Si chiama Safe Wheat l'idea di impresa nata dalla collaborazione tra l'Istituto di scienze delle produzioni alimentari (Ispa) del Cnr di Bari e la Barilla, che intende garantire una maggiore sicurezza nella filiera cerealicola.
"In particolare", spiega Francesco Longobardi, assegnista all'Ispa-Cnr "abbiamo sviluppato due metodologie innovative, e le relative strumentazioni analitiche, per la determinazione di una micotossina, il deossinivalenolo, e di un fumigante, la fosfina, presenti in cereali e prodotti derivati".
"Il deossinivalenolo, prodotto in particolari condizioni ambientali da alcune specie di funghi tossigeni, è tra le micotossine più diffuse nei cereali e prodotti derivati", chiarisce Vincenzo Lippolis, dell'Ispa-Cnr. "La fosfina, invece, è un gas altamente tossico, che viene impiegato come disinfestante per contrastare i problemi della conservazione in magazzino dei cereali, soggetti, durante lo stoccaggio, ad attacchi da parte di parassiti".
Deossinivalenolo e fosfina possono provocare effetti acuti e/o cronici sulla salute umana. "Nausea, vomito, diarrea, gastroenteriti e immunosoppressione sono tra i maggiori effetti tossici del deossinivalenolo", prosegue Lippolis "mentre in caso di esposizione a livelli elevati di fosfina si possono manifestare debolezza, bronchite, edema polmonare, affanno e convulsioni".
"Le metodologie che Safe Wheat propone, attualmente in fase di registrazione brevettuale”, conclude Francesco Longobardi “costituiranno una valida alternativa ai metodi comunemente utilizzati per la valutazione della contaminazione da queste sostanze, al fine di rispettare i limiti fissati dalla legislazione vigente e garantire la salute del consumatore".
Il progetto, che diventerà presto uno spin-off del Cnr, ha recentemente vinto il primo premio della Start Cup Puglia 2008, iniziativa promossa dalla Regione Puglia, con l'obiettivo di valorizzare la ricerca prodotta negli atenei e nei centri di ricerca pugliesi.
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