Ha aperto i battenti oggi a Riva del Garda (Tn) il convegno internazionale sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari organizzato dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige in collaborazione con il Centro di sperimentazione agraria e forestale Laimburg. Un appuntamento chiave in tema di sostenibilità in agricoltura che vedrà confrontarsi fino a giovedì 21 marzo più di 500 esperti da tutto il mondo provenienti da 37 Paesi, soprattutto Italia, Francia, Germania, Spagna e Paesi Bassi, ma anche Africa, Nord e Sud America, Asia.

L’evento, organizzato nell’ambito del Progetto europeo “Pure, Innovative crop protection for sustainable agriculture” che coinvolge 22 istituzioni di ricerca europee, per l’Italia Fem e Cnr, è stato presentato ieri al Castello del Buonconsiglio all’incontro “Il futuro dell’agricoltura in Trentino-Alto Adige, Italia ed Europa: una visione sostenibile”.

Nel corso dell'appuntamento il presidente della Provincia Alberto Pacher ha spiegato che il sistema della ricerca trentina è un punto di riferimento riconosciuto a livello internazionale, come ha verificato in occasione del viaggio in Palestina. Il tema della riduzione dei trattamenti chimici definisce sempre più la relazione tra agricoltura e territorio con ripercussioni anche sulla dimensione turistica.

L’europarlamentare Herbert Dorfmann ha fatto un quadro aggiornato sullo stato del dibattito tra gli Stati membri relativamente alla nuova Pac. “Per l’agricoltura di montagna stiamo migliorando – ha spiegato -, anche grazie a al lavoro di lobby che le regioni alpine hanno portato avanti in questi anni”.

La prima giornata del congresso è visibile in streaming su internet. I temi ruotano attorno alla direttiva 128 del 2009 sull’uso sostenibile del prodotti fitosanitari, recepita con Decreto legislativo 150 del 14 agosto 2012 che definisce le misure per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari per ridurre i rischi sulla salute umana, sull'ambiente e sulla biodiversità e promuovere l'applicazione della difesa integrata e approcci alternativi o metodi non chimici.
Si parlerà di lotta integrata contro insetti, nematodi, malattie e malerbe, nuove tecniche genetiche per la produzione di piante resistenti, della prospettiva dell’industria per la produzione di mezzi alternativi ai prodotti fitosanitari di sintesi, nuove attrezzature di distribuzione, nuove tecniche per ridurre la sensibilità delle piante, nuovi concetti per progettare le aziende per ridurre la sensibilità a patogeni e parassiti e favorire il naturale controllo biologico.

Con l’ampia adozione della difesa integrata e di tecniche avanzate come la confusione sessuale il Trentino-Alto Adige è all’avanguardia in Europa per l’uso razionale e sostenibile dei prodotti fitosanitari. La Fondazione Edmund Mach con il suo impegno nella ricerca di bioagrofarmaci, metodi di confusione sessuale e selezione di varietà resistenti è uno dei centri di ricerca europei maggiormente impegnati su questo fronte.

Dal 2014 la lotta integrata diverrà obbligatoria e ogni Stato membro dell’Unione europea è chiamato a redigere un piano di azione.