Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha incontrato ieri a Londra il vice ministro della Salute pubblica, Jane Ellison, in vista del prossimo G8 sulla salute mentale e in preparazione del semestre europeo a guida italiana, nella seconda metà del prossimo anno, che porterà poi all'Expo di Milano nel 2015.

Nel corso del colloquio è stato affrontato il problema dei cosiddetti “semafori”, che in Gran Bretagna vengono applicati sui prodotti venduti nei supermercati e negli store. Si tratta di un' etichettatura che preoccupa i produttori italiani perché intende segnalare la quantità di grassi nei cibi, ma di fatto rischia di colpire prodotti pregiati e di alto livello nutrizionale come il parmigiano o l'olio d'oliva, conosciuti in tutto il mondo e fondamentali in una corretta alimentazione nella dieta mediterranea.

Il ministro Lorenzin ha indicato ai colleghi inglesi come il “semaforo” crei in realtà allarme perché di fatto viene interpretato dai consumatori come una pagella per cibi buoni o cattivi, anche quando cattivi non sono ma hanno invece alti valori nutrizionali. La lotta all'obesità è un problema continentale, ma il metodo dei “semafori” rischia di essere una risposta poco accurata e crea anche un problema serio violando la normativa europea sul libero commercio.
Spaventare i consumatori è sbagliato - ha detto Lorenzin - Bisogna piuttosto promuovere la dieta mediterranea, il consumo di pesce, carni bianche , olio a crudo, verdure e frutta fresche, meno pane e pasta. Una dieta equilibrata utile a combattere il cancro e le malattie cardiovascolari”. 

La Lorenzin ha poi annunciato di voler lanciare un primo summit mondiale sugli stili di vita e la salute coinvolgendo intanto i Paesi europei più   grandi. L'appuntamento per organizzare il summit è fissato per la prossima primavera. I temi sono ampi e coinvolgenti: demenze senili, obesità, salute della donna, prevenzione, programmazione dei servizi sanitari nazionali, droga alcol e tabacco, campagna aggressiva antifumo sui giovani.