L’Istat ha reso noti i principali risultati della rilevazione per il 2007, sulla distribuzione per uso agricolo dei prodotti fitosanitari. Nel 2007 la quantità dei prodotti fitosanitari distribuiti, pari a 153,4 mila tonnellate, è aumentata del 3% rispetto al 2006. I principi attivi contenuti nei preparati immessi al consumo registrano invece una diminuzione, scendendo dalle 81,5 mila tonnellate del 2006 alle 81,0 mila del 2007 (-0,6 %). A fronte del contemporaneo calo dei principi attivi e dell’aumento dei formulati che li contengono, diminuisce la concentrazione media delle sostanze attive contenute nei prodotti fitosanitari, che scende dal 54,7 al 52,8%.
 
Fra i principi attivi, i fungicidi rappresentano il 61,8% del totale, gli insetticidi e acaricidi il 13,0%, gli erbicidi l’11,3%, i vari il 13,7% e i biologici lo 0,2%. Con riferimento alla classe di tossicità, il 5,3% dei prodotti fitoiatrici risulta molto tossico o tossico, il 18,2% nocivo, mentre il 76,5% viene definito non classificabile. L’aumento delle quantità distribuite riguarda solo i prodotti nocivi che, nel 2007, registrano un incremento del 20,6% rispetto al 2006.
Risultano invece in calo (-2,9%) i prodotti tossici e molto tossici e sostanzialmente stazionari (-0,1%) quelli non classificabili.
La quantità dei principi attivi consentiti in agricoltura biologica e contenuti nei prodotti fitosanitari (pari al 57,2% delle sostanze attive totali) mostra un decremento percentuale maggiore (-2,4%) rispetto a quello registrato dai principi attivi in complesso (-0,6%). Il 47,6% dei prodotti viene distribuito nelle regioni settentrionali, il 12,5% in quelle centrali e il 39,9% nel Mezzogiorno.