Tutto è cominciato circa quindici anni fa. Immerso nella pratica quotidiana di fornire consulenza biologica agli impianti di biogas, ho capito che serviva un ponte tra la teoria e il campo, e soprattutto che la teoria così come ce la raccontava "la letteratura" andava profondamente rivista con senso critico. Decisi dunque di investire in un potente sistema di analisi, l'AMPTS II, Automatic Methane Potential Test System di Seconda Generazione, per verificare innanzitutto se fossi io a sbagliare o se davvero i "tecnologi", i fornitori di prodotti e gli "esperti" la stavano raccontando giusta.
Appena acquistato il mio AMPTS II ebbi la fortuna di partecipare ad un ring test, organizzato dal Politecnico di Milano, con il quale si tentava di capire quale fosse la causa dell'enorme variabilità di risultati nelle prove di BMP, Biochemical Methane Potential.
Contrariamente a quanto mi aspettavo, avere lo strumento più sofisticato non mi salvò dal produrre risultati disastrosi. Come era possibile sbagliare così tanto? È da quella frustrazione che cominciai a provare e controprovare, registrando meticolosamente i risultati e sottoponendoli ad analisi critica.
È nata l'idea di applicare ciò che avevo imparato dalla mia infanzia, quando durante i giorni di sciopero scolastico mio padre mi portava nel laboratorio di metrologia elettrica della Provincia di Buenos Aires: non basta avere uno strumento estremamente preciso e accurato, perché gli errori si propagano e si amplificano durante gli esperimenti.
Rispolverai i vecchi appunti di Teoria degli Errori e… Eureka! Riuscii finalmente a discernere quando sbagliavo io da quando gli altri non la raccontavano giusta. Ancora prove e controprove. Al ritmo di quindici prove al mese, in poco tempo capii che tanti concetti che l'industria del biogas e la ricerca sulla digestione anaerobica accettavano e difendevano con zelo quasi religioso, in realtà erano frutto di fallacie logiche, superficialità, confusione di causa con effetto e forse anche malafede nel pubblicare solo i casi che confermavano un qualche dogma, ignorando tutti gli altri casi che lo smentivano.
Grazie all'apertura mentale di Ivano Valmori, ceo di Image Line® e direttore responsabile di AgroNotizie®, e di tutta la redazione di AgroNotizie® che mi assecondò nel mio progetto nonostante le telefonate di protesta di qualcuno che si è visto chiamato in causa dai miei articoli, cominciai a scrivere con uno stile diverso da quello abituale nelle testate giornalistiche online, applicando le regole in uso nelle pubblicazioni scientifiche peer-reviewed anche a argomenti di politica e divulgazione scientifica che non hanno relazione diretta con il biogas.
Nel 2018 pubblicai a livello globale il mio metodo di gestione biologica del processo di digestione anaerobica con il titolo "Managing Biogas Plants: A Practical Guide". Valanghe di critiche iniziali, ma neanche la traccia di una prova sperimentale che dimostrasse qualcosa di sbagliato nel mio metodo. Dopo alcuni mesi arrivarono i primi messaggi da lettori che, cercandomi nelle reti sociali, confermavano che grazie ai consigli del mio libro avevano finalmente stabilizzato la produzione dei loro impianti dopo anni di inutili tentativi con il FOS/TAC e soldi buttati via in "polverine magiche" e prove "su scala reale".
Nel 2022 la grande sorpresa: Book Authority annovera "Managing Biogas Plants: A Practical Guide" fra i cento migliori libri di ingegneria chimica di tutti i tempi.
Nel 2023 venni a sapere di una ditta statunitense che aveva sviluppato un sistema di intelligenza artificiale che - a dir loro - aumentava del 30% la produttività dell'impianto, il cui algoritmo era basato in buona parte sul mio metodo.
Oggi il libro in questione ha alcuni contenuti superati, in quanto l'evoluzione tecnologica ha sfornato strumenti di terza generazione, per cui è in preparazione la seconda edizione aggiornata e migliorata, che dovrebbe essere disponibile verso la fine del 2025 o agli inizi del 2026.
Nel frattempo non ho mai smesso di fare prove per diagnosticare e risolvere i più svariati casi di impianti di biogas in difficoltà, continuando ad arricchire il mio database personale. Ho iniziato a collaborare come docente con la World Biogas Association, entrando in contatto con realtà fuori dagli schemi europei, dove le problematiche sono diverse e talvolta causate dalle distorsioni introdotte dall'applicazione acritica dei modelli europei a contesti dove tali modelli non hanno ragion di esistere.
Poiché il mio pensionamento si avvicina inesorabilmente, e la mia ricerca di un successore è stata finora infruttuosa, ho compilato tutte le conoscenze acquisite negli ultimi sei anni in un nuovo volume, "Optimising Biogas Plants: Squeezing Profits Out of Your Digester", che vedrà la luce il 12 agosto 2025.
Questo nuovo volume fornisce una visione dell'intera vita dell'impianto di biogas che trascende il mero BMP delle biomasse o l'attività biologica del digestato. Gli argomenti trattati vanno dalla fase progettuale dell'impianto - come smontare i "comitati del no", perché tanti progetti rendono molto di meno o addirittura falliscono, come avviare il processo di digestione in tempi brevissimi, come selezionare il sistema di upgrading più adatto ad ogni contesto - fino alla valorizzazione del digestato e della CO2.
La copertina del libro "Optimising Biogas Plants: Squeezing Profits Out of Your Digester", che sarà disponibile dal 12 agosto 2025
(Fonte foto: Mario A. Rosato - AgroNotizie®)
Voglio ringraziare Ivano Valmori, la redazione e i colleghi giornalisti di AgroNotizie® per lo spirito di collaborazione e il bellissimo rapporto di amicizia che abbiamo sviluppato in questi undici anni; i lettori che spesso ci scrivono per manifestare l'apprezzamento di tali sforzi; ma anche coloro che ogni tanto ci criticano a sproposito. Perché, come disse il saggio Sancho Panza a Don Chisciotte: "Se i cani abbaiano, vuol dire che stiamo cavalcando".
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