Ha fatto molto discutere il diktat europeo che vorrebbe imporre all'Italia l'impiego anche del latte in polvere nella produzione di formaggi. Tutto è rimandato al 29 settembre, quando ci sarà una risposta definitiva ai molti interrogativi che questa imposizione ha sollevato. Nel frattempo ci si interroga sulle possibili conseguenze per la distintività del made in Italy che anche i prodotti non Dop possono vantare. Un dibattito serrato nel quale si sono inseriti a pieno titolo i periodici agricoli pubblicati in luglio, a iniziare da “Agrisole” numero 29 che ha raccolto le voci di quanti auspicano che Governo e Parlamento italiano trovino su questo argomento una posizione univoca, mantenendo il divieto che da oltre 40 anni distingue le produzioni italiane ed evita altrimenti facili frodi commerciali. Bisogna però fare i conti, avverte “Terra e Vita” numero 28, con la posizione di molte industrie di trasformazione, che al latte in polvere sono favorevoli, sia per i minori costi sia per combattere ad armi pari sui mercati internazionali, laddove l'impiego del latte in polvere è ammesso. Se ne continua a discutere poi su “Informatore Zootecnico” numero 12 e su “Agrisole” numero 29, che commenta le proteste che gli allevatori hanno portato sotto le finestre del “Palazzo” per esprimere la loro contrarietà alle scelte della Commissione europea.

I mercati
Di latte si continua a parlare nell'analizzare la difficile situazione di mercato e i tentativi, ancora infruttuosi, di giungere a un'intesa sul prezzo fra industrie e allevatori. Fra le proposte in campo c'è quella di definire un indice al quale legare la fissazione del prezzo del latte, proposta della quale si parla su “Agrisole” numero 27. Problemi di prezzo anche per il riso, scrive “Informatore Agrario” numero 29 mettendo in luce le preoccupazioni e le critiche che vengono mosse nei confronti degli attuali meccanismi di formazione dei prezzi, incentrati su Camere di commercio e Borse merci. Non c'è bisogno di cercare le motivazioni alla base del calo dei prezzi per pesche e nettarine, gran parte delle cause, scrive ancora “Informatore Agrario” sono da ricercare negli effetti dell'embargo russo. Altro mercato sotto la lente è quello del grano tenero, del quale si parla a pagina 6 della versione “sfogliabile” di “Terra e Vita” numero 27, che analizza le variabili in campo capaci di modificare le quotazioni in un senso o nell'altro. Una corposa e dettagliata analisi del mercato delle pesche la si può leggere sul mensile “Frutticoltura” che espone a pagina 4 la sua “ricetta” per risollevare il settore agendo su cinque diversi fattori.

Dalla burocrazia ai nitrati
Per affrontare al meglio le difficoltà di mercato si chiede poi di allentare gli oneri burocratici che pesano sulle aziende, cosa che potrebbe persino migliorare i livelli di occupazione in agricoltura, scrive “Agrisole” numero 27, attraverso una razionalizzazione degli adempimenti. Scendono persino in piazza gli agricoltori della Sardegna, come si apprende da “Informatore Agrario” 26, per chiedere politiche agricole più attente alle esigenze dei produttori. Nessuna protesta di piazza, ma ferme critiche sono quelle che a pagina 4 di “Agrigiornale del Commercio” numero 7 vengono rivolte alle recenti normative che hanno introdotto numerose complicazioni nella vendita di agrofarmaci. Nel frattempo arriva dal “Palazzo” il via libera al decreto Martina, con i suoi interventi per vari settori, latte e olio in particolare, accolto dal mondo agricolo con un giudizio positivo, secondo “Informatore Agrario” numero 27. Ancora su “Informatore Agrario”, il numero 28 in questo caso, si apprendono i chiarimenti della Agenzia delle entrate a proposito della manipolazione delle piante in vivaio, che viene considerata “attività connessa”. Lavori ancora in corso invece per l'applicazione della direttiva nitrati della quale si parla du “Informatore Zootecnico” numero 12 a proposito della richiesta dell'assessore all'Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, per una ridefinizione delle aree sensibili.

Dove va la Pac
Da Roma a Bruxelles con i dettagli dei primi cinque Psr approvati, commentati a pagina 14 del mensile “Il Contoterzista”. Resta però irrisolto il problema del pieno impiego dei fondi dei precedenti Psr, argomento affrontato da “Informatore Agrario” numero 26 che anticipa la possibilità di aumentare dal 3 al 5% il trasferimento di fondi fra gli assi della spesa Feasr, cosa che darebbe maggiore flessibilità per utilizzare i finanziamenti non utilizzati. Un confronto fra la riforma della Pac e la politica agricola statunitense che si riassume nel “Farm Bill” è l'argomento proposto a pagina 8 di “Terra e Vita” numero 29.

Tecnica e innovazione
Fra gli argomenti di carattere tecnico che si possono leggere in luglio c'è da segnalare quanto riportato a pagina 16 di “Vigne e Vini” a proposito delle sperimentazioni in atto in alcune cantine dell'Alto Adige per l'applicazione di tecniche sostenibili inedite. Attenzione all'ambiente è anche quella che viene dal recupero dei sottoprodotti e in questo caso è “Olivo e Olio” numero 7 che descrive come ricavare da acque di vegetazione, da sansa solida e umida o dal nocciolino, sostanze utilizzabili in farmacologia o in cosmetica. Novità sono anche quelle proposte a pagina 12 di “Colture Protette” numero 7 per l'innesto come alternativa alla fumigazione e alla solarizzazione dello zucchino nella lotta alla fusariosi. Infine la consueta prova in campo che “Macchine & Motori Agricoli” propone a pagina 13, dedicata questa volta al trattore New Holland T9.565

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