbligatorie.

 

Focus sulle Sds

Focus sulle Sds

(Fonte foto: Giovanna Landi, titolare dello Studio legale Landilex)

 

Tale comunicazione deve avere alcune caratteristiche.

Deve essere infatti:

  • Tracciata, in modo da provare agli ispettori di aver assolto all'obbligo.
  • Cartacea o digitale. Ma attenzione, non vale inviare una semplice email o rendere disponibile un link dove scaricare il materiale.
  • Tempestiva. La consegna deve essere contestuale o immediatamente successiva all'acquisto.
  • Di filiera. Spetta all'agricoltore che ha acquistato il prodotto consegnare o rendere comunque facilmente fruibile a tutti i suoi dipendenti che maneggiano questi prodotti la documentazione di sicurezza.
  • Aggiornata. Spetta al rivenditore l'obbligo di fornire l'ultima versione di tali documenti e di reinviarli, in caso ci siano delle modifiche, durante l'anno successivo all'acquisto.
  • Duratura. Chi riceve le Sds deve conservarle per dieci anni. Questo perché, nel caso si apra un procedimento penale (come accade sempre in caso di violazioni della normativa sulla sicurezza sul lavoro) l'agricoltore e la rivendita devono poter dimostrare di aver fornito tutte le informazioni di sicurezza a chi poi utilizza il prodotto.

 

SDS OnDemand®, la soluzione digitale che semplifica la vita

In questo contesto Image Line® ha sviluppato un sistema digitale che semplifica la vita a tutti gli operatori del settore, mettendoli al contempo al sicuro da eventuali contestazioni. SDS OnDemand® è infatti un applicativo che permette ai produttori di mezzi tecnici, ai rivenditori e agli agricoltori di avere sempre l'ultima versione disponibile delle Schede di Sicurezza, delle etichette e delle comunicazioni obbligatorie.

 

Ma come funziona? Quando un agricoltore si presenta ad una rivendita viene registrato sul portale e profilato con l'inserimento della Pec. Ad ogni acquisto di un agrofarmaco parte in automatico un messaggio di posta certificata attraverso il quale è possibile accedere a tutti i documenti, nell'ultima versione disponibile.

 

"Il nostro sistema permette di tenere traccia dell'avvenuta consegna delle Schede di Sicurezza e degli altri documenti", ha raccontato dal palco Ivano Valmori, ceo e fondatore di Image Line® e direttore responsabile di AgroNotizie®. "L'uso della Pec permette infatti di avere un riscontro dell'avvenuta consegna e in tutte le contestazioni a carico dei nostri clienti siamo sempre stati in grado di dimostrare la diligenza con cui ha operato la rivendita, mettendola al riparo da sanzioni".

 

Le sanzioni, se le conosci le eviti

Già, perché come ha raccontato Francesca Sormani, tecnico della Prevenzione presso U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro della Usl di Piacenza, i controlli ci sono e anche le sanzioni.

 

Il Ministero della Salute, il soggetto incaricato di eseguire i controlli, ha in parte demandato la vigilanza ai Nas, Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute, all'Adm, l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, all'Icqrf, l'Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari, e alle singole regioni, che si organizzano in maniera autonoma per effettuare i controlli.

 

Nel 2019 (ultimo dato disponibile) sono state eseguite 4.260 ispezioni, di cui 2.254 a carico delle rivendite e dei depositi. E in 163 casi ci sono state delle contestazioni. Solitamente gli ispettori controllano la correttezza delle etichette, la tenuta delle Sds, ma anche il rispetto della normativa sulla sicurezza sul lavoro (ad esempio avere un Dvr, Documento di Valutazione dei Rischi) o di stoccaggio dei prodotti (magazzino a norma).

 

Controllo presso le rivendite, grossisti, distributori e stoccaggio

Controllo presso le rivendite, grossisti, distributori e stoccaggio

(Fonte foto: Francesca Sormani, tecnico della Prevenzione presso U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro della Usl di Piacenza)

 

Dal palco, Francesca Sormani ha dato alcuni suggerimenti su come comportarsi durante una ispezione:

  • Mantenere la calma e collaborare con gli ispettori.
  • Avere una persona di riferimento che sappia fornire tutte le informazioni necessarie.
  • Fornire la documentazione ed eventualmente anche i campioni che vengono richiesti.
  • Dimostrare la diligenza con cui si opera e con cui vengono rispettate le regole (ad esempio, controllo del patentino).

 

Va inoltre ricordato che gli ispettori possono prelevare dei campioni (cinque confezioni da uno stesso lotto) per effettuare dei controlli analitici, ma solo una confezione viene effettivamente utilizzata. Le altre quattro, se tutto risulta regolare, possono essere chieste indietro.

 

Agrofarmaci, un settore ipernormato

All'evento era presente anche Lorenzo Faregna, direttore di Agrofarma - Federchimica, il quale ha ricordato come il settore degli agrofarmaci sia iperegolato e sotto la lente d'ingrandimento della stampa e dell'opinione pubblica.

 

In un contesto simile, caratterizzato oltretutto da un grado di complessità elevato, per Faregna la digitalizzazione è una necessità e SDS OnDemand® è uno strumento che permette a tutti gli attori della filiera di rispettare la legge e di tutelarsi nel caso di contestazioni da parte delle autorità di controllo.

 

"In Italia siamo leader a livello europeo su questo fronte e nelle sedi internazionali porto sempre il nostro modello come un caso di eccellenza", ha ricordato Lorenzo Faregna. Se il comparto degli agrofarmaci punta molto sulla digitalizzazione, ancora molto da fare c'è a livello di singole aziende agricole, che spesso sono ancora molto analogiche.

 

SDS OnDemand®, un servizio in continua evoluzione

In chiusura Ivano Valmori ha voluto ricordare come quest'anno sia stata lanciata una novità importante di SDS OnDemand®, ovvero il sistema di autocertificazione dei distributori.

 

Ogni società produttrice di mezzi tecnici deve infatti assicurarsi, prima di inviare la merce ad una rivendita, che questa sia in regola (licenza d'esercizio, magazzino a norma, titolarità del patentino, eccetera).

 

Tali comunicazioni avvengono tra ogni azienda produttrice e ogni rivendita e comportano un carico burocratico non indifferente. Soprattutto se si considera che le informazioni devono essere aggiornate in caso sopraggiungano delle modifiche (ad esempio, cambia la ragione sociale della ditta).

 

La nuova funzionalità di SDS OnDemand® permette alla rivendita di caricare nel sistema, tramite autocertificazione con valore legale, le informazioni richieste. In questo modo si dichiara di essere in possesso dei requisiti necessari alla vendita senza dover produrre copie cartacee delle singole autorizzazioni (patentini, locali, eccetera) o inviare email. Insomma, un risparmio di tempo per tutti e la sicurezza di essere in regola.

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