Dopo un braccio di ferro durato qualche mese, si conclude con un'approvazione il combattutissimo iter di revisione del celebre (forse possiamo considerarlo tra i capostipiti) fungicida triazolico bitertanolo.
L'approvazione non è stata però indolore: le numerose criticità di natura tossicologica e ambientale hanno costretto il notificante a vedersi eliminare gli impieghi sulle orticole e i fruttiferi (quelli che tra l'altro hanno reso famoso il prodotto in Italia) e a poterlo utilizzare solo nella concia delle sementi di cereali.
Tra l'altro dovranno essere presentati numerosi studi di conferma riguardanti le impurezze (entro giugno 2012), il rischio nei confronti degli uccelli granivori, i residui dei metaboliti triazolici (entro il 2013) e la l'influenza sulle caratteristiche tossicologiche e ambientali dei differenti isomeri costituenti la sostanza attiva (quando sarà disponibile una linea guida).
L'approvazione europea entrerà in vigore il prossimo primo gennaio 2012, ma le restrizioni entreranno di fatto in vigore nella campagna successiva, per via del consueto periodo di smaltimento scorte di 12 mesi (8 mesi vendita più ulteriori 4 mesi per il solo utilizzo) normalmente concesso dalle autorità italiane nel caso di revoca o modifica delle autorizzazioni di agrofarmaci.
Per saperne di più
Regolamento di esecuzione (UE) n. 1278/2011 della Commissione, dell'8 dicembre 2011, che approva la sostanza attiva bitertanolo, in conformità al regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari, e che modifica l’allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissone e la decisione 2008/934/CE della Commissione (1)
“EFSA - Conclusion on Pesticides: Peer Review of the pesticide risk assessment of the active substance bitertanol”, n.d., http://www.efsa.europa.eu/en/efsajournal/pub/1850.htm.
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Fonte: Agronotizie