Le aziende agricole e zootecniche italiane stanno facendo i conti con una molteplicità di crisi: quella pandemica, la guerra in Ucraina, le tensioni sui mercati, l'aumento dei costi di produzione e i cambiamenti climatici. Crisi che mettono a dura prova la tenuta delle aziende agricole, che però riescono ad essere più resilienti quando utilizzano gli strumenti dell'Agricoltura 4.0.

 

Questo nuovo paradigma di coltivazione (o allevamento), fatto di sensori, macchinari connessi, software e automi, ha il potenziale per mettere gli operatori nelle condizioni di affrontare con maggiore sicurezza e sostenibilità le sfide che il comparto ha davanti. Le mappe di prescrizione, ad esempio, consentono una razionalizzazione degli input produttivi, come sementi e fertilizzanti, mentre l'irrigazione smart elimina gli sprechi idrici. I software gestionali snelliscono i processi e la telemetria sulle macchine ottimizza il lavoro in campo.

 

Per questo motivo gli agricoltori sono spinti ad abbracciare questo nuovo paradigma. Ma questa spinta va contestualizzata: occorre capire se gli investimenti degli imprenditori stiano effettivamente raggiungendo il loro pieno potenziale e indagare i limiti che ancora frenano l'adozione delle soluzioni digitali. Così come è necessario valutare a quali fabbisogni possono rispondere per davvero l'Agricoltura e la Zootecnia 4.0.


Per questi motivi l'Osservatorio Smart AgriFood (Politecnico di Milano e Università degli Studi di Brescia) ha lanciato una nuova edizione della sua Ricerca, intitolata "L'innovazione digitale come motore della competitività dell'agricoltura e della zootecnia italiana".

 

PARTECIPA ALLA RICERCA

 

L'indagine è rivolta a tutte le aziende agricole e zootecniche, di qualsiasi dimensione e comparto o filiera, e ha come obiettivi principali la risposta a domande quali: Qual è il livello di innovazione digitale delle aziende agricole e zootecniche italiane? Quali sono le soluzioni tecnologiche maggiormente adottate? Quali sono i principali benefici ottenuti attraverso la loro implementazione? Quali sono gli ostacoli che ancora frenano una piena diffusione di tali soluzioni digitali? Qual è stato, ragionevolmente sarà, il ruolo degli incentivi?

 

La compilazione richiede dai dieci ai quindici minuti. Le risposte saranno salvate in automatico durante la compilazione. L'utente potrà tornare indietro in qualsiasi momento e interrompere il questionario per riprenderlo successivamente (accedendo allo stesso link utilizzato la prima volta).

 

Le risposte saranno trattate con la massima riservatezza: l'Osservatorio pubblicherà solo i risultati aggregati e le risposte saranno utilizzate esclusivamente con finalità statistiche. Nessun dato puntuale relativo alla compilazione sarà diffuso singolarmente.