Si chiama Ita.Ca® ed è il primo calcolatore di emissioni specifico per la filiera vitivinicola.

Ad avvalorare il progetto - a cura dello Studio agronomico Sata - la richiesta del ministero delle Politiche agricole di rappresentare l’Italia nell'ambito della Commissione internazionale dedicata alla definizione del nuovo protocollo di calcolo dell’Organizzazione internazionale della vigna e del vino.

 

Il sistema

Il sistema analizza tutte le emissioni di gas ad effetto serra dovute alle varie fasi della produzione suddividendole secondo le responsabilità dell’attività di campo, in cantina e nella rappresentanza. Allo stesso modo, in liena con i protocolli internazionali, vengono distinti i tre ambiti relativi alle emissioni da fonti fossili consumate in azienda o comunque da attività direttamente imputabili ad essa (ambito 1), a quelle generate indirettamente dall’energia elettrica acquistata (ambito 2) ed a quelle attribuibili ai processi di produzione dei materiali acquistati e di smaltimento dei rifiuti (ambito 3). Le emissioni vengono trasformate in unità equivalenti di CO2 e si ottiene così l’impronta carbonica del processo produttivo.

 

Franciacorta, Cantina Majolini

 

Fondamentale è il concetto che il consumo energetico sia proporzionale alle emissioni in atmosfera, che l’energia sia un bene sempre più prezioso, da tutelare, che il controllo dei consumi sia opportunità di contenimento dei costi e che misurare la propria sostenibilità e proporre programmi di miglioramento significhi anche acquisire credibilità.

Ad essere valorizzato è il ruolo ambientale del vigneto attraverso il computo della quantità di CO2 fissata irreversibilmente come sostanza organica nel suolo.
Per correttezza etica, non sono considerati eventuali certificati verdi acquistati da fonti esterne all’azienda.

IIta.Ca® ha anche l'obiettivo di travalicare la mera misurazione delle emissioni, per giungere a una valutazione oggettiva della complessità aziendale e ad indicazioni operative che siano funzionali al miglioramento degli aspetti agronomici, enologici, qualitativi ed ambientali della filiera.

 

Obiettivi immediati

Gli obiettivi delle aziende che adottano il sistema sono molteplici: conseguire consapevolezza dei propri consumi energetici e pianificare forme di contenimento; sensibilizzare i dipendenti verso una particolare attenzione al risparmio energetico e alla riduzione dell’impatto e informare il consumatore delle prerogative aziendali in termini di rispetto ambientale, dei progetti in corso e dell’evoluzione verso forme di gestione più sostenibili.

Per alcune aziende la prima fase d’indagine è già conclusa, sono già in condizione di programmare e mettere in atto azioni di contenimento del proprio impatto di fornire dati utili a stabilire prospettive reali per tutta l’area.

Tra le aziende che si sono dotate del calcolatore, ci sono la Cantina Majolini (Franciacorta), la Cantina Barone Pizzini (Franciacorta) e l'azienda agricola San Giovanni Pasini a Raffa di Puegnago (Brescia).

 


 

Azienda agricola San Giovanni Pasini a Raffa di Puegnago (Brescia)

 

E' così che si stanno affrontando punti essenziali della filiera tra cui emergono i metodi di fertilizzazione e di difesa fitosanitaria, l’adozione di fonti energetiche alternative, lo stimolo ai fornitori di materiali verso un proprio autocontrollo e quindi un virtuoso miglioramento 'a cascata' della catena produttiva, la sensibilizzazione del personale aziendale a ridurre gli sprechi.

 

Nel futuro

Più a lungo termine, sarà possibile puntare a più drastiche forme di contenimento attraverso l’adattamento strutturale degli ambienti di lavoro, del condizionamento verso la produzione di nuove forme di packaging e la razionalizzazione dei trasporti e degli spostamenti.

L’analisi infatti si estende i tutte le fasi della produzione fin nel minimo dettaglio.

In campo: tutto ciò che concerne la gestione e la cura di vigneti (oltre a oliveti ed altre colture), da parte del personale aziendale e di terzi. Rientrano qui anche le valutazioni delle emissioni legate alla presenza di attività biologiche del terreno, che sono pesantemente influenzate anche dalle scelte di gestione agronomica.

In cantina: l’attività inerente alla trasformazione del prodotto da quando l’uva giunge alla pigiatura fino alla bottiglia confezionata e pronta per la spedizione.

Nella rappresentanza: tutte quelle attività a sostegno dell’impresa che riguardano la promozione, gli accordi commerciali e le relazioni che vanno a beneficio del reddito e della sostenibilità economica generale dell’impresa.

I vantaggi dovuti all’uso di impianti per produrre energia da sottoprodotti o da energie rinnovabili, compaiono all’interno del calcolo con il risultato algebrico della differenza tra l’emissione determinata dall’energia consumata e da quella prodotta con questi sistemi.

 

 

Cantina Barone Pizzini (Franciacorta)