Il tema dell'agricoltura 4.0 è ampiamente dibattuto e, se per alcuni è condizione necessaria all'evoluzione virtuosa del mondo agricolo, per altri è un sistema troppo complesso e dai vantaggi incerti, soprattutto a fronte di numerosi ostacoli tra cui i costi, la poca conoscenza e la troppa burocrazia.
AgroNotizie® si è chiesta se stiamo davvero assistendo ad una rivoluzione 4.0, quanto sia diffusa in Italia l'agricoltura 4.0 e da quale parte penda la bilancia decisionale degli agricoltori; domandandosi anche se il 4.0 sia da loro percepito come un vantaggio o una perdita di tempo.
Per rispondere a queste domande ci è venuto in soccorso l'Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Brescia, che dal 2017 conduce annualmente un'indagine a campione nel mondo agroalimentare sul mercato 4.0, sui produttori di soluzioni agritech e sulle realtà utilizzatrici.
Agricoltura 4.0 a che punto siamo?
È recente la presentazione dei risultati dell'indagine 2023 che confermano il trend positivo dell’agricoltura 4.0: dal 2019 ad oggi, il mercato 4.0 è passato da un valore complessivo di mezzo milione di euro a 2,5 miliardi di euro, con un incremento del 500%.
Leggi anche I risultati 2023 dell'Osservatorio Smart AgriFood
Ma allora perché si ha la sensazione che le aziende "evolute" in termini tecnologici non siano poi così tante e continuiamo a detenere il primato europeo per la vetustà del parco macchine agricolo?
Senza accontentarci di risposte semplicistiche che vogliono dipingere l'agricoltura italiana come un comparto vecchio, lento e poco propenso all'innovazione e alle nuove tecnologie, abbiamo cercato nei dati dell'Osservatorio - che parrebbero sostenere il contrario - le nostre risposte.
In particolare, abbiamo analizzato i dati raccolti dall'Osservatorio nell'ultimo quinquennio (2019-2024) per delineare l'andamento del settore. Ma prima di passare all'analisi facciamo alcune doverose premesse.
I fattori x dell'agricoltura 4.0
Le indagini condotte dal 2019 ad oggi dall'Osservatorio Smart AgriFood hanno descritto con cura l'evoluzione del mondo 4.0 in ambito agroalimentare. Tuttavia è importante tenere a mente che alcuni fattori hanno influenzato i risultati, direttamente o indirettamente.
Un quinquennio molto complesso
Dal 2019 ad oggi lo scenario macro economico, geopolitico e sociale ha avuto numerosi stravolgimenti che hanno coinvolto anche il mondo dell'agricoltura. Dalla crisi delle materie prime, successiva alla pandemia globale del 2020, agli squilibri economici causati dal conflitto russo ucraino, i mercati hanno subito un arresto e si è avuta un'impennata generale dei prezzi.
D'altro canto, l'inserimento di incentivi e finanziamenti - anche e soprattutto per i beni 4.0 - ha influenzato positivamente il mercato nella prima parte del periodo per poi determinare un rapido calo delle vendite una volta terminate le diverse forme di supporto all'acquisto.
Una precisazione sui dati
Per chiarezza, una piccola ma importante parentesi, va fatta sulla metodologia seguita nei 5 anni dall'Osservatorio per la raccolta dati:
- per la raccolta dei dati riguardanti la mappatura delle soluzioni di Agricoltura 4.0 è stata fatta un'indagine sul web e un'analisi di articoli di settore;
- per la stima del mercato è stato previsto uno specifico questionario online che ha coinvolto tutti gli attori censiti nella mappatura (vedere grafico sotto);
- per valutare l'adozione di soluzioni digitali, è stato usato un questionario online indirizzato alle aziende agricole italiane di qualsiasi dimensione;
- per stimare la superficie (Sau) gestita con sistemi 4.0, è stato impiegato un modello di stima basato sul grado di adozione dichiarato dalle aziende.
I questionari hanno coinvolto negli anni un numero differente di aziende utilizzatrici e di fornitori di soluzioni 4.0: se da un lato il volume di soluzioni digitali e dei loro produttori è aumentato nel quinquennio, dall'altro il pool che ha alimentato la valutazione dell'adozione per le aziende agricole si è ridotto dal secondo al quinto anno.
Numero di soluzioni e produttori censite e numero di aziende agricole coinvolte nell'indagine dell'Osservatorio
(Fonte: Elaborazione AgroNotizie dei dati forniti dall'Osservatorio)
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Nello studio, il numero di aziende censite non ha mai superato le 1000 unità, scendendo a poco più di 500 nel 2023. Non si tratta per forza di un indice di una scarsa rappresentatività ma, a fronte di oltre 1,13 milioni di aziende agricole totali (fonte: Istat 2020) registrate nel 2020, rimane un campione ridotto considerando anche la grande eterogeneità delle realtà agricole italiane.
Cè un grande elefante nella stanza: i contoterzisti
Grandi escluse dall'indagine - e spesso promotrici della digitalizzazione delle operazioni agricole -, le oltre 18 mila imprese agromeccaniche nazionali (fonte: Cai Agromec 2023) contribuiscono al settore agricolo in ampia misura: quasi il 28% delle aziende agricole si avvale di servizi in conto terzi (fonte: Istat 2020).
Per la stima dell'impatto sulla Sau dei sistemi 4.0, l'Osservatorio prende come riferimento la superficie indicata dall'Istat nel 2019, ovvero 8.337.598 ettari. Non si tiene conto della Sau in affidamento completo ai contoterzisti che quota il 10% del totale nazionale - circa 1,2 milioni di ettari (Fonte: Istat 2020) - e, in particolare, della quota da loro gestita con sistemi 4.0 (dato non disponibile).
Superficie Sau considerata nell'analisi dell'Osservatorio, Sau gestita in conto terzi e Sau totale da censimento Istat
(Fonte: Elaborazione AgroNotizie dei dati forniti dall'Osservatorio)
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L'analisi: Il 4.0 c'è ma spesso non si vede
Sulla falsa riga della presentazione dei risultati della ricerca dell'Osservatorio, analizziamo prima il mercato e l'offerta di soluzioni 4.0 e, successivamente, il grado di adozione di sistemi 4.0 nelle aziende agricole dal 2019 al 2023. Ci aiuteranno alcuni grafici da noi realizzati a partire dai dati resi pubblici dall'Osservatorio.
L'offerta di tecnologie e il mercato crescono pari passo
Il mercato dei prodotti e dei produttori 4.0 in ambito agricolo ha subito una fortissima impennata dal 2019, quando le soluzioni digitali - identificate dall'osservatorio - erano poco meno di 400 e i produttori erano principalmente start up con un valore commerciale non superiore a 500 milioni di euro.
Seguendo un incremento quasi lineare, nel 2023 il numero di soluzioni per l'agricoltura 4.0 è più che duplicato offrendo oltre 1000 prodotti, mentre le società che offrono questi beni, rimangono contenute entro le 400 unità. Tuttavia, queste non sono più solo start up ma aziende più strutturate e spesso associate ai maggiori player del settore.
Il più recente valore di mercato stimato dall'Osservatorio tocca i circa 2,5 miliardi che, rispetto al dato del 2019, esprime un vero e proprio salto nell'ordine di grandezza - da milioni a miliardi - a delineare un aumento delle soluzioni disponibili (mercato più voluminoso) ma anche una più ampia adozione di queste.
Produttori e relative soluzioni censite dall'Osservatorio (asse di sinistra) e valore stimato del mercato di soluzioni 4.0 (asse a destra)
(Fonte: Elaborazione AgroNotizie dei dati forniti dall'Osservatorio)
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Seppur con una variazione sostanziale del valore assoluto, la suddivisione percentuale del mercato dei prodotti 4.0 nell'ultimo quinquennio ha mantenuto un andamento costante (tralasciamo per ora il 2021 di cui parleremo in seguito).
Per una più chiara lettura del grafico successivo è importante sottolineare che il 39% del valore di mercato nel 2019, ad esempio per i sistemi di monitoraggio, corrisponde a circa 175 milioni di euro. Nel 2023, la medesima percentuale scende al 25% ma, il valore assoluto - essendo il volume del mercato lievitato - sale a 625 milioni di euro (+350%).
Valore percentuale di ciascuna delle soluzioni per l'agricoltura 4.0 mappate dall'Osservatorio dal 2019 al 2023
(Fonte: Elaborazione AgroNotizie dei dati forniti dall'Osservatorio)
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Le soluzioni 4.0 legate al mondo agricolo e maggiormente diffuse, sono fondamentalmente i software gestionali aziendali noti come Dss (sistemi di supporto alle decisioni) e i sistemi per il monitoraggio dei mezzi e delle attrezzature o delle coltivazioni e dei terreni.
Il 2021 merita un'analisi dedicata. L'introduzione del Credito 4.0 ha infatti generato un forte impulso all'acquisto di macchinari 4.0 anche in agricoltura determinando un incremento - come si vede anche nel grafico successivo - della quota di mercato dei macchinari connessi (47%) che hanno toccato un valore complessivo di oltre 750 milioni di euro. Non una novità, ma un'importante e duplice conferma dei dati.
I sistemi di monitoraggio occupano una grossa fetta di mercato durante l'intero quinquennio e, in particolare nel 2022, hanno vissuto un vero boom le soluzioni per il controllo delle colture in campo a mezzo di sensori o immagini da drone e satellite. L'introduzione di macchinari connessi ha richiesto alle aziende di consolidare le proprie fonti di dati per sfruttare al meglio le tecnologie in loro possesso.
Valore percentuale delle principali soluzioni per l'agricoltura 4.0 dal 2019 al 2023 (in evidenza l'anno di introduzione del credito 4.0)
(Fonte: Elaborazione AgroNotizie dei dati forniti dall'Osservatorio)
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Nel 2023 hanno riguadagnato punti i software di gestione aziendale mentre hanno fatto la loro comparsa le piattaforme di integrazione dati (5% nel 2023 mentre nei grafici precedenti erano incluse nella categoria altro). Un chiaro sintomo - confermato anche dal calo delle percentuali di macchinari connessi e sistemi per il monitoraggio - di un mercato ormai saturo di soluzioni e sistemi 4.0 ma alla ricerca di soluzioni per ottimizzare quanto già presente in azienda.
Luci e ombre sul tasso di adozione in crescita
In termini percentuali l'adozione di sistemi di agricoltura 4.0 ad opera delle aziende agricole italiane è in crescita con un leggero arresto nell'ultimo anno.
Anche in questo caso è doveroso sottolineare che nel 2020 una quota di adozione del 60% corrispondeva a circa 600 aziende agricole su 1000. Nel 2023 un valore pari al 72%, si riferisce a un totale di 470 realtà censite e rappresenta solo 339 aziende.
La lettura del generale aumento e tutte le considerazioni successive, possono essere interpretate in due modi e probabilmente la realtà è un mix di entrambi.
Da un lato, la riduzione del pool di aziende censite potrebbe aver selezionato le aziende più virtuose generando una crescita della percentuale. Dall'altro, la lenta ma costante diffusione delle tecnologie ha incrementato naturalmente il numero di aziende fruitrici di sistemi 4.0. Una cosa è certa: chi è virtuoso lo è sempre di più.
Aziende censite considerate nell'analisi (asse di sinistra) e percentuale di adozione di soluzioni 4.0 nelle aziende indagate (asse di destra)
(Fonte: Elaborazione AgroNotizie dei dati forniti dall'Osservatorio)
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Nel quinquennio il numero di aziende che utilizzano più di 4 soluzioni 4.0 cresce. In altri termini, chi prova una soluzione tecnologica per virtù o per obbligo, deve necessariamente adottarne altre per integrare e ottimizzare l'intero flusso produttivo aziendale.
Rimane pressoché costante - anzi diminuisce addirittura chi ne adotta solo una - il numero di aziende che adottano 3 o meno soluzioni a ulteriore conferma di un mondo agricolo in netta spaccatura tra chi cerca l'innovazione e chi no.
Non da ultimo, andiamo a considerare l'estensione delle aziende ha da sempre influenzato il tasso d'adozione. E se per tutto il periodo - come è normale attendersi - alle aziende con più ettari coltivati corrisponde una più alta adozione dei sistemi 4.0, solo nell’ultimo anno si registra un aumento anche per le piccole aziende che utilizzano almeno una soluzione digitale. In particolare, le aziende tra i 50 e i 100 ettari dal 2022 al 2023 hanno visto aumentare del 20% il tasso di adozione.
Percentuali di aziende che adottano 0,1,2,3 o più di 4 soluzioni di agricoltura 4.0 (asse di sinistra) e numero di aziende censite (asse di destra)
(Fonte: Elaborazione AgroNotizie dei dati forniti dall'Osservatorio)
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Come è ovvio aspettarsi, il grafico successivo che mostra in dettaglio le soluzioni di agricoltura 4.0 più adottate, ripresenta le stesse categorie presenti nei grafici precedenti relativi all'offerta di prodotti 4.0 sul mercato.
L'assenza dei macchinari connessi non è un errore. Infatti, nonostante in termini assoluti costituisca una delle maggiori quote di mercato 4.0, a livello di adozione la percentuale e molto bassa. Semplificando, il valore unitario dei macchinari connessi è elevato ma il numero di unità acquistate degli agricoltori è molto basso.
Percentuali di adozione delle principali categorie di soluzioni di agricoltura 4.0 (asse di sinistra) e numero di aziende censite (asse di destra)
(Fonte: Elaborazione AgroNotizie dei dati forniti dall'Osservatorio)
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Infine, una nota sulla superficie governata con sistemi 4.0: la percentuale è passata da più dell'1% nel 2019 al 9% nel 2023 raggiungendo una superficie pari a circa 750 mila ettari.
In conclusione, nonostante le analisi evidenzino un livello di adozione delle tecnologie 4.0 "a buon punto", si assiste ancora ad un loro scarso utilizzo che auspichiamo viva un netto miglioramento nel breve e medio termine.
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