Sono disponibili i dati previsionali Istat della rilevazione campionaria sulle semine delle principali colture erbacee. Le informazioni prodotte sono di particolare interesse per gli addetti ai lavori che ricevono in anticipo, rispetto all'epoca del raccolto, indicazioni sulle superfici investite a ciascuna coltivazione agricola nell'annata agraria in corso.
L’indagine, svolta annualmente tra novembre e dicembre presso i conduttori di aziende agricole, rileva le semine effettuate nel corso dell'annata agricola precedente e le intenzioni di semina per quella corrente. Fornisce altresì analisi più dettagliate sulle dinamiche che caratterizzano il settore agricolo rispetto sia alle modalità di variazione delle singole colture che alla rotazione tra coppie di colture.
I risultati, riferiti alle 5.112 aziende agricole rispondenti, sono resi noti senza aver effettuato il riporto all’universo delle aziende agricole italiane (Cfr. le Note informative per le modalità di conduzione della rilevazione e per il metodo di campionamento adottato).

Principali risultati
Nell’annata agraria 2005-2006 le intenzioni di semina delle principali coltivazioni agricole sono state condizionate da quattro fattori principali: il consolidamento nell’applicazione della nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC); le condizioni metereologiche eccezionali che hanno caratterizzato l’inizio della campagna; taluni interventi governativi sul settore bieticolo-saccarifero; le dinamiche dell’industria di trasformazione del pomodoro. (…)
Rispetto alla scorsa annata agraria, le variazioni previste nelle superfici investite alle principali colture sono in taluni casi assai rilevanti. In particolare, si prevede un decremento delle superfici investite per la barbabietola da zucchero e per il pomodoro, pari rispettivamente al 20,3 e al 10,4 per cento. Variazioni di segno positivo, significative in percentuale ma di entità assoluta modesta, si registrano invece per le superfici destinate alle leguminose: in aumento i piselli del 22,5 per cento; i fagioli/fave del 17,3 per cento; gli altri legumi secchi dell’11,7 per cento; i legumi freschi del 7,8 per cento. Rilevante è anche l’espansione delle coltivazioni di soia per le quali le intenzioni di semina indicano un incremento dell’11,3 per cento.

Fonte: Istat

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