L’agricoltura è in grado di muovere, a monte e a valle, un giro d’affari del valore complessivo di 252 miliardi di euro, pari al 17% del Pil italiano. Un cauto ottimismo lo induce l’andamento del mercato fondiario che, dopo decenni di salita ininterrotta, vede scendere le quotazioni della terra, dello 0,1% su base costante e del 3,1% in termini reali favorendo, se continuasse nei prossimi anni, una maggiore mobilità della terra, a vantaggio dei giovani intenzionati ad accostarsi al settore. Anche il miglioramento degli scambi commerciali italiani con l’estero (+2,4% del saldo normalizzato del solo settore agricolo, che sale a +28% se si considera l’intero aggregato agroindustriale) è un indice di tenuta del prodotto italiano e della sua reputazione nel mondo intero.
"Questo è uno strumento insostituibile – ha spiegato Tiziano Zigiotto, presidente dell’Inea – per la conoscenza dell’evoluzione del settore. Le novità di quest’anno sono il quadro sulla diversificazione delle attività produttive e un approfondimento sulla vendita diretta dei prodotti aziendali sia all’interno dell’azienda sia attraverso i mercati contadini. Il numero di aziende che diversificano la propria attività è circa 76.000, pari al 5% del totale delle aziende agricole e sono dedicate in prevalenza al contoterzismo (20%) e all’agriturismo (19,5%). Le aziende agricole, invece, che utilizzano il canale della vendita diretta al consumatore sono 270.579 e rappresentano il 26% del totale delle aziende che commercializzano i prodotti aziendali".
Anche questa edizione sarà stampata e distribuita dalle edizioni Agrisole e sarà seguita da una versione in lingua inglese. Al momento è disponibile solo la versione digitale all’indirizzo: http://www.inea.it:8080/documents/10179/124894/Itaconta2013_Web.pdf
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Fonte: Inea