La rilevazione viene eseguita presso tutte le imprese che operano sul territorio nazionale, con il proprio marchio o con marchi esteri, nella immissione al consumo dei prodotti fitosanitari.
La distribuzione degli agrofarmaci e delle relative sostanze o principi attivi in essi contenuti, assume sempre più rilievo per la crescente attenzione da parte dell'opinione pubblica verso la salute, la salubrità del cibo e dell'acqua, la salvaguardia dell'ambiente e, più in generale, verso la qualità della vita. I dati sui prodotti fitosanitari distribuiti al consumo possono essere oggetto di analisi per la valutazione dei potenziali residui nocivi contenuti nelle derrate agricole e nelle acque.

Principali risultati
Nel 2006 la quantità dei prodotti fitosanitari distribuiti per uso agricolo ammonta a circa 1.490 mila quintali (-4,7 per cento rispetto al 2005) (si veda file allegato - Tav. 1). Anche i principi attivi contenuti nei preparati immessi al consumo registrano una diminuzione scendendo dagli 851 mila quintali del 2005 agli 815 mila quintali del 2006 (-4,3 per cento). A fronte del calo dei principi attivi e dei formulati che li contengono si rileva un aumento della concentrazione media delle sostanze attive contenute nei prodotti fitosanitari, che passa dal 54,4 al 54,7 per cento nei due anni messi a confronto. Fra i principi attivi, i fungicidi rappresentano il 62,3 per cento del totale, gli insetticidi ed acaricidi il 13,4 per cento, gli erbicidi l'11,0 per cento, i vari il 13,2 per cento e i biologici lo 0,1 per cento (si veda file allegato - Fig. 1). In riferimento alla classe di tossicità, il 5,7 per cento dei prodotti fitoiatrici risulta molto tossico o tossico, il 15,5 per cento nocivo, mentre il 78,8 per cento viene definito non classificabile (si veda file allegato - Tav. 5). L'aumento delle quantità distribuite riguarda sia i prodotti molto tossici e tossici sia quelli nocivi che, nel 2006, registrano rispettivamente un incremento del 15,4 e del 6,3 per cento rispetto all'anno precedente. Risultano in calo, invece, i formulati non classificabili (-7,8 per cento). La quantità dei principi attivi consentiti in agricoltura biologica e contenuti nei prodotti fitosanitari (pari al 58,2 per cento delle sostanze attive totali) mostra un decremento percentuale maggiore (-5,4 per cento) rispetto a quello registrato dai principi attivi in complesso (-4,3 per cento). Il 46,3 per cento dei prodotti viene distribuito nel Nord, il 12,9 per cento nel Centro e il 40,8 per cento nel Mezzogiorno (si veda file allegato - Tav. 2).

Dinamica della distribuzione dei prodotti fitosanitari
Dal 1997 l'indagine rileva tutte le tipologie di prodotti fitosanitari, ad esclusione dei formulati biologici e delle trappole, la cui rilevazione inizia nel 1999. Rispetto ai dati del 1997, nel 2006 i prodotti fitosanitari distribuiti per uso agricolo diminuiscono complessivamente del 10,8 per cento, scendendo da 1,67 a 1,49 milioni di quintali. In particolare, calano i fungicidi (-10,1 per cento), gli insetticidi e acaricidi (-31,0 per cento) e gli erbicidi (-8,1 per cento), mentre i vari aumentano del 31,5 per cento (si veda file allegato - Tav. 5 e Fig. 2). I prodotti molto tossici e tossici si dimezzano (-94 mila quintali, pari a -52,7 per cento) mentre quelli non classificabili subiscono calano di 102 mila quintali (-8,0%) (si veda file allegato - Fig. 3); viceversa, i formulati nocivi risultano in aumento (+15 mila quintali, pari a +6,9%). I principi attivi contenuti nei prodotti diminuiscono complessivamente del 3,9 per cento: calano le sostanze attive erbicide, insetticide e fungicide, rispettivamente del 15,3 , 8,3 e 3,6 per cento, mentre aumentano le varie (+10,6 per cento). Infine, la concentrazione dei principi attivi contenuti nei prodotti fitosanitari aumenta di 4,0 punti percentuali, passando dal 50,7 del 1997 al 54,7 per cento del 2006 (si veda file allegato - Tav. 5 e Fig. 4). Nel periodo 1999-2006 i prodotti di origine biologica registrano una notevole crescita passando da 0,7 a 3,4 mila quintali, mentre le trappole aumentano di 101 mila unità (+16,8 per cento).

I prodotti fitosanitari si confermano come il principale mezzo tecnico utilizzato nella difesa delle coltivazioni. Il calo della quantità dei prodotti e dei principi attivi in essi contenuti è determinato anche dall'utilizzo di pratiche agronomiche incentivate dalle politiche agro-ambientali comunitarie e nazionali, che tendono alla riduzione dei mezzi tecnici chimici impiegati nelle coltivazioni agricole. L'aumento della concentrazione dei prodotti è la risultante delle innovazioni tecnologiche (di prodotto e di processo), della specializzazione e ristrutturazione dell'industria produttrice e delle più specifiche richieste degli agricoltori. La diffusione dei formulati di origine biologica e delle trappole rappresenta il segmento più innovativo della distribuzione, anche se le quantità immesse al consumo risultano ancora di entità limitata.

Nel testo integrale, seguono le sezioni dedicate specificamente a fungicidi, insetticidi e acaricidi, erbicidi, prodotti vari (fra questi, le statistiche includono fitoregolatori, molluschicidi, ...) e infine prodotti biologici e trappole.