Il materiale prodotto dal nuovo impianto viene utilizzato per un 50% nel processo di produzione dei pneumatici BKT (unica azienda del settore in India ad avere realizzato un proprio impianto di carbon black), mentre il restante 50% è venduto sul mercato. Attualmente le circa 80mila tonnellate prodotte sono in gradazioni dure, ma la prospettiva è quella di avviare ulteriori 50mila tonnellate in gradazioni morbide.
Il sito di Bhuj, inaugurato nel 2015, è stato concepito fin dalla sua creazione per essere continuamente esteso in modo da renderlo il più funzionale possibile rispetto alla sempre crescente domanda di carbon black. Ecco perché l'integrazione verticale a monte del processo di produzione dei pneumatici è un ulteriore passo avanti in un progetto da sempre ambizioso.
"Questo impianto ci differenzia e ci premierà. Si tratta di un investimento significativo di 75 milioni di dollari (inizialmente 23 milioni), che mette a disposizione una materia prima essenziale nella filiera di produzione dei pneumatici", spiega Rajiv Poddar, joint managing director di BKT. "La decisione di produrre in autonomia questo componente rientra nella nostra strategia. Il nuovo impianto ci consente autonomia produttiva, ma soprattutto di garantire ancor maggiore qualità delle materie prime grazie ai controlli a monte dell'intero processo ancora più accurati".
Il sito di Bhuj, che include anche un avanzato Centro di Ricerca e Sviluppo, grazie ai suoi macchinari all'avanguardia, alla sua estensione di oltre 160 ettari e grazie alla vicinanza del porto commerciale di Mundra, rappresenta un grande vantaggio strategico per BKT. Al suo interno si progettano e sviluppano anche le soluzioni che diventeranno poi il 'pneumatico del futuro'.
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Fonte: BKT