E con le polemiche fra Ogm sì e Ogm no, dovremmo aver finito. Almeno per il momento. A chiudere la discussione, come scrive “La Stampa” del 19 luglio, è la decisione di Monsanto di ritirare le domande per ottenere dalla Ue le autorizzazioni per nuove colture Ogm. Una risposta sin troppo drastica alle polemiche montate nei giorni scorsi e un passo indietro che sembra scontrarsi con la volontà di progresso insita nelle attività umane. La pensa così Antonio Pascale che dalle pagine del “Mattino” si rammarica per i divieti alle biotecnologie che hanno bloccato la sperimentazione. Posizione analoga la si trova sul “Corriere Veneto” del 21 luglio per ricordare l'illogica posizione italiana che consente di mangiare prodotti Ogm, ma ne vieta la produzione.

Macché botulino
Rallenta la discussione sugli Ogm e rientra, fortunatamente, l'allarme botulino per il pesto genovese. La notizia “gridata” da molti quotidiani il 22 luglio (Il Resto del Carlino, Il Secolo XIX, per citarne alcuni) della presenza delle spore di questo batterio in alcune confezioni di condimento, è stata presto smentita dai sanitari. Così il 23 luglio “La Stampa” invitava a non fare troppo allarmismo su casi che avevano come colpa solo la cattiva conservazione delle confezioni.

Batteriosi e “Brusone”
Ancora problemi di batteri, ma questa volta non nei vasetti di sugo, ma sulle piante di kiwi del veronese che si trovano a fare i conti con la “batteriosi”. Se ne parla su “Avvenire” del 19 luglio per commentare gli esiti di un convegno dedicato alla prevenzione di questa malattia. In provincia di Vercelli le preoccupazioni sono rivolte al “Brusone” del riso, malattia fungina contro la quale per il quinto anno è stato attivato un servizio di sms che segnala l'innalzarsi delle condizioni che favoriscono lo sviluppo dell'agente patogeno. I dettagli si possono leggere su “La Stampa” del 22 luglio. Non ci sono invece rimedi ai danni del maltempo che nel bellunese, come si apprende dal “Gazzettino” del 23 luglio, ha portato ad un calo del 70% nella produzione di patate. Il “Corriere della Sera” del 20 luglio cita i danni all'agricoltura dovuti alle grandinate, danni che difficilmente potranno essere rimborsati visto che “i soldi non ci sono”, come titola il 23 luglio il “Corriere di Brescia”.

Giù la terra
Nonostante tutto la terra continua ad essere un bene rifugio interessante, purché, avverte “Libero” del 19 luglio, si sia capaci di farla fruttare. Un compito evidentemente non facile, come sanno gli agricoltori di professione e forse è anche per questo che il prezzo dei terreni è calato a livello nazionale del 3,1%. Un calo, riporta il “Gazzettino” del 23 luglio, che non ha precedenti. In calo anche le quotazioni del grano, con rese però abbondanti e di buona qualità stando a quanto scrive “La Stampa” del 22 luglio. In frenata poi le esportazioni agroalimentari italiane. Colpa dei dazi, scrive “Il Sole 24 Ore” del 23 luglio. Di parere contrario è il “Manifesto” del 25 luglio che dedica un corposo articolo al positivo andamento delle nostre esportazioni agroalimentari.

I problemi del vino
Il problema dei dazi come freno alle nostre esportazioni è un tema che riguarda in particolare il vino e i rapporti commerciali fra Unione Europea e Cina. Se ne parla su “Avvenire” del 20 luglio. Intanto il mondo del vino può ritenersi soddisfatto del risultato raggiunto con il divieto di vendita dei wine kit nel Regno Unito, notizia che si apprende dal “Resto del Carlino” del 21 luglio. Resta aperta invece la battaglia per poter utilizzare i suffissi .vin e .wine per i domini internet. Entro un mese, scrive “Italia Oggi” del 24 luglio, l'istituzione internazionale (Icann) deputata all'assegnazione di questi domini, prenderà una decisione. In tema di vini “La Padania” dà spazio alla accalorata richiesta dell'assessore lombardo all'Agricoltura, Gianni Fava, che sollecita l'iscrizione nel Catalogo nazionale delle varietà di viti resistenti a patogeni fungini come oidio e peronospora.

Nelle stalle
Nessun problema di dazi per il Grana Padano che nonostante le continue imitazioni continua a macinare successi sul fronte dell'export. Gli ultimi dati riportati dal “Giornale di Brescia” del 20 luglio indicano in più 21% l'export realizzato in aprile da questo formaggio. In Liguria, Regione più famosa forse per fiori e olio piuttosto che per le stalle, si celebra un toro di razza Bruna, Zephir, che ha conquistato con le sue performance il titolo di campione mondiale. A celebrarne i fasti è il “Secolo XIX” del 22 luglio con una lunga intervista all'allevatore nella cui stalla questo toro è allevato. Gli allevatori di suini intanto sono soddisfatti per l'intesa sulla valutazione del peso delle carcasse dei loro animali. Come si legge sulla “Gazzetta di Parma” del 23 luglio questa intesa apre le porte ad un più costruttivo dialogo fra tutte le componenti della filiera del prosciutto. Al contrario nessun accordo per il prezzo del latte in Lombardia. Ettore Prandini, allevatore ed esponente di spicco di Coldiretti, affida al “Giorno” del 24 luglio il compito di denunciare la difficile situazione delle stalle e la volontà di alzare la voce se non ci sarà apertura da parte delle industrie del latte.

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