Un notevole incremento è previsto, invece, per le superfici destinate a frumento tenero (+14,4%) e, in misura più contenuta, da quelle investite negli altri cereali, fatta eccezione per l’orzo, che registra una lieve flessione (-3,4%) e per il mais, che rimane sostanzialmente stabile. Da segnalare è la variazione di segno positivo, rilevante in percentuale ma modesta in termini assoluti, che si registra per le superfici destinate alla colza (+244,7%), dovuta agli interventi normativi recentemente varati in ambito nazionale a sostegno delle varie componenti della filiera sulle energie rinnovabili.
La riduzione dei livelli produttivi di zucchero, imposta dalla riforma normativa del settore varata nell’autunno 2005, ha condizionato anche quest’anno la produzione bieticola, determinando un parziale riorientamento delle superfici dedicate a questa coltura (-17,5%). La diminuzione tendenziale delle superfici investite a pomodoro sembra attenuarsi a livello nazionale, ma con dinamiche molto differenziate tra il Nord-Ovest (dove si rileva un aumento) e il resto del Paese (in diminuzione).
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