Versatilità, precisione e adattabilità sono i punti di forza della MSO di MaterMacc. La seminatrice, pensata per l'orticoltura e le colture speciali, è in grado di seminare diverse specie con un solo attrezzo, ottimizzando tempi e costi
Varietà di cece a semina invernale e ciclo di maturazione intermedio. La pianta presenta portamento eretto e taglia di circa 70/75 cm. Seme chiaro, liscio e di medio calibro.
Varietà di cece con semina invernale e ciclo di maturazione intermedio. La pianta presenta portamento eretto con taglia di circa 80/85 cm. Seme chiaro, rugoso e di grosso calibro.
Varietà di cece con semina invernale e ciclo di maturazione intermedio. La pianta presenta portamento eretto con taglia di 70/75 cm. Seme beige, mediamente rugoaso e con calibro grande.
Varietà di cece con semina invernale e ciclo di maturazione intermedio. La pianta presenta portamento semi-eretto con buona resistenza alle principali avversità. Seme chiaro, rugoso con calibro grande.
Insetticida. (MoA Gruppo 3 IRAC)
Erbicida per il controllo delle graminacee annuali e delle erbe infestanti a foglia larga. Meccanismo d'azione gruppo K1 (HRAC).
Promuove la resistenza delle colture agli stress termici (temperature elevate o troppo basse), idrici e salini. In particolare, anche in condizioni difficili, l’azione sinergica delle componenti preserva le funzioni cellulari, le attività enzimatiche della pianta e stimola la produzione di pigmenti fotosintetici.
Biostimolante creato per incrementare l’attività fotosintetica delle colture, favorendone un ottimale sviluppo vegetativo, migliorare l’assorbimento degli elementi nutritivi e promuovere le funzioni metaboliche più importanti per la pianta. Favorisce inoltre l’incremento delle rese e migliora le caratteristiche qualitative delle produzioni.
| Prodotto | Tipologia | Descrizione |
|---|
Cicer arietinum
FONTE DATI: QdC® - Quaderno di Campagna®
Selezionate in base alle tue preferenze
Se mettiamo a confronto un oliveto tradizionale, con sesto d'impianto ampio e alberi di elevate dimensioni, con un oliveto superintensivo con più di 1.200 piante ad ettaro disposte in filari, risulta che l'impronta idrica, a parità di olive prodotte, è più bassa nell'oliveto ad altissima densità
Aggiungi interessi a questa sezione
