Il Collegio nazionale degli agrotecnici conferma: il tirocinio di 18 mesi è retroattivo. Con l'art. 9 della legge n. 27/2012 il Governo ha ridotto la durata massima dei tirocini professionali a 18 mesi, indipendentemente dalla durata precedente, sono tuttavia sorte differenti interpretazioni, fra il ministero della Giustizia e quello dell'Università, sulla retroattività della disposizione ed è precisamente su questo punto che il Consiglio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati è intervenuto, prendendo nuovamente posizione e inserendosi nella polemica sorta fra l'Ufficio legislativo del ministero della Giustizia (che in una nota del 18 aprile scorso si era espresso sulla non retroattività delle disposizioni) e del ministero dell'Istruzione e dell'Università (che il giorno 8 maggio ha pubblicato l'Ordinanza di indizione degli esami abilitanti alla professione di Agrotecnico e di Agrotecnico laureato, prevedendo un tirocinio massimo di 18 mesi per tutti i candidati, quindi applicando la retroattività).

Per queste ragioni il Collegio nazionale ha emanato una nuova circolare di indirizzo a tutti i Collegi provinciali degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati per ribadire la durata a massimo 18 mesi del tirocinio professionale, invitando tutti i presidenti provinciali a rilasciare i relativi nulla-osta in favore dei soggetti che, iscritti al Registro dei praticanti, abbiano maturato positivamente il predetto periodo.

Il presidente del Collegio nazionale dell'Albo, Roberto Orlandi, pur riservando critiche alle modalità con cui il Governo ha operato il processo di riforma delle professioni, ha ribadito la lealtà alla categoria professionale nell'applicazione dei nuovi principi, in particolare quando essi favoriscano i giovani, e ha riaffermato la decisione di difendere in ogni sede, anche giudiziaria, i propri provvedimenti che riducono la durata del tirocinio a 18 mesi anche retroattivamente.