I giovani agricoltori preferiscono tablet e smartphone, quelli senior portatili e pc fissi. Ma tutti si collegano ad internet per cercare informazioni e restare in contatto con i clienti. È questo uno dei dati emerso dall'indagine sull'utilizzo delle nuove tecnologie tra gli agricoltori condotta da Image Line e Nomisma e presentata al Museo della scienza e della tecnologia di Milano, dal titolo "L'utilizzo di internet in agricoltura".

I numeri parlano chiaro: il 61% degli agricoltori nostrani utilizza tutti i giorni la Rete per le proprie attività in campo. Il 95,6% sfrutta banche dati online o informazioni reperibili su siti a supporto della gestione dell'azienda. A farla da padrone è la ricerca di informazioni meteo (35,2%), la variabile che ogni agricoltore verrebbe conoscere nel dettaglio, mentre il 18,5% cerca news su tematiche colturali, nuove varietà e trattamenti. Il 12,6% del campione si aggiorna sui prodotti e servizi da acquistare, mentre l'11,2% consulta le quotazioni dei prodotti agricoli. Solo il 10,6% si informa sulle nuove normative.
 
Intervista a Ivano Valmori di Image Line

Tra gli intervistati c'è un profondo interesse per l'innovazione, sia nei processi lavorativi che nella definizione di nuovi prodotti. Se l'85% del campione ritiene la propria azienda agricola adeguata dal punto di vista tecnologico, è anche vero che la stessa percentuale è interessata a fare passi avanti.

Ma quali sono gli strumenti che più attirano gli agricoltori? Al top ci sono le centraline agrometeo (54,8%) seguite da app specifiche per bollettini fitopatologici personalizzati (50,8%), i gps per l'agricoltura di precisione (43,6%) e i droni. Il 43% li conosce e sarebbe disposto ad usarli, anche se solo il 2,1% li impiega in campo. Piace anche la realtà aumentata (28%), una definizione che racchiude quel vasto mondo fatto di sensori, mappatura digitale dei campi e device tecnologici indossabili.
 
Intervista a Denis Pantini di Nomisma

C'è poi il dialogo con il consumatore. Una volta ogni contadino conosceva ed era conosciuto dagli abitanti della zona, oggi i 'vicini' sono potenzialmente sei miliardi, tutti gli abitanti della Terra. Il 20,4% degli agricoltori intervistati ha un proprio sito internet e di questi il 26,4% ha anche una piattaforma di e-commerce. Le aziende agricole con un proprio sito sono soprattutto quelle multifunzionali, che realizzano produzioni certificate, con fatturato superiore ai 250mila euro e guidate da giovani under 30 che utilizzano internet tutti i giorni

Attraverso il web e i social gli agricoltori 2.0 possono entrare in contatto con nuovi clienti, raccontare come coltivano la terra e quali sono  i prodotti disponibili. Il 39% utilizza le piattaforme social e di questi il 56,8% usa Facebook, il 43% Google+, il 41,4% YouTube, il 37,7 WhatsApp, il 20,3% LinkedIn, l'11,6% Twitter e il 6,3% Instagram. L'utilizzo dei social prevale nelle aziende multifunzionali, con un fatturato superiore al milione di euro e condotte da giovani sotto i 30 anni che utilizzano prevalentemente gli smartphone.

Intervista a Fiorenzo Galli del Must di Milano

Se i giovani sono più mobili e "sociali", sono anche più market oriented, guardano al consumatore come elemento finale della catena di valore. Gli agricoltori senior invece utilizzano la Rete per cercare informazioni utili alla produzione e all'abbattimento dei costi. Il trend però è marcato: la connettività è sempre più wireless, anche se solo il 18% del campione consulta la Rete da mobile (l'11,7% tramite smartphone e il 6,2% con i tablet), contro l'81,7% che usa il pc tradizionale.

In entrambi i casi risulta evidente che l'immaginario comune, fatto di contadini con la zappa in mano che non alzano la testa dal proprio campo non è mai stato così fuorviante. Gli agricoltori, anche se in percentuali ancora ridotte, sono interessati ad innovare e internet, assieme alle nuove tecnologie, rappresenta uno strumento fondamentale per accelerare questo processo di trasferimento tecnologico.

Intervista all'assessore lombardo all'Agricoltura Gianni Fava

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