La Gazzetta Ufficiale italiana…
Ecoschemi aggiornati
Ottobre si è aperto sotto il profilo normativo con un'importante modifica al regime di premi comunitari destinati agli allevamenti.
Un Decreto del Ministero per la Sovranità Alimentare, l'Agricoltura e le Foreste (Masaf) ha infatti cambiato i riferimenti per valutare la riduzione dell'impiego di farmaci veterinari e in particolare di antibiotici.
A questi parametri si fa riferimento per la concessione dei premi previsti dal cosiddetto Ecoschema 1 della attuale Pac, la Politica Agricola Comunitaria.
In precedenza i parametri di riferimento erano a carattere regionale, determinando così un motivo di disparità fra aree anche contigue.
Ora la base di riferimento è a carattere nazionale, come precisato sulla Gazzetta Ufficiale numero 231 del 2 ottobre, dove sono dettagliati i valori della "dose definita giornaliera" di riferimento.
Kiwi e pere
Le aziende che coltivano actinidia e che hanno subìto danni per la moria dei kiwi potranno usufruire delle risorse messe a disposizione con il Decreto del Masaf pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 232 del 3 ottobre.
Come precisato al comma 6 dell'articolo 1, il regime di aiuto comprende i danni subiti nel 2023 e gli aiuti potranno essere erogati entro il 31 dicembre del 2027.
I produttori di kiwi, come pure i produttori di pere, potranno accedere alle provvidenze previste dal Decreto del Masaf che dispone alcune modifiche ai criteri di utilizzazione del Fondo per lo Sviluppo delle Filiere Agricole.
Sulla Gazzetta Ufficiale numero 244 del 17 ottobre è indicato che l'ente gestore degli aiuti provveda alla registrazione delle concessioni individuali entro il 31 dicembre di quest'anno.
Per sostenere la filiera della pera, e contrastare le conseguenze economiche della crisi del settore, un Decreto del Masaf mette a disposizione 15 milioni di euro.
Come si legge all'articolo 2 del Decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 246 del 19 ottobre, il sostegno è destinato alle aziende agricole che nel 2024 hanno coltivato pere e che abbiano registrato un decremento della produzione di almeno il 30%.
Stop agli organismi nocivi
Interessa in particolare gli operatori del settore vivaistico il contenuto del Decreto Legislativo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 239 dell'11 ottobre, con il quale si apportano modifiche sulla prevenzione da organismi nocivi.
Il Decreto è stato emesso per ottemperare ai dettati della Direttiva comunitaria del 2022 che su questa materia ha disposto indicazioni che riguardano i materiali di moltiplicazione delle piante ornamentali e di quelle da frutto.
Il vino digitale
Produttori vino a marchio di origine, Dop e Igp, e di vino biologico sono i destinatari degli aiuti previsti da un Decreto di due anni fa con il quale si concedono aiuti per gli investimenti sui moderni sistemi digitali.
Le domande di contributo vanno però inviate entro il prossimo 11 novembre, come si legge sulla Gazzetta Ufficiale numero 244 del 17 ottobre.
… e quella europea
Import zootecnico
Una delle prime norme di interesse per il settore agroalimentare pubblicate in ottobre sulla Gazzetta Europea riguarda l'ingresso nei Paesi dell'Unione di talune specie animali e i loro prodotti.
I vincoli tengono conto in particolare del divieto di impiego di taluni farmaci antimicrobici.
Fra gli Stati dai quali possono essere importati bovini figurano Paesi come la Namibia, l'Isola di Man o la Macedonia del Nord.
L'elenco completo dei vari Paesi e delle specie animali interessate è presente nell'allegato che accompagna il Regolamento, pubblicato sulla Gazzetta Europea del 7 ottobre.
Frutta nelle scuole
Sono più di 15 i milioni di euro che l'Unione ha messo a disposizione dell'Italia per la distribuzione nelle scuole di frutta e verdura.
Quasi 7 i milioni destinati alla distribuzione del latte.
Solo Germania e Francia possono usufruire di risorse maggiori rispetto all'Italia, come si può desumere dalla tabella allegata alla decisione della Commissione, pubblicata sulla Gazzetta Europea del 7 ottobre.
Agrofarmaci, cosa cambia
Numerosi gli aggiornamenti che riguardano gli agrofarmaci, a iniziare dai nuovi livelli massimi di residui stabiliti per napropamide, piridaben e tebufenpirad.
Il primo è un erbicida e i secondi due principi attivi hanno azione insetticida.
I dettagli dei nuovi limiti sono pubblicati sulla Gazzetta Europea dell'8 ottobre.
Ancora sulla Gazzetta Europea dell'8 ottobre sono pubblicate le modifiche relative ai livelli massimi di residui di chitosano, clopiralid, difenoconazolo, residui di distillazione dei grassi, flonicamid, proteine idrolizzate e Lavandulyl.
Si tratta in questo caso di un insieme non omogeneo di prodotti e principi attivi, che vanno dai diserbanti (come il clopiralid) a un feromone utilizzato per la confusione sessuale (il Lavandulyl senecioato), sino a integratori alimentari come le proteine idrolizzate.
Passiamo sulla Gazzetta Europea del 9 ottobre per conoscere i nuovi livelli massimi di residui di fosetil, fosfonati di potassio e fosfonato di disodio.
In questo caso si tratta di principi attivi omogenei, utilizzati per la loro attività fungicida.
Restiamo sulla Gazzetta Europea del 9 ottobre, dove sono riportate le modifiche ai livelli massimi di residui di azossistrobina (fungicida), famoxadone (antiperonosporico), flutriafol (fungicida triazolico), mandipropamide (antiperonosporico) e mefentrifluconazolo (fungicida).
I prodotti interessati sono prevalentemente frutta e ortaggi, ma anche prodotti di origine animale.
Si continua con la Gazzetta Europea del 10 ottobre che si occupa delle modifiche ai livelli massimi di residui di 1,4-dimetilnaftalene, acido difluoroacetico (DFA), fluopyram e flupyradifurone. Si tratta in questo caso di principi attivi che hanno attività che spaziano da quella fungicida a quella insetticida.
Infine la Gazzetta Europea del 23 ottobre dove è pubblicato il Regolamento della Commissione che modifica i livelli massimi di residui di tiacloprid.
Questo principio attivo è utilizzato fra l'altro per la lotta agli afidi del melo.
I nuovi limiti massimi di residui dovranno essere rispettati a partire dal 12 maggio del prossimo anno.
Contingenti tariffari
Interessa chi si occupa di import ed export di prodotti agroalimentari il Regolamento pubblicato sulla Gazzetta Europea dell'11 ottobre.
Qui sono stabilite le modifiche ai contingenti tariffari per le esportazioni di riso e formaggi verso gli Stati Uniti e per le importazioni di lattiero caseari dalla Nuova Zelanda.
Influenza aviaria e peste suina
Continua a destare preoccupazioni in tutta Europa l'avanzare dei focolai di influenza aviaria e peste suina africana che costringe il legislatore europeo ad aggiornare con frequenza l'elenco delle misure da adottare e le aree dove queste vanno applicate.
Dell'influenza aviaria si occupa la Gazzetta Europea del 22 ottobre, dalla quale si apprende che i paesi interessati sono: Austria, Bulgaria, Cechia, Francia, Germania, Italia, Polonia e Ungheria.
Della peste suina africana si occupa la Gazzetta Europea del 31 ottobre, aggiornando anche in questo caso le zone interessate dal virus.
Questo l'elenco dei Paesi ove si applicano le diverse misure di restrizione atte al contenimento dell'infezione: Bulgaria, Cechia, Croazia, Estonia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia, Ungheria.
Sostenibilità, come si misura
Argomento complesso quello della sostenibilità agricola, tanto da richiedere un Regolamento della Commissione con il quale dettagliare le modalità di attuazione di una apposita rete di informazione.
Una norma corposa, pubblicata sulla Gazzetta Europea del 30 ottobre, nella quale figurano ben 8 sezioni che a loro volta si avvalgono di 12 allegati.
Nulla a che vedere con i propositi di snellimento e semplificazione delle norme dei quali spesso si parla.
Teli pacciamanti
Limitare il rischio che i teli pacciamanti possano infine giungere agli ambienti acquatici arrecando un danno alle specie che vi sono presenti.
È questo l'obiettivo del Regolamento della Commissione che modifica le precedenti norme che già avevano stabilito i criteri da seguire.
Sulla Gazzetta Europea del 31 ottobre è precisato ora che il polimero utilizzato per i teli deve soddisfare precisi criteri di biodegradabilità, ai quali si aggiunge la necessità di superare prove di tossicità.