La cultura come base dello sviluppo. No, non è il programma di un ministero o di una associazione no profit. È al contrario l'estrema sintesi di ciò che serve per arricchire ogni filiera agroalimentare.
Per fare giungere al consumatore prodotti di estrema qualità, nelle quantità richieste, serve infatti la completa percezione delle differenti problematiche che possono ostacolare il raggiungimento di questi ambiziosi obiettivi.
Ognuno per le rispettive competenze può e quindi deve contribuire a quel risultato complessivo che ha negli agricoltori e nel loro lavoro il primo fattore da difendere e sostenere.
DuPont ha distillato nel tempo le necessarie competenze per offrire al comparto produttivo cerealicolo le necessarie soluzioni tecniche per raccogliere in campo le massime produzioni nel rispetto dei più ambiziosi parametri qualitativi.
Per aggiornare il mondo tecnico circa gli sviluppi dei mercati cerealicoli e della propria linea cereali, DuPont ha realizzato un evento nel cuore delle colline toscane, eleggendo la preziosa cornice della tenuta dei marchesi Antinori di Monteridolfi, in Provincia di Firenze, a palcoscenico di condivisione delle proprie novità.
 
Prezzi su, stabilmente
 
Paolo Cabrini è stato responsabile acquisti materie prime di Barilla ed è attualmente presidente della sezione molini grano duro di Italmopa. Conosce quindi bene gli scenari e la storia che hanno condotto all'attuale situazione di mercato.
A sua opinione, il frumento non ha beneficiato come altre colture del passaggio agli ibridi e dell'ingegneria genetica. Sta perdendo quindi il "grip" a livello globale e se non sarà oggetto di importanti investimenti rischia di perdere di rilevanza a livello mondiale. L'aumento di produttività mostrato da altre colture è infatti superiore a quello del grano.
Secondo Cabrini l'analisi degli attuali prezzi dei cereali deve tenere in considerazione due altri beni: mais e petrolio. Quando questi due rialzano, anche i prezzi del grano salgono. Se gli stock del mais è scarso, anche il prezzo degli stock di cereali, sebbene ancora sufficienti, tende a salire comunque.
Il prezzo del mais a Chicago è quadruplicato dal 2004 al 2012, passando anche da un vero e proprio crollo delle quotazioni tra il 2008 e il 2010. "Food, Feed e Fuel" (cibo, mangimi e carburanti) sono i tre fronti che sostengono i prezzi del mais e quindi per riflesso, anche quelli dei cereali.
Gli stock sono andati infatti sempre più riducendosi. Oggi siamo ai minimi storici (13-14% del consumo di un anno). Basta una minima riduzione ulteriore e potrebbero saltare gli equilibri.
Negli Usa gli stock di mais sono addirittura al 5% della domanda annua. Per il frumento la produzione è molto più variabile e gli stock mondiali si aggirano sul 25% dei consumi. Nonostante gli stock siano più alti di qualche anno fa, e gli stock siano più alti, i prezzi sono più elevati oggi di soli cinque-sei anni fa.
Il frumento duro poi, ha un mercato ancora più piccolo del precedente, riferito al tenero. Non è peraltro un mercato trasparente, bensì è un mercato molto speculativo. Essendo coltivato in poche aree del mondo, basta che vada male la produzione in una di esse e i prezzi schizzano verso l'alto.
 
Per approfondimenti scarica la presentazione di Paolo Cabrini con i trend dei prezzi e l'analisi di mercato (Fonte Aidepi) cliccando qui
 
Dalle slide di Paolo Cabrini raccoglie il testimone Lorenzo Andreotti, giornalista de l'Informatore Agrario, il quale ha approfondito il tema dei cereali nazionali, stretti fra prezzi sostenuti fino a ridosso dei 300 euro alla tonnellata e problematiche fitosanitarie emergenti.
A inizio settembre, ricorda Andreotti, i prezzi dei cereali sono saliti anche per l'incertezza della situazione di Russia e Ukraina, dal momento che quest'ultima ha bloccato le esportazioni di frumento e la prima potrebbe fare altrettanto.
Il tenero ha mostrato buone produzioni, ma i prezzi sono rimasti alti per via dei bassi stock mondiali. Anche in Italia il frumento duro mostra la stessa volatilità mondiale e per le medesime ragioni.
Le previsioni ipotizzano una stagione 2012-2013 abbastanza stabile. Ora i prezzi fra tenero e duro si sono avvicinati aumentando la probabilità che aumenti quindi la superficie investita tenero, più produttivo, e che si riducano come conseguenza gli ettarati a duro.
Le minacce che però si ripresentano ogni anno sono le patologie fungine, con le conseguenti problematiche legate alle micotossine, soprattutto per il duro. Non vanno poi dimenticate le erbe infestanti e la loro resistenza agli erbicidi.
Circa i patogeni, è da qualche anno che il complesso della Septoriosi resta in cima alle problematiche di campo, sebbene negli ultime due stagioni le infezioni non siano state particolarmente virulente.
Dal punto di vista agronomico, appare essenziale proteggere la foglia bandiera: della Septoriosi si vede sopratutto il danno arrecato alle ultime due foglie, specialmente la bandiera. Quest'ultima incrementa infatti la qualità del prodotto finale.
Un'altra minaccia è quello della resistenza agli erbicidi. È un problema complesso: negli ultimi anni vi è stata un'accelerazione del fenomeno. Gli agrofarmaci di ultima generazione sono migliori di quelli del passato, ma di graminacee resistenti ce ne sono sempre di più. Avena, Falaride e Loietto stanno moltiplicando i casi di resistenza. Tra le dicotiledoni aumentano invece i casi di Papavero e senape resistenti.
Fondamentale quindi la formazione tecnica per affrontare meglio i cambiamenti. Rivenditori e agricoltori devono essere sempre più formati sul corretto uso dei prodotti fitosanitari.
 
Per approfondimenti scarica la presentazione di Lorenzo Andreotti cliccando qui
 
 
Case history: Cab Massari
 
Luciano Pula e Antonio Pederzoli sono rispettivamente direttore e responsabile agronomico della Cab Massari. Su poco più di duemila ettari coltivati 865 sono a cereali, di cui a biologico sono investiti circa 75 ettari.
Il frumento viene coltivato in rotazione con mais e bietola, facendo a meno dell'aratura tranne che nel biologico, data la sua importanza per contenere malerbe e malattie fungine.
La semina su sodo è definita come "un terno al lotto", perché i terreni argillosi della zona implicano il rischio che se autunno e inverno sono piovosi il grano produce la metà.
Sui diserbi si ricorre esclusivamente al post-emergenza. Granstar Ultra SX di DuPont, a base di tribenuron metile, viene impiegato su quasi il 100% della superficie, avendo osservato come il prodotto mostri il miglior rapporto qualità/prezzo sul mercato.
Con l'intervento precoce alla Cab Mariani riescono ad andare a raccolta nel 90% dei casi senza ulteriori interventi. Il graminicida utilizzato su quasi tutta la superficie è clodinafop-propargyl (Golem, nel catalogo DuPont). In caso di necessità specifiche, una minoranza a detta di Pederzoli, hanno messo a punto alcune "miscele extra" da applicare in modo "chirurgico".
Il grano che producono alla Cab Mariani è tutto da seme. Quindi deve essere sanissimo. Il grano è conciato e tutta la superficie è trattata con strobilurine, molto efficaci contro Septoria. Acanto di DuPont, a base di picoxystrobin, è stato messo in prova nel 2012 dando ottimi risultati, lasciando quindi pensare a una sua espansione d'uso nel 2013.
A fine spigatura viene infine applicato procloraz in miscela contro le fusariosi. In tal caso la soluzione tecnica offerta da DuPont è Brek Duo, dato il suo alto contenuto proprio in procloraz.
Klartan 20 EW, a base di fluvalinate, viene invece aggiunto in corrispondenza del secondo trattamento con fungicidi. Klartan 20 EW si mostra infatti efficace contro afidi e miridi.
 
Per approfondimenti scarica la presentazione di Cab Mariani cliccando qui
 

 
Linea DuPont cereali: calza come un guanto
 
Mario Bertoli è product manager DuPont per i fungicidi e, a un anno preciso dal lancio, fa il punto su Acanto, il nuovo fungicida di DuPont contro la Septoria dei cereali.
Diverse prove sperimentali svolte nel 2012 hanno confermato un'eccellente efficacia in campo, superiore agli standard utilizzati in prova.
Anche in caso di scarsa pressione della malattia, si è potuta apprezzare comunque una minor percentuale di disseccamento della foglia bandiera: un beneficio che deriva dall'effetto rinverdente che  mostra possedere DuPont.
Grazie alla maggiore produzione di clorofilla, stimolata da picoxystrobin, le piante superano meglio gli stress termici e idrici, condizioni che nel 2012 sono state particolarmente impattanti sulla coltura.
La dose piena di Acanto, pari a un litro per ettaro, è quella necessaria non solo per controllare meglio la malattia, ma anche per aumentare le produzioni. Risparmiare sui dosaggi implica quindi un pessimo approccio in termini di investimenti, specialmente in considerazione dei prezzi attuali dei cereali.
 
Per approfondimenti sulle prove di efficacia di Acanto, scarica la presentazione di Mario Bertoli cliccando qui
 
 
Giorgio Casari, product manager erbicidi, ha invece riassunto i benefici per gli agricoltori derivanti dagli investimenti sostenuti da DuPont in termine di nuove formulazioni.
Uno degli obiettivi di DuPont è stato infatti il mantenimento dei livelli di efficacia dei trattamenti erbicidi, centrando al contempo il miglior rapporto qualità/prezzo sul mercato.
Alcune malerbe, fatto noto, sono diventate resistenti alle Als. Si è partiti col papavero, passando poi ad Avena, Lolium, Giavone, sorghetta e Amaranto, quest'ultimo anche al bentazone.
Sono sempre più rare le sostanze attive nuove e i processi di riregistrazione dei prodotti maturi sono sempre più complessi e ciò può portare a un impoverimento del panorama fitoiatrico.
DuPont si è quindi impegnata per mantenere la propria offerta valida anche in futuro. Se mancano prodotti nuovi vanno infatti adeguate le strategie con cui applicare quelli noti.
DuPont ha così dato vita a un programma di profondo renewal delle proprie solfoniluree. Un primo passo previde il passaggio da DF a SX. Un secondo step ha riguardato invece le miscele omogenee solubili, cioè un estruso altamente solubile.
Da ciò hanno tratto origine Granstar Ultra SX e Granstar Power SX. Soprattutto quest'ultimo ha mostrato una vera marcia in più su alcune malerbe.
Nella "pipeline", cioè fra i prodotti in arrivo, vi sono poi altre formulazioni in miscela con prodotti a differente meccanismo d'azione.
Anche sul fronte della riregistrazione delle sostanze attive DuPont si è impegnata con decisione: chlorsulfuron è stato supportata in Annex I sostenendo un costo di circa 30 milioni di euro.
La difesa di chlorsulfuron ha anche reso più sensato l'uso di un altro prodotto come clortoluron, ancor più attempato, il quale ha senso soprattutto in miscela con Glean 75 DF
Infine Flavos, a base di bromoxinil. Nonostante un profilo tossicologico non esaltante, è uno dei pochi prodotti capaci di combattere il papavero resistente e sarà per questo inserito nei futuri disciplinari di produzione.
 
Per approfondimenti sulla linea diserbi di DuPon, scarica la presentazione di Giorgio Casari cliccando qui


La sala convegni della tenuta Antinori di Fonte de' Medici