La riforma della Pac è ormai cosa fatta e mentre gli altri paesi della Ue stanno già decidendo cosa fare in campo nazionale, in Italia nessuno se ne preoccupa e tutto tace. E' questo l'allarme lanciato da un breve articolo pubblicato su “Italia Oggi” del 27 novembre che invita alla “sveglia” chi ha responsabilità in campo agricolo e ricorda come Francia e Germania abbiano già deciso su quali settori indirizzare gli aiuti comunitari. Di Pac si parla su “Il Sole 24 Ore” del 23 novembre per evidenziare che le risorse destinate all'Italia sono 33 miliardi, con un taglio del 18%. La disattenzione italiana nei confronti delle scelte comunitarie deriva forse dalle tante vicende legate alle decisioni in tema di politica interna, a iniziare dalla applicazione o meno dell'Imu ai terreni agricoli. Così il 22 novembre dalle pagine del “Mattino” si apprende della minaccia di dimissioni del ministro Nunzia De Girolamo nel caso di un ritorno di questa tassa. “La Padania” del 24 novembre lega la ripresa dell'economia agricola all'abolizione dell'Imu. Il 28 novembre è "Il Sole 24 Ore" che dà la notizia dell'abolizione dell'Imu per i terreni agricoli, ma non per i capannoni industriali, come lamenta il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. Altri dettagli si possono leggere nello stesso giorno su "Italia Oggi". Mentre si discute di Imu riappare fra le pieghe della legge di Stabilità la possibilità di destinare risorse economiche per una “riesumazione” della Federconsorzi, ipotesi fortemente osteggiata sulle pagine de “L'Unità” del 26 novembre. E infatti il finanziamento sparisce dalla legge di Stabilità, come si apprende da “Italia Oggi” del 27 novembre. Arrivano in compenso sostegni all'export agricolo con 200 milioni che entrano nel budget per le attività di credito all'esportazione. I dettagli si possono leggere su “Italia Oggi” del 27 novembre.
Terra dei fuochi
Sull'export agroalimentare italiano pesano però le conseguenze degli inquinamenti conseguenti allo scandalo battezzato “terra dei fuochi”, lo scrive “L'Unità” del 22 novembre, mentre “Il Mattino” del 24 novembre punta il dito contro l'eccessivo allarmismo che penalizza anche prodotti certamente sicuri, come quelli a marchio Dop e Igp. Gli fa eco “Avvenire” del 27 novembre che invita ad abbassare i toni per evitare che a rimetterci siano proprio i produttori onesti. E per dare sostegno a questa tesi “Italia Oggi” del 27 novembre riporta in una foto-notizia l'iniziativa di un gruppo di giovani veterinari e studenti che hanno regalato mozzarelle di bufala accompagnandole con gli esiti delle analisi effettuate, che dimostrano la totale assenza di sostanze pericolose, come la diossina. Intanto però i produttori di pomodoro son talmente spaventati dalla campagna denigratoria in atto che stanno rinunciando alle semine, come si apprende dal “Mattino” del 27 novembre
Olio e vino
Continuano intanto i problemi per l'olivicoltura pugliese alle prese con una patologia polifattoriale che ha costretto, scrive il 23 novembre la “Gazzetta del Mezzogiorno”, a fermare le attività di 150 vivai della provincia di Lecce. Un blocco per il quale il “Nuovo Quotidiano di Puglia” del 25 novembre invoca un rapido risarcimento dei danni subiti. Come se non bastassero i problemi di natura fitosanitaria, gli olivicoltori se la devono vedere anche con una bassa resa dei raccolti e con il calo dei prezzi segnalato da “Italia Oggi” del 27 novembre.
Non cala solo il prezzo dell'olio ma anche quello del vino, sebbene “La Stampa” del 23 novembre confermi l'ottimo andamento della trascorsa vendemmia. In difficoltà c'è poi il vino novello che stando a quanto scrive “Il Giornale” del 26 novembre, non gode come in passato delle preferenze dei consumatori. E anche vini come il Prosecco, che continuano a viaggiare con il vento in poppa, se la devono vedere con l'eterno problema della imitazioni, argomento discusso sulle pagine de “Il Sole 24 Ore” del 25 novembre. Ma nonostante tutto, scrive "Repubblica" del 28 novembre, i nostri vigneti continuano a far gola agli investitori, specie stranieri.
Sardegna in ginocchio
In Sardegna nel frattempo si continua a fare i conti con la tragedia del nubifragio delle scorse settimane. Dalle pagine del “Corriere della Sera” del 23 novembre arriva l'accorato appello dei pastori che non chiedono cibo e aiuti per sé, ma foraggio per le loro pecore. E' ancora il “Corriere della Sera” che il 26 novembre tenta una prima stima dei danni subiti, che potrebbero superare il miliardo di euro. Problemi a causa del clima si registrano anche in Abruzzo dove le semine nelle aree del Piceno sono state ostacolate, scrive il “Resto del Carlino” del 27 novembre, da un anticipo di inverno con le prime nevicate.
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Autore: Angelo Gamberini