"Mantenere la stessa cautela avuta per i nuovi prodotti nell'Ue". E' questa la richiesta avanzata dalla Commissione Affari giuridici nel corso della riunione dell'11 febbraio scorso, sul trattato per il libero scambio con gli Stati Uniti. L'Unione europea, ricorda una nota diffusa dal Parlamento europeo, è sempre stata più cauta riguardo all'approvazione di nuovi prodotti rispetto agli Usa, ed è questa la ragione per cui le due parti si sono scontrate su temi come Ogmormoni nelle carni bovine.

Ora, in occasione del negoziato per l'accordo di libero scambio, ci si chiede se l'Ue debba essere meno prudente verso questi prodotti. Alcuni deputati del Parlamento europeo mettono in guardia a questo proposito, pensando all'opposizione dei cittadini europei, preoccupati per la loro salute.

Nel corso dell'audizione, gli esperti hanno affermato che non c'è molta differenza tra gli approcci di Usa e Ue; i membri del Parlamento europeo si sono comunque dichiarati contrari ad un parere basato esclusivamente su studi scientifici.
Françoise Castex, membro francese del gruppo S&D, responsabile dei negoziati per conto del Parlamento, ha sottolineato che le prove scientifiche non sono sempre in grado di individuare i possibili rischi, come è avvenuto con l'amianto.
Joseph Burke, responsabile della politica commerciale nella missione Usa alla Commissione europea, ha commentato: "Le decisioni normative dovrebbero essere basate sulle migliori conoscenze scientifiche disponibili e, se la scienza non è capita, spetta a chi governa spiegarla ai cittadini che rappresentano".