Oltre a prendersi cura delle colture, come per esempio evitare gli stress idrici del mais e utilizzare idonei insetticidi contro la piralide, può avere effetti positivi anche l'uso di agenti di biocontrollo come per esempio il ceppo atossigeno MUCL54911 di Aspergillus flavus, in grado di ridurre il contenuto di aflatossine nel mais. Gli Aspergilli di AF-X1 sono infatti antagonisti dei ceppi di aspergilli che producono aflatossine, contrastandone quindi la colonizzazione delle spighe.
La carta d'identità di Aspergillus flavus
Aspergillus flavus è un ascomicete appartenente alla famiglia delle Trichocomaceae. Come altri funghi del suo stesso genere, anche A. flavus appare fortemente aerobico, capace di crescere cioè in quasi tutti gli ambienti ricchi di ossigeno, come avviene infatti sulla superficie di un substrato ricco di amidi. Non a caso, possono formarsi vistose colonie su fette di pane dimenticato in dispensa, ma anche su cereali o patate.Il genere Aspergillus non va neppure sottovalutato dal punto di vista dei rischi per l'uomo, dato che alcune specie di questi funghi, incluso A. flavus, possono produrre infezioni nell'uomo e negli animali. Tali aspergillosi, veicolate dalle spore del fungo, possono colpire l'apparato respiratorio estendendosi poi ad altri organi in casi particolari.
Lo stato autorizzativo
Ai sensi dell'art. 53, paragrafo 1, del regolamento (Ce) n. 1107/2009, quello relativo alle autorizzazioni in deroga per situazioni di emergenza fitosanitaria, i prodotti a base di tale ceppo sono stati autorizzati temporaneamente sia nel 2016 (autorizzazione n. 16728/PF del 21/04/2016), sia nel 2017 (autorizzazione n. 16986/PF del 29/03/2017). Tali autorizzazioni sono state rilasciate esclusivamente per il mais destinato ad uso zootecnico e si spera quindi che tali soluzioni siano disponibili anche nella campagna 2018.L'azienda detentrice delle summenzionate registrazioni è Pioneer Hi-Bred Italia, la quale ha commercializzato il prodotto nato dall'impegno di un team di ricercatori dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Il ceppo di Aspergillus flavus presente in AF-X1, attualmente coperto da brevetto, è stato isolato nei suoli italiani, adatto quindi agli impieghi nelle aree maidicole del Belpaese.
Descrizione e usi del prodotto
Il prodotto è di fatto rappresentato da semi di sorgo devitalizzati, cioè incapaci di germinare. Distribuendoli in campo i semi di sorgo fungono quindi da vettore organico per le spore del fungo atossigeno, incapace cioè di produrre aflatossine. La dose per ettaro è di 25 kg/ha, da applicarsi a spaglio tramite gli usuali spandiconcime aziendali.Il periodo ottimale per la sua applicazione è quello compreso tra la sarchiatura e 15 giorni prima della fioritura del mais. Dopo la distribuzione appare utile una pioggia moderata, o in sua assenza un'irrigazione per aspersione. L'acqua consente infatti la riattivazione e la successiva diffusione delle spore.