E' in corso al Castello Sforzesco Milano l’incontro “Verso Expo 2015: nutrire il pianeta senza Ogm”, organizzato dalla "Task force per un’Italia libera da Ogm", composta da 38 associazioni per ribadire le ragioni del no all'agricoltura transgenica, in preparazione della giornata di informazione del prossimo 5 aprile.

Nel corso dell'evento Wes Shoemye, un agricoltore statunitense spiegherà come le coltivazioni Ogm rappresentino una via a senso unico.
Interverranno Stefano Masini, coordinatore della Task force per un’Italia libera da Ogm; Manuela Giovannetti, dell'Università degli Studi di Pisa, Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali parlerà di "Ogm, I rischi per l’ambiente e la biodiversità agraria" e Simone Vieri de La Sapienza, Università di Roma, Facoltà di Economia, Dipartimento di Management tratterà il tema: "Gli attuali sistemi produttivi agricoli possono nutrire il pianeta? L'impatto degli Ogm sulle principali criticità dei sistemi agroindustriali". In chiusura conversazione con Giulia Maria Mozzoni Crespi, presidente Onorario Fai, Fondo ambiente italiano.

"In Italia è allarme Ogm, a un anno da Expo 2015, l’appuntamento che farà del nostro Paese la capitale mondiale dell’alimentazione - fanno sapere le associazioni in una nota -. Consumatori, ricercatori, agricoltori, in rappresentanza di milioni di cittadini si mobilitano in attesa di una sentenza che può cambiare, oltre al cibo e all'ambiente, anche la nostra economia" .

"Il prossimo 9 aprile - continua la nota delle associazioni - il Tar si pronuncerà sul ricorso presentato da un agricoltore friulano contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais Mon810. Se il ricorso fosse accolto, si rischierebbe di aprire la strada a semine incontrollate di colture geneticamente modificate. Tutto il comparto agricolo ne risulterebbe gravemente compromesso: un colpo durissimo per le nostre coltivazioni, del made in Italy, le produzioni biologiche, le esportazioni e per la libertà di scelta dei cittadini".