In molte aree italiane sono quindi le colture ideali per effettuare rotazioni, ricavando comunque reddito da prodotti forse di nicchia, ma di buona remunerazione, come lenticchie, fagioli, ceci e piselli. Ma non solo: anche le più moderne filiere agroalimentari di stampo zootecnico traggono vigore dalla presenza nei campi di colture foraggere ad alto contenuto proteico come soia, erba medica e trifoglio, fondamentali quando si vogliano raggiungere livelli di eccellenza nella qualità del latte da avviare a caseificazione.
Per tale serie di ragioni, le superfici investite a leguminose, soprattutto ceci e soia, appaiono in forte rialzo per la campagna 2018.
A causa della loro taglia contenuta e del loro sviluppo inizialmente lento, però, le leguminose non riescono a esercitare particolare competizione nei confronti delle erbe infestanti, le quali possono quindi apportare danni più sensibili rispetto ad altre colture maggiormente competitive per acqua, luce e nutrienti, come per esempio il mais.
Il loro diserbo è quindi materia delicata cui prestare la massima attenzione, anche perché oltre a contenere le infestanti i prodotti utilizzati devono anche risultare selettivi, in modo da non ritardare lo sviluppo delle piante coltivate e quindi la loro produttività. Proprio in tal senso Belchim propone due soluzioni applicabili con successo nel diserbo delle leguminose, ovvero Lentagran WP e Metric.
Marcia in più contro le dicotiledoni
Pyridate, sostanza attiva alla base di Lentagran WP, appartiene alla famiglia delle fenilpiridazine e agisce inibendo la fotosintesi nelle malerbe target.Prevalentemente dicotiledonicida, Lentagran WP è un erbicida selettivo che agisce per contatto da impiegarsi in post-emergenza contro le infestanti che affliggono cece, lenticchia, pisello e fagioli, potendosi applicare con successo anche su alcune leguminose foraggere, come erba medica e trifoglio.
Nel suo spettro d'azione ricadono malerbe chiave come Amaranto, chenopodio, erba morella, Cencio molle, Attaccamani, Falsa camomilla, Forbicina, Erigero, Lamium, Stachys annua, Strigolo, Galinsoga, Matricaria, Mercorella, Borsa del pastore, Fumaria, Canapaccia, Veccia, poligonacee, Anagallis, Stramonio, Spergula e Ortica.
Soia tanta e sana
Per i diserbi di pre-emergenza della soia Belchim propone invece Metric, un'originale formulazione di capsule in sospensione concentrata contenente una miscela di clomazone e metribuzin in ragione rispettivamente di 60 e 233 grammi per litro. Alta la complementarietà di modi d'azione delle due sostanze attive. Clomazone appartiene infatti alla famiglia chimica degli isossazolidoni e si caratterizza per uno spiccato controllo nei confronti di graminacee e dicotiledoni.Dal punto di vista del comportamento nelle infestanti, clomazone viene assorbito rapidamente da radici e germogli, dopo di che migra verso gli apici meristematici grazie alla propria sistemia acropeta. Oltre a bloccare la sintesi clorofilliana, clomazone arresta anche la biosintesi dei carotenoidi, altri importanti pigmenti accessori del processo fotosintetico delle piante. Metribuzin è invece rappresentante della famiglia chimica dei triazinoni. Anch'esso sistemico, esplica la propria azione per assorbimento fogliare e radicale controllando in tal modo sia le malerbe già nate, sia quelle che germineranno successivamente al trattamento.
Tra le monocotiledoni controllate ricadono Coda di volpe, Sanguinella, Giavone e Fienarola, mentre fra le dicotiledoni lo spettro d'azione si amplia ulteriormente, con malerbe quali Fallopia, Cencio molle, Erba morella, Amaranti, poligonacee e Farinello, sulle quali "Metric" mostra avere una marcia in più, ma anche infestanti come Atriplice, Ammi, Fiordaliso, Stramonio, Fumaria, Galinsoga, Ravanello selvatico, Centocchio, Ortica, Viola e Gallio.
© AgroNotizie - riproduzione riservata