Negli ultimi anni non si fa che parlare di agricoltura 4.0 - ora che gli incentivi sono finiti un po' meno -, dell'importanza della precisione e delle soluzioni digitali per la gestione agricola. Ma perché allora non parlare anche di contoterzisti 4.0

 

In Italia, il comparto agromeccanico, come emerge dall'ultimo Censimento dell'agricoltura, si occupa della gestione di terreni e colture per conto di oltre il 28% delle aziende agricole. Non solo, il 10% della Sau nazionale è gestita interamente in contoterzi.

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L'agromeccanico svolge già un ruolo di supporto attivo per le aziende agricole più strutturate e di fondamentale aiuto per le piccole aziende. Realtà queste, che spesso non possiedono mezzi adeguati in quanto a macchine e attrezzature, specie se grandi e costosi, per la raccolta, l'aratura e la semina dei terreni, l'interramento dei reflui zootecnici, la distribuzione di fertilizzanti e il diserbo chimico o meccanico. 

 

Le imprese agromeccaniche offrono alle aziende agricole trattori, attrezzature e macchine da raccolta efficienti e tecnologiche

Le imprese agromeccaniche offrono alle aziende agricole trattori, attrezzature e macchine da raccolta efficienti e tecnologiche

(Fonte foto: wirestock - Freepik)

 

L'agricoltura è digitale, ma non per tutti

In un mondo in cui l'agricoltura è digitale, dove l'importanza dei dati è ampiamente riconosciuta lungo tutta la filiera agroalimentare e concetti come sostenibilità, tracciabilità e foodchain sono sempre più diffusi, spesso per le singole aziende agricole alla carenza macchine e attrezzature, si somma un gap negativo in formazione, capacità e disponibilità economica.

 

Ma se i contoterzisti si sostituiscono già agli agricoltori nelle operazioni in campo, perché questo non può accadere in ambito digitale? A questa richiesta risponde il progetto Smart Agrifood Execution, avviato da qualche anno dalla Gobbo Ag Services.

 

L'agromeccanico che vorrei... è 4.0

Nata come impresa agromeccanica negli anni '60 dalla famiglia Gobbo di Correzzola, in provincia di Padova, Gobbo Ag Service oggi stravolge il modo di fare contoterzismo, trasformando la gestione operativa e agronomica attraverso percorsi di digitalizzazione.

 

"Gobbo Ag Services supporta la coltivazione di 835 ettari in Veneto appartenenti a 105 aziende. Nel 2023 sono state 15 le realtà cerealicole coinvolte nel programma di digitalizzazione" ci racconta Pier Alberto Gobbo, responsabile della Digital Agrifood Strategy.

 

Pier Alberto Gobbo, responsabile della Digital Agrifood Strategy di Gobbo Ag Services, presenta il progetto Smart Agrifood Execution

Pier Alberto Gobbo, responsabile della Digital Agrifood Strategy di Gobbo Ag Services, presenta il progetto Smart Agrifood Execution

(Fonte foto: AgroNotizie)

 

Se fin'ora il contoterzista si occupava solo di macchine e campi, con la fornitura di servizi digitali questa figura amplia le possibilità d'uso dei dati raccolti in campo, valorizzandoli sia per sé sia per la realtà agricola cliente.

 

"Sappiamo di essere pionieri nel panorama del contoterzismo. Con gli strumenti digitali che mettiamo a disposizione delle aziende, intendiamo difendere, se non potenziare, la posizione e la sostenibilità delle nostre aziende agricole" testimonia Gobbo.

 

Servizi digitali, sì ma quali?

Dal punto di vista operativo, Gobbo Ag Services fornisce alle aziende un account digitale pre impostato con i confini degli appezzamenti e i dettagli anagrafici dell'azienda. Attraverso il loro profilo le aziende agricole possono accedere anche ai dati delle attività contoterzi generati dalle macchine in campo e a quelli di sensori di umidità del terreno, stazioni meteo e trappole degli insetti.

 

I dati raccolti sono visualizzabili dall'app per smartphone ed analizzabili tramite webapp per computer

I dati raccolti sono visualizzabili dall'app per smartphone ed analizzabili tramite webapp per computer

(Fonte foto: Gobbo Ag Services)

 

"Una parte delle aziende sfrutta la soluzione digitale per il semplice monitoraggio e si affida a noi per quanto riguarda la gestione e l'analisi dei dati. Abbiamo strutturato un modello che condivide non solo i dati dei sensori, ma soprattutto le attività che svolgiamo e i relativi feedback operativi" ci spiega Gobbo.

 

I servizi base offerti da Gobbo riguardano la gestione dell'azienda agricola: storicizzazione e analisi dei dati di coltivazione (per coltura e per anno), gestione del magazzino (input, produzioni, mezzi di proprietà) e, dal punto di vista burocratico, la compilazione del quaderno di campagna.


I servizi più avanzati, variano molto in base all'indirizzo produttivo e al "livello digitale" dell'azienda e comprendono attività come il monitoraggio degli indici agronomici, la creazione di mappe di prescrizione e la gestione finanziaria e operativa dell'azienda.

 

La raccolta di dati in campo è finalizzata ad attuare strategie di precisione come le operazioni a rateo variabile

La raccolta di dati in campo è finalizzata ad attuare strategie di precisione come le operazioni a rateo variabile

(Fonte foto: Gobbo Ag Services)


"I servizi agronomici sono sicuramente quelli più utilizzati. Attraverso modelli matematici forniscono, ad esempio, consigli irrigui oppure la previsione dell'insorgenza di malattie o dello sviluppo di popolazioni infestanti - ci racconta Gobbo. Le aziende più strutturate possono così pianificare la propria gestione con interventi basati sui dati reali".

 

Mezzi connessi a sensori in campo, il gioco è fatto

La digitalizzazione delle realtà agricole passa attraverso macchine agricole connesse e sensori in campo. Le prime permettono di raccogliere dati, ma anche di attuare l'agricoltura di precisione. I secondi costituiscono una fitta rete di stazioni meteo, foto trappole per insetti e sensori di umidità del terreno che notificano in tempo reale situazioni critiche in corso o imminenti.

 

"Il nostro parco macchine è composto da mietitrebbie per la raccolta dei cereali, da trattori con sistemi di navigazione satellitare e attrezzature a gestione elettronica a comunicazione standardizzata Isobus" prosegue Gobbo.

 

In particolare, le attrezzature consentono da un lato, il controllo automatico delle sezioni e la distribuzione a rateo variabile dall'altro, la mappatura di quanto viene distribuito. Un approccio simile a quello per la raccolta dove i mezzi in gioco raccolgono dati di produzione quantitativi (resa) e qualitativi (umidità).

 

Lo smart farming consente di raggiungere un nuovo livello produttivo più efficiente e sostenibile

Lo smart farming consente di raggiungere un nuovo livello produttivo più efficiente e sostenibile

(Fonte foto: Macrovector - Freepik)

 

Vantaggi: la parola alle aziende agricole

"L'informazione è trasparente, le attività che svolgiamo nei terreni con tutti i dati di lavorazione, inclusi quelli di distribuzione e raccolta, sono disponibili oltre che sul nostro portale come contoterzisti, anche sui profili delle singole aziende" sottolinea Gobbo.

 

Questo è solo il primo dei diversi i benefici. Una gestione agronomica più precisa, consapevole e informata, garantisce un'efficienza colturale maggiore, un risparmio di risorse e l'aumento delle rese, tutto nel rispetto dell'ambiente.

 

"Con Gobbo c'è stata subito intesa perché al giorno d'oggi fare biologico non é semplice"

L'azienda agricola biologica di Garbin Nicolò è una delle 15 aziende che, oltre ad affidare le proprie coltivazioni cerealicole in contoterzi - mantenendo a gestione interna la parte di vigneto -, ha scelto di intraprendere il percorso di digitalizzazione di Gobbo Ag Services.

 

"Abbiamo affidato a Gobbo la totalità dei nostri campi a seminativo, dove si occupa di tutte le lavorazioni, dall'aratura alla semina fino alla raccolta e al trasporto. Con il percorso digitale intrapreso siamo riusciti a rispettare al 100% le norme per il biologico in campo e anche fuori, con la parte burocratica" testimonia Nicolò Garbin, titolare dell'azienda.

 

I mezzi utilizzati del contoterzista sono connessi, di conseguenza tutte le statistiche operative vengono trasmesse online. Ad esempio, in fase di raccolta è possibile ottenere report sulle aree che hanno reso meno e prevedere così una concimazione o un'irrigazione maggiori l'anno successivo.

"Per sfruttare al meglio il digitale nel 2024, mi piacerebbe introdurre una concimazione a rateo variabile" spiega infatti Garbin.

 

Oltre alle tradizionali operazioni meccaniche, l'azienda ha visto installare nei sui appezzamenti 2 sensori di umidità del terreno e una stazione meteo, per monitorare i dati ambientali come umidità fogliare, quantità di pioggia, velocità del vento, temperatura, ecc. Ma non solo, in vigneto Gobbo ha posizionato una trappola fotocromatica connessa per il monitoraggio dello Scaphoideus titanus.

 

Esempio di trappola fotocromatica connessa installata all'interno del vigneto dell'azienda agricola biologica di Garbin Nicolò

Esempio di trappola fotocromatica connessa installata all'interno del vigneto dell'azienda agricola biologica di Garbin Nicolò

(Fonte foto: Gobbo Ag Services)

 

I dati raccolti - resi disponibili online dai sensori connessi - sono utilizzati per creare modelli previsionali ad esempio, sull'incidenza della flavescenza dorata o dello stress idrico della coltura.

 

"Le allerte sono state cruciali per difendere le nostre colture. In pieno campo, nella soia di secondo raccolto, è stato determinante l'intervento repentino quando il terreno è sceso sotto la soglia di umidità critica. In vigneto, grazie alla foto trappola, quest'anno siamo riusciti, per la prima volta, a intervenire quando serviva e non secondo i tempi dettati dalle scadenze imposte. E abbiamo notato un grande differenza" racconta Garbin.

 

"La collaborazione con Gobbo ci ha portato a importanti acquisizioni di competenze in ambito digitale"

Anche l'azienda agricola Destro Marcellina di Correzzola (Pd) nel corso del 2023, dopo una pluriennale collaborazione con Gobbo nella gestione delle operazioni meccaniche in campo, ha deciso di ampliare i suoi orizzonti digitali.

 

"Nel 2023 per le nostre coltivazioni ci siamo affidati a Gobbo Ag Services per le operazioni di semina dei cereali primaverili-estivi di primo e secondo raccolto e per le operazioni di mietitura e di trasporto" spiega Francesco Bollettin, nipote del titolare e responsabile del progetto all'interno dell'azienda.

 

Gobbo ha messo a disposizione dell'azienda i dati raccolti dalla stazione meteo e di tutte le operazioni svolte negli appezzamenti con i relativi dettagli, come superficie lavorata, tempo impiegato e attrezzature coinvolte. 

 

Esempio di schermata di gestione degli appezzamenti per un'azienda agricola gestita con i servizi Gobbo

Esempio di schermata di gestione degli appezzamenti per un'azienda agricola gestita con i servizi Gobbo

(Fonte foto: Gobbo Ag Services)

 

Anche in questo caso, l’installazione di sensori per la misurazione dell’umidità del suolo, e le foto trappole per combattere gli insetti colpevoli di numerose malattie, ha permesso di raggiungere un elevato livello di efficienza agronomica.

 

"L’utilizzo delle moderne tecnologie impiegate nel parco macchine di Gobbo, ci ha permesso di studiare e analizzare la fertilità dei nostri terreni attraverso le mappe di resa. Il monitoraggio delle varie fasi di sviluppo ci ha permesso di migliorare efficienza e precisione" racconta Bollettin, che aggiunge "i servizi digitali ci hanno aiutato a ottimizzare l'uso delle risorse, a prevenire problemi precocemente e a massimizzare le rese, contribuendo così a una gestione agricola più sostenibile".

 

Il prossimo passo? 

Le aziende agricole, soprattutto le più piccole, avranno sempre meno strumenti per affrontare le sfide imminenti che l’agricoltura sta vivendo, in termini di gestione delle coltivazioni, efficienza produttiva, sostenibilità e limiti normativi. Allo stesso tempo i contoterzisti non sono consapevoli dell’opportunità che il loro ruolo può assumere.

 

"Per questo, la valorizzazione delle produzioni attraverso l'integrazione in filiere agroalimentari tracciate, sostenibili e certificate, e il rispetto dei vincoli della nuova Pac incentrata sulla digitalizzazione, sostenibilità e Carbon Farming, sono due elementi importanti e, sicuramente, strategici per il futuro del settore. In questo, gli agromeccanici 4.0 possono fare la differenza" conclude Gobbo. 

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